Trento, piano di politica culturale: prima conferenza annuale

Gli ospiti rifletteranno con i presenti sul rapporto tra cultura, impresa e diritto approfondendo i temi della felicità pubblica e del fundraising per lo sviluppo sociale

È in programma mercoledì pomeriggio, dalle 17.30 alle 19.30 nel Salone di rappresentanza di Palazzo Geremia, la prima conferenza annuale nata dal Piano di politica culturale 2024 – 2034.
Due gli argomenti all’ordine del giorno, dopo i saluti istituzionali da parte della vicesindaca e assessora alla Cultura e al Turismo del Comune Elisabetta Bozzarelli. Con l’intervento «La cultura è diritto», Daria De Pretis, ex giudice della Corte costituzionale della Repubblica, parlerà ai presenti della rilevanza costituzionale della felicità.
 
De Pretis si è interrogata sul punto già in occasione di Trento Capitale europea del volontariato, contribuendo al catalogo della mostra «Allegoria della felicità pubblica», ospitata alla Galleria Civica dal 28 marzo al 30 giugno 2024.
Come affermato dall’autrice, in un passaggio «Se aspiriamo a salvaguardare i nostri diritti e la nostra felicità pubblica non possiamo sottrarci all’adempimento dei nostri doveri nella vita pubblica. Tanto vale allora che in questi stessi doveri ci sforziamo a nostra volta di trovare motivo di felicità e forse anche noi, come Thomas Jefferson e come altri fortunatamente potremo trovarla».
 
Nel suo excursus, De Pretis partirà dalla riflessione sulla felicità pubblica in Occidente, e più in particolare nel dibattito filosofico dell’antica Grecia, per arrivare alla più contemporanea formulazione del concetto formulata nel secondo dopoguerra.
Figura fondamentale in questo senso è Hannah Arendt con il suo saggio del 1963 On Revolution (Sulla rivoluzione). Secondo Arendt, la felicità si realizza quando gli individui agiscono collettivamente, contribuendo alle dinamiche politiche del contesto in cui si trovano.
 
Se la ricerca della felicità si interroga su un piano più teorico, a scendere nel pragmatismo economico sarà Alex Turrini, che nell’intervento «Impresa e cultura, quali sfide» parlerà di autofinanziamento degli operatori culturali locali, accessibilità ai finanziamenti privati, ruolo dei privati e conseguenze positive o negative del sistema di finanziamento pubblico locale sulle progettualità.
Le tematiche sono state dibattute anche durante la stesura del Piano con il supporto di Roberta Franceschinelli, ideatrice e responsabile del bando «Culturability e program manager» alla Fondazione Unipolis di Bologna, che ha ricordato l’importanza di sostenere la cultura perché «ci regala la capacità di costruire e dare un senso alla vita».
 
Alex Turrini è professore associato del dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi di Milano e autore del libro Fundraising per le arti e la cultura. Strumenti ed esperienze per una nuova cultura filantropica, nel quale afferma: «Il Fundraising non deve limitarsi a dare forma a una semplice tecnica di raccolta di denaro, ma deve essere anche lo strumento per uno sviluppo sociale, economico ma soprattutto “civile”, ossia fatto di relazioni di reciprocità, di valori condivisi e naturalmente di bellezza di cui possiamo e dobbiamo sentirci tutti responsabili».
 
La conferenza annuale della cultura, organizzata in collaborazione con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e Mart Galleria Civica, è una piattaforma che favorisce il confronto tra le realtà culturali della città e permette di monitorare i progressi del Piano, creando una comunità culturale più coesa e collaborativa. All’incontro, potranno intervenire anche istituzioni culturali e associazioni esterne alla regione, per offrire l’opportunità di conoscere pratiche innovative e casi di successo.