Un orso inseguito a Mori da un automobilista scriteriato

Il duro commento dell’ENPA ODV del Trentino alla PAT: «Sanzionare in modo esemplare il persecutore dell’orso, che ha violato anche il codice della strada»

Questo il comunicato inviato da ENPA ODV del Trentino alle redazioni.

A Brentonico, nonostante la maggior parte degli orsi sia ormai in ibernazione, un esemplare ha avuto la sventura di incappare nel persecutore di turno, che lo ha inseguito in automobile, tallonandolo da vicino – dal video che ha poi diffuso sembra gli si sia avvicinato ad un paio di metri, esponendolo anche al rischio di investimento – costringendolo a correre finché l’animale ha trovato una via di scampo, uscendo dalla carreggiata e arrampicandosi in alto, dove la macchina non poteva seguirlo.
 
Il video ha messo in evidenza come l’orso sia stato sottoposto a un comportamento fortemente lesivo: infatti generalmente i selvatici possiedono una serie di adattamenti fisiologici e comportamentali che consentono loro di fronteggiare in modo abbastanza efficace le condizioni climatiche ed ambientali invernali avverse, ma se vengono sottoposti a eventi che li costringono alla fuga ripetuti nel tempo questi fenomeni possono determinare un dispendio energetico che non riescono a compensare, causando un generale incremento dei livelli di stress fisiologico che determina una riduzione delle difese immunitarie e quindi una maggiore vulnerabilità.
 
Un autentico maltrattamento. Anche il dr. Alessandro de Guelmi, grande esperto di orsi, già veterinario di riferimento della «squadra orsi» del Corpo forestale provinciale, ha spiegato chiaramente nel parere tecnico richiestogli dall’ENPA ODV che «È stato più volte dimostrato che uno stimolo stressante percepito da un individuo come minaccioso o dannoso, provocando l’accumulo di adrenalina e cortisolo, comporta un’accelerazione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e tra gli altri effetti negativi sulla salute dell’animale porta anche una riduzione del sistema immunitario con una conseguente minor resistenza dello stesso alle malattie infettive. Uno stato di stress prolungato può portare direttamente all’arresto cardiaco.»
 
Alla luce dei fatti, anche in considerazione delle difficili condizioni climatiche cui devono far fronte i selvatici in questo periodo, oltre alla violazione dei divieti di inseguire gli orsi, posti dalla PAT, e oltre al reato di maltrattamento di animali (art. 544 ter c.p.) occorre sottolineare che l’inseguitore ha violato in vari modi il Codice della strada: spingendo l’animale a invadere, correndo, la corsia di marcia opposta, esponendo gli automezzi che fossero sopraggiunti in senso contrario al rischio di impatto, con conseguenze anche molto gravi al veicolo e agli occupanti.
 
Non solo: guidava mentre utilizzava il cellulare per riprendere l’animale inseguito, e invadeva a sua volta la corsia di marcia opposta, superando la linea continua.
In considerazione della s necessità - sempre ribadita dal presidente della giunta e dagli assessori competenti - di tutelare la sicurezza delle persone, chiediamo che vengano ordinate indagini veloci e stringenti per individuare e sanzionare questo ulteriore vergognoso atto di persecuzione verso gli orsi.
L’istituzione provinciale ha l’obbligo di tutelare la fauna selvatica e la sicurezza dei cittadini: solo identificando gli autori dei reati e perseguendoli, la PAT potrà sostenere di adempiere ai propri doveri.
 
Come ENPA ODV del Trentino chiediamo che vengano ordinate indagini veloci e stringenti, per individuare e sanzionare il responsabile dell’ulteriore vergognoso atto di persecuzione verso gli orsi che si è verificato recentemente a Brentonico, un atto di disprezzo anche verso le persone e verso il rischio cui ha esposto gli eventuali altri automobilisti.