Vuoi trovare il tuo partner ideale? – Di Giuseppe Casagrande
Francesca Negri e Anna Mazzotti rispondono con un divertente libriccino. L'uomo giusto? Sceglilo in base alle sue preferenze a tavola e nel bichiere. E il gioco è fatto
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Le giornaliste Francesca Negri e Anna Mazzotti accanto al libriccino Uomini à la carte.
C'è l'uomo Pizza, c'è l'uomo Bisteccone, c'è l'uomo Vegetariano, c'è l’uomo Risotto, c'è l'uomo Carbonara, c'è l'uomo Canederlo, c'è l'uomo Tiramisù, c'è l'uomo Gelato. Ed ancora: c'è il tipo romantico, c'è il tipo passionale, c'è il tipo raffinato, c'è il tipo agrodolce, c'è il tipo frizzante come molti vini che oggi vanno di moda.
Ma tu a quale parrocchia appartieni? Francesca Negri e Anna Mazzotti rispondono con un divertente libriccino: «Uomini à la carte», un manuale enogastro-sentimentale, utile per scegliere in modo infallibile l’uomo giusto in base alle sue preferenze a tavola e nel bicchiere.
Francesca Negri, giornalista e Donna del Vino trentina, al tavolo di lavoro.
Due giornaliste che amano le scorribande enogastromiche e i tacchi a spillo
Francesca Negri, wine wreiter e wine tutor, trentina, autrice di «1001 vini da bere almeno una volta nella vita» e del fortunato vademecum «Sex and the Wine, l'altra metà del vino» in sintonia con Anna Mazzotti, redattrice responsabile del settore food&wine della rivista Vanity Fair, ci regala uno spaccato in chiave psicologica, utile per individuare il partner ideale per una cena romantica, una scampagnata in allegria o un viaggio di piacere visto che, oltre ai tacchi a spillo, entrambe amano le scorribande enogastronomiche.
«Uomini à la carte» (Leonardo J. Edizioni, 140 pagine, 19,90 euro, disponibile solo su Amazon a questo linkhttps://amzn.eu/d/dpEBISM) con prefazione dell’astrologo Antonio Capitani, è la cartina tornasole per stabilire fin dal primo appuntamento se l'uomo che avete di fronte potrebbe essere il partner giusto oppure no. Un vademecum che fornisce altresì una serie di consigli su come conquistare quest'uomo giorno per giorno, dopo che l’avete trovato, con manicaretti e vini da vere e proprie «Sherazade» della tavola.
Francesca Negri nel ruolo peccaminoso di Geisha Gourmet.
Trovare l'anima gemella? È la magica combinazione di sentimento e ragione
Questo libriccino è dedicato in particolare alle donne che hanno iniziato da poco a muovere i primi passi nell’intricato mondo dei sentimenti, ma soprattutto a chi, in quel mondo, di strada ne ha fatta già parecchia senza trovare ancora la via giusta e non per questo si è persa d’animo e ha gettato la spugna. L’amore potrebbe essere dietro l’angolo, bisogna solo capire se è quello giusto.
«Trovare l’anima gemella - scrivono - e vivere bene al suo fianco non è facile. È frutto di una magica combinazione di istinto, sentimento e ragione, ma anche di tanta osservazione, quella che si tende a sottovalutare quando guardiamo il nostro lui con gli occhi a forma di cuore, tutt’altro che obiettivi. Approfittiamo allora dei momenti a tavola, quando davanti a un ottimo piatto o ad uno splendido vino si allenta il controllo e ci si abbandona. O quando si possono fare gli incontri più sinceri, stringere amicizie, ricevere grandi confidenze, consolidare alleanze. O trovare l’amore e capire come conservarlo nel tempo.»
La wine writer Anna Mazzotti durante una suggestiva degustazione in giardino.
Un piacevole «divertissement» per capire quale uomo hai di fronte
Questa guida semiseria – le autrici la definiscono così solo per il tono scherzoso che usano nei profili uomo-cibo o uomo-vino (ad esempio quando parlano di Uomo «Canederlo», «Carbonara» o «Tiramisù», Uomo «Champagne», «Pinot Nero» o «Barolo») – non è solo un divertissement per comprendere meglio chi si ha di fronte, ma anche per capire sé stessi e le proprie abitudini alimentari.
La prima parte di «Uomini à la carte» spiega come il cibo sia importante non solo per la salute fisica, ma anche per la sua influenza sull’umore e sul comportamento, per le diverse tipologie di diete e le loro correlazioni con la personalità. Numerosi studi suggeriscono che le scelte alimentari non sono solo una questione di salute, ma anche di psicologia e comportamento. Chi preferisce una bistecca succulenta potrebbe essere visto come una persona intrepida e sicura di sé, mentre chi sceglie un’insalata leggera potrebbe essere considerato attento alla salute e orientato al benessere.
Le diverse diete, dall’alimentazione vegana a quella onnivora, possono riflettere e condizionare le caratteristiche psicologiche degli individui e rivelare predisposizioni a determinati comportamenti, relazioni sociali e persino scelte di vita.
I cibi che scegliamo raccontano molto di una persona, dalle inclinazioni emotive ai valori fondamentali. E non manca nemmeno qualche consiglio per una dieta che aiuti a pensare positivo che possa diventare un vero e proprio stile di vita, perché la connessione tra ciò che mangiamo e il nostro stato d’animo è più profonda di quanto si possa pensare.
Francesca Negri e Anna Mazzotti, maestre di sabrage (l'arte di sciabolare lo Champagne).
Cinquanta sono i profili individuati legati ai piatti di maggior successo
Nella seconda parte di «Uomini à la carte», varie schede descrivono diverse personalità di uomo, identificandole con un cibo o con un vino, frutto dell’osservazione di anni di pranzi e di cene, di mini-inchieste, di esperienze vissute e di testimonianze, alcune tragicomiche. Ben 50 sono i profili individuati dalle autrici, legati ai piatti di maggior successo, più altri ricavati per similitudini e altri ancora legati a tipologie di vino, profili che formano un «menù» per individuare il proprio partner ideale.
Anna Mazzotti e Francesca Negri brindano con la mitica Riserva Giulio Ferrari.
L'uomo pizza, l'uomo barbecue, l'uomo fusion, l'uomo risotto, l'uomo canederlo
Qualche esempio? C’è l’Uomo Pizza, da decifrare partendo dal tipo che ordina, dalla Margherita, alla Capricciosa, alla Salsiccia, ai casi definiti tragici, di Würstel e patatine o con l’Ananas. Oppure l’Uomo BBQ, verace, coriaceo, che considera il barbecue un rito irrinunciabile. Ed ancora: l’Uomo Fusion, un cosmopolita dalla mente aperta, curioso e sperimentatore, o l’Agrodolce, un piacevole mélange di dolcezza e d’ironia, che dietro la sua affabilità può nascondere severità di giudizio e una sottile ambiguità.
E poi l’Uomo Canederlo, concreto ma morbido, l’Uomo Carbonara, passionale, divertente e un po’ marpione, l’Uomo Risotto, semplice in apparenza, ma con un mondo nascosto da scandagliare.
Tra i dolci, si indaga tra l’Uomo Cannolo Siciliano, tutto d’un pezzo, apparentemente duro, ma che sotto sotto è un tenerone, l’Uomo Gelato alla crema, rinascimentale per le sue mille passioni, ma che messo alle strette rischia di squagliarsi. C'è il tipo Sacher, sicuro di sé, sempre alla ricerca del meglio, c'è l’affascinante Uomo Tiramisù, avvolgente e coinvolgente, che però ama essere assaggiato e apprezzato da più palati. Naturalmente non poteva mancare l’Uomo Wine Lover, quello che sovverte le regole canoniche della tavola perché prima sceglie il vino, poi il cibo da abbinare: lui cambia in base al vino che predilige maggiormente, e nel vademecum vengono descritte le tipologie «mainstream».
Diffidate da chi ti invita a cena e poi chiede i conti separati
Nel capitolo «Come conquistarlo con il cibo e con il vino», utile dopo che il partner ideale è stato individuato, seguono alcuni consigli su come prenderlo per la gola, ma non solo, perché anche la location, l'atmosfera e l'abbigliamento contano. E infine, tenendo conto che anche gli appuntamenti sono come le ciambelle e non tutte riescono con il buco, il capitolo «Incipriata e Fuga» elenca dieci validi motivi per non farsi illusioni sul candidato partner o, nei casi peggiori, per assentarsi dal tavolo con la scusa di incipriarsi il naso e battere decisamente in ritirata.
È raccomandato nei casi in cui si ha la sfortuna di imbattersi nel «Piegapantaloni», troppo metodico, prudente, privo di ironia, che ordina del vino leggero e si ferma a piegare i pantaloni sulla sedia prima di lanciarsi nell’alcova. Oppure nel «Contabile» che ti invita a cena e poi chiede i conti separati, o, ancora, nel «Furio scatenato», che parla sempre e critica tutto. Infine, nell’«Asceta», che si nutre respirando l’universo e osserva severamente la malcapitata ospite mentre mangia, o il «Finto bevitore» che, dopo un solo bicchiere di vino pensa, di essere di fronte ad un’alcolista.
Non manca un’utile e divertente scheda di degustazione, dove valutare i tipi di uomo incontrati e da incontrare. Con una precisazione: le autrici confessano che «nessun uomo è stato maltrattato per scrivere questo libro. Nemmeno quelli astemi». In conclusione un libriccino simpatico, da assaporare con una malcelata voluttà.
In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]