Vino e distillati, le nuove tendenze – Di Giuseppe Casagrande

Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, parla di un mercato in continua evoluzione. La carta vincente? La qualità legata alla provenienza e alla storia dei prodotti

Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini. L'azienda di Cirè di Pergine ha in catalogo 3.500 vini e 350 distillati

San Silvestro, è tempo di bilanci. Per quanto riguarda il mondo del vino e dei distillati, l’anno che sta per chiudersi ha già delineato un percorso che sembra destinato a proseguire anche nel 2025. E quale sarà questo percorso? Lo abbiamo chiesto a Gianpaolo Girardi, fondatore e patron di Proposta Vini, una delle aziende leader in Italia, fondata 40 anni fa a Cirè di Pergine. A metà gennaio (18-19-20 gennaio) presenterà alla Stazione Leopolda di Firenze il catalogo 2025.
Nuovi stili, nuovi abbinamenti, nuove esperienze sensoriali ci aspettano. Ma una cosa è certa: il piacere di condividere un calice con gli amici e di scoprire nuovi sapori, a tavola e non solo, rimane uno dei momenti più belli della giornata.

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2 Andrea e Gianpaolo Girardi nella sede di Cirè di Pergine.

 
 Un viaggio affascinante tra bollicine, vini bianchi, rossi, rosati e da dessert 

Gianpaolo Girardi, che ci guida in questo affascinante viaggio tra bollicine, vini bianchi, rossi, rosati e vini da dessert, guarda al futuro con giustificato ottimismo. E lo conferma il fatto che l'azienda chiuderà l'anno con un incremento del fatturato del 4%. Il mercato - confessa - è in continua evoluzione poichè cambiano i gusti di consumatori sempre più attenti alla provenienza dei prodotti, alla storia e alla qualità senza trascurare la componente prezzi. Una bottiglia al ristorante non può - a meno che non si tratti di un'etichetta da sogno per pochi intenditori e collezionisti - costare più di un menu. Parole sante.
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Gianpaolo Girardi con l'enologo Aldo Lorenzoni autore del volume sulla biodiversità viticola in Italia.

 
 Champagne in crisi, futuro radioso viceversa per le bollicine italiane 

A questo proposito, quest'anno in Francia un velo di malinconia accompagnerà i brindisi di Capodanno con lo Champagne (in particolare con le Grandi Riserve), che registra notevoli flessioni (oltre il 20%), mentre le bollicine italiane, grazie soprattutto al boom del Prosecco, continuano a guadagnare terreno (quest'anno sarà abbattuta la fatidica soglia del miliardo di bottiglie).
Le bollicine italiane - sottolinea Gianpaolo Girardi - grazie alla versatilità e alla capacità di raccontare il territorio sono destinate ad un futuro radioso. E lo stesso discorso vale per i vini bianchi della Penisola che consolidano il loro successo. In ascesa anche i rosati, mentre non accenna ad arrestarsi il declino dei grandi vini rossi che stanno cedendo il passo a vini più leggeri, versatili e «beverini».

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 Lo spumante a tavola tutti i giorni, non solo in occasione delle feste 

Parlavamo del boom delle bollicine italiane che hanno superato l'asticella del miliardo di bottiglie: 800 milioni di bottiglie il Prosecco nelle tre denominazioni più altri 200 milioni di bottiglie se sommiamo il metodo classico agli altri spumanti della Penisola.
Girardi prevede che i consumi continueranno ad aumentare grazie alla sempre più diffusa tendenza ad accompagnare questa tipologia di prodotto a tutto pasto e non solo in occasione delle festività.
Una crescita in termini di numeri che si traduce anche in una maggiore attenzione alle diverse espressioni della spumantistica prodotta con uve italiane, abbracciando produzioni non solo circoscritte alle aree più famose e storicamente più vocate (Trentodoc, Franciacorta, Oltrepò Pavese, Alta Langa) ma anche realtà più piccole ed emergenti dislocate lungo tutto lo Stivale.

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Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, quando il vino è poesia.

 Consolidano il successo i vini bianchi e si affacciano i vini naturali 

Buone prospettive nel 2025 anche per i vini bianchi, un segmento sempre più importante a tavola. Bene in particolare tutte quelle etichette che esprimono al meglio l’identità e la tipicità del territorio di origine. E lo stesso discorso vale per i cosiddetti Piwi da vitigni resistenti e per i vini naturali anche se al momento rappresentano solo una nicchia di mercato.
A questo proposito Gianpaolo Girardi sottolinea che «l’attenzione dei consumatori verso questa tipologia di prodotti è indice di una sempre maggior sensibilità verso l’ambiente, un tema sempre più attuale a cui il mondo del vino deve porre sempre più attenzione.»

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 Calo vertiginoso dei vini rossi: Bordolesi, Supertuscan, Barolo, Amarone 

Futuro sempre più nero, invece, per i vini rossi. «Nel 2024 - ha confessato Girardi - abbiamo assistito e continueremo ad assistere anche nei prossimi mesi ad un calo vertiginoso dei consumi dei grandi vini rossi: i Supertuscan, i Barolo, i Bordolesi, gli Amarone. E questo non solo per ragioni economiche legate ai prezzi di questa tipologia di vini, ma anche ad un cambiamento delle abitudini dei consumatori che prediligono per i loro momenti di convivialità prodotti meno alcolici, meno strutturati, meno impegnativi.»
 
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La Stazione Leopolda di Firenze dove sarà presentato il catalogo 2025 di Proposta Vini.


 Nel mondo dei distillati continua il boom del gin, degli amari e del rum 
Per quanto riguarda il mondo dei distillati, Antonio Beneforti, esperto selezionatore di spirits per Proposta Vini, ha confermato i trend del 2024. Il gin, re incontrastato degli ultimi anni, continua la sua corsa, anche se sembra destinato a rallentare in alcuni mercati.
Gli amari, con la loro versatilità e il loro fascino, conquistano sempre più spazio nella mixology e nell’aperitivo, mentre il whisky, un tempo riservato a pochi intenditori, si fa strada tra i giovani, attratti dalla sua complessità e dalla sua storia.
Protagonista indiscusso continua ad essere anche il rum, riscoperto nella sua purezza e nella sua diversità, mentre il vermouth, con il suo carattere unico e la sua capacità di unire il mondo del vino a quello dei distillati, si prepara a diventare la grande scommessa dei prossimi anni.

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 Produttori e consumatori sono sempre più attenti alle tematiche ambientali 

In questo panorama in continua evoluzione, un elemento che accomuna tutte le tendenze è la sostenibilità. Produttori e consumatori sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali e sociali. Si cercano prodotti realizzati con metodi rispettosi dell’ambiente, che raccontino storie autentiche e che abbiano un impatto positivo sulla comunità.
È il caso di Sapling Spirits, azienda britannica produttrice di gin e vodka inserita nel catalogo di Proposta Vini, che pianta un albero in Gran Bretagna per ogni bottiglia acquistata.
 
Nel nostro Paese, in collaborazione con una Onlus pugliese, ha donato 20 mila alberi di ulivo per aiutare a contrastare la desertificazione causata dalla Xylella. Per ridurre il proprio impatto ambientale, l’azienda ha inoltre introdotto il formato bag in box per molti dei suoi prodotti, con un risparmio di materia prima notevole e di costi per i propri clienti. Un trend che tocca da vicino anche il nostro Paese, dove non mancano esempi di produttori che stanno facendo scelte consapevoli per ridurre l'impatto negativo sull'ambiente.
 
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