Trento Film Festival e premio Sat
Mercoledì 30 aprile la cerimonia di premiazione

Claudio Bassetti.
Ecco i vincitori del Premio SAT 2025, uno dei momenti clou del Trento Film Festival. La cerimonia di premiazione, aperta al pubblico, con la partecipazione dei premiati, si terrà mercoledì 30 aprile alle ore 17.30 presso la Casa della Sat (via Manci, 57, Trento)
Un appuntamento importante, un riconoscimento ambito perché rivolto a coloro che si sono distinti nel tempo in tre categorie: cultura e ricerca scientifica, attività sociale e solidarietà, attività alpinistica.
Quest’anno, la giuria del Premio SAT ha deciso di premiare:
- attività alpinistica: «Manolo» Maurizio Zanolla. È uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali che ha rivoluzionato la storia di questa attività. L’arrivo all’estremo per Manolo è stato un percorso di vita. Manolo ha tracciato dei veri capolavori in parete, accompagnando il gioco dell'arrampicata con un grande rispetto per la natura e una profondità rara di interpretazione e lettura del rapporto fra uomo e la grandiosità della verticalità, alla ricerca dell'equilibrio.
- attività cultura e ricerca scientifica: Matteo Melchiorre. Classe 1981, Matteo Melchiorre è uno storico per vocazione e formazione. Scrive testi «narrativi» con penna mirabile, affrontando temi diversi fra loro ma ricchi di passione civile e responsabilità verso una montagna minore, quasi dimenticata.
- attività sociale e solidarietà: Fondazione Stava 1985. A quarant’anni dall'immane tragedia di Stava, la Fondazione opera per promuovere una memoria attiva, non fine a sé stessa, che deve servire per evitare che si ripetano ancora avvenimenti simili, prevedibili ed evitabili. Furono ben 268 le vittime della catastrofe di Stava.
A consegnare i Premi saranno: il presidente di SAT, Cristian Ferrari; il presidente del Trento Film Festival, Mauro Leveghi; il sindaco del Comune di Trento, Franco Ianeselli.
Così il presidente di giuria, Claudio Bassetti: «Il mio è un invito a partecipare a questo evento che da ventinove anni riconosce figure che segnano la storia dell'alpinismo, che raccontano la vita della montagna e della sua gente, testimoniano la solidarietà e la socialità quotidianamente praticata di persone e associazioni. Anche quest’anno il Premio sarà assegnato a chi ha fornito contributi di altissimo valore nel proprio campo arricchendo la Comunità intera di interpretazioni profonde del rapporto con la montagna: la ricerca di senso, la cura della memoria, l’attenzione ai territori minori. I nostri premiati ci ricordano che siamo immersi in una dimensione che richiede una presa di coscienza collettiva, un’assunzione di responsabilità nei confronti sia del posto in cui abitiamo, sia dell'intero Pianeta».