Trento, incontro col poeta Guido Oldani – Di Daniela Larentis
A dialogare con il padre del Realismo Terminale di fronte a un folto pubblico, la poetessa Annachiara Marangoni e il pittore Lome

Nel cuore della città di Trento, presso il Lord & Stones, si è svolto qualche giorno fa un incontro intimo e conviviale dedicato al Realismo Terminale, movimento letterario e artistico fondato dal poeta milanese Guido Oldani, protagonista della serata.
L'evento ha richiamato un pubblico numeroso, desideroso di approfondire i temi di questa corrente, che interpreta le trasformazioni antropologiche del mondo contemporaneo, dominato dalla tecnologia e dagli oggetti.
Moderatrice, la poetessa Annachiara Marangoni, in dialogo con Oldani – una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili – e con il pittore Lome, il cui contributo ha arricchito il dibattito.
Il noto artista ha realizzato alcuni ritratti del poeta, destinati a personalità di spicco in occasione del Premio Montale 2025, che assegnerà a Oldani il prestigioso riconoscimento per la Sezione Poesia.
Durante la serata è stato inoltre anticipato che il poeta sarà in Cina in primavera per una serie di eventi culturali, consolidando la dimensione internazionale del movimento.
Guido Oldani, presidente del World Poetry Movement, candidato al Premio Nobel per la Letteratura 2021, ha condiviso con il pubblico aneddoti e riflessioni sulla nascita ed evoluzione del Realismo Terminale, nato ufficialmente nel 2010 con il libro-manifesto «Il Realismo Terminale» (Mursia), tradotto negli Stati Uniti e diffuso in diversi Paesi. Un’opera che ha dato il via a convegni, dibattiti e articoli su riviste letterarie di prestigio.
Un momento decisivo nella storia del movimento è stata la sua presentazione ufficiale al Salone del Libro di Torino, il 10 maggio 2014, con il lancio del Manifesto breve.
Al centro della poetica di Oldani vi è la consapevolezza che, con l’avvento del terzo millennio e la crescente urbanizzazione, la natura sia ormai diventata una «azionista di minoranza» rispetto agli oggetti artificiali che affollano la nostra quotidianità.
Il movimento si propone di rappresentare artisticamente questa nuova percezione del mondo, in un’epoca in cui la popolazione vive «accatastata» nelle grandi città; uno degli elementi distintivi è la «similitudine rovesciata», che ribalta il tradizionale paragone con la natura per attingere invece al mondo artificiale.
Se un tempo si diceva «hai gli occhi azzurri come il mare», oggi il confronto avverrebbe con un oggetto tecnologico o urbano di colore azzurro, segno di un mutamento profondo nel nostro immaginario.
In chiusura, è stata annunciata l'imminente uscita della raccolta poetica intitolata «Sbiancante» di Annachiara Marangoni, edita da La Vita Felice, con prefazione di Guido Oldani.
Annachiara Marangoni, veronese, di formazione socio sanitaria ed umanistico-pedagogica, dirige in Trentino una struttura riabilitativa per giovani con autismo.
Pubblicazioni personali: «Nerooro» (2013); «Il corpo folle» (2019); «Chaletì» (Pulcinoelefante, 2024).
In antologie: «Enciclopedia dei poeti contemporanei» (Montedit, 2021); «Nascondere Nagasaki» (Mursia, 2021); «Il gommone forato» (Puntoacapo, 2022); «Inter amicos» (Debrota, PL, 2023); «Panta rei» (2025, a cura di Izabella Teresa Kostka).
Partecipa alla realizzazione dell’antologia «Il buio della ragione», a cura di Vito Davoli e Marco Cinque, 2025. Suoi testi e articoli sono pubblicati in diverse riviste, «Atelier, Amicando semper, La terrazza, Noria, L’ombra delle parole, Pubblicazioni letterariae, Bezkres».
La Calce e il Dado. Nel 2024, per la rivista «La Nuova Euterpe», ha pubblicato un’intervista al poeta Guido Oldani.
Il poeta Guido Oldani ritratto da Lome, 2025.
Brevi cenni biografici.
Guido Oldani nasce nel 1947 a Melegnano (Milano), la Marignan della Battaglia dei Giganti (1515).
Coltiva la discordanza culturale, pubblicando nella rivista scientifica «Acta Anatomica» e collaborando con il Politecnico di Milano, presso l’insegnamento di Tecnica della comunicazione.
Suoi testi compaiono su numerose riviste, tra cui «Alfabeta», «Paragone», «Kamen».
È del 1985 la sua raccolta «Stilnostro», prefata da Giovanni Raboni, dove colloca la realtà nella cornice atemporale di gerundi e participi passati.
Nel 2000 partecipa al convegno «Varcar frontiere», a Losanna, in cui attacca l’insufficiente espressione della realtà degli attriti di popoli, religioni, oggetti, nella poesia.
Ripete l’operazione l’anno successivo alla Statale di Milano, al convegno «Scritture e realtà».
Intanto pubblica la raccolta «Sapone» nel numero 17 di «Kamen» (2001), dove fa comparire la sua realtà centripeta.
Collabora a quotidiani come «Avvenire», «La Stampa» e «Affari Italiani», a trasmissioni RAI, adattando testi per il teatro.
Nel 2007 esce, per LietoColle, «La betoniera», tradotta in una decina di lingue, tra cui russo, cinese, arabo e americano.
Nel 2008 pubblica «Il cielo di lardo», nella collana «Argani» che dirige per l’editore Mursia.
Sempre per Mursia nel 2010 esce «Il Realismo terminale», visione della poesia e del mondo, subito tradotto negli Stati Uniti, negli «Annali di Italianistica».
Fra le antologie in cui compare, ricordiamo «Il pensiero dominante» (a cura di F.Loi e D. Rondoni, Garzanti 2001), «Antologia di poeti contemporanei» (a cura di D. Marcheschi, Mursia 2016), «Poesia d’oggi» (a cura di P. Febbraro, Elliot 2016).
Nel 2014, al Salone del libro di Torino, con Langella e Salibra, presenta il «Manifesto breve del Realismo terminale».
Fra le altre pubblicazioni, citiamo: «La guancia sull’asfalto» (Mursia, Milano, 2018); «E hanno visto il sesso di Dio. Testi poetici per agganciare il cielo» (2000 – 2019), Mimesis, Sesto S. Giovanni, 2019; «Dopo l’Occidente - Lettera al Realismo Terminale», Mursia, Milano, 2021.
Conta al suo attivo importanti Premi, fra i quali ricordiamo: Premio alla carriera Città di Acqui Terme, 2010; Premio National Talent Gold Fondazione Zanetto Brescia, 2012; Premio Festival Art Spoleto, 2013; International Poetry Award 1573, Luzhou, Cina, 2019; Premio alla carriera Euterpe Jesi, 2022; Premio alla carriera A. Pozzi, Pasturo (LC), 2022; Premio alla carriera per i cento anni del Centro Studi Torquato Tasso, Sorrento, 2022.
Daniela Larentis – [email protected]