Tragedia familiare a Riva del Garda - Aggiornamento
Una donna uccide la mamma e poi chiama i Carabinieri
Una tragedia nell’ambito familiare è accaduta poco prima dell’alba a Riva del Garda
Una donna di 63 anni avrebbe ucciso la mamma 91enne malata mentre dormiva.
Poi ha chiamato i Carabinieri per consegnarsi a loro.
Non appena avremo notizie più puntuali e provvederemo a pubblicarle.
Di seguito la nota diramata dai Carabinieri.
Nella mattina odierna, alle prime luci dell’alba, a Riva del Garda, i carabinieri della locale compagnia sono intervenuti presso un’abitazione privata, su richiesta di una donna di 62 anni.
All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato una donna anziana (madre di colei che aveva richiesto l’intervento) priva di vita nel proprio letto.
All’evidenza risultava una ferita alla testa e, inoltre, nelle immediate vicinanze del corpo era presente una lampada da tavolo con delle tracce di sangue.
È quindi apparso evidente agli operanti che la causa della morte fosse riconducibile a un gesto violento.
Sul posto giungevano anche i carabinieri e del nucleo investigativo di Trento per l’avvio delle indagini.
Visto il grave quadro indiziario delineatosi e in assenza di altri elementi che potessero far ricondurre l’intervento sulla scena di altre persone, i carabinieri hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato la figlia 62enne dell’anziana signora, tra l’altro l’unica persona trovata all’interno dell’abitazione, informando il pubblico ministero di turno presso la procura della repubblica di rovereto che giungeva sul posto per assumere la direzione delle indagini e sottoporre ad interrogatorio, alla presenza del difensore d’ufficio, la persona sottoposta a fermo.
L’indagata si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Le indagini per ricostruire compiutamente la dinamica del delitto e risalire al movente proseguiranno nei prossimi giorni e saranno coordinate dalla Procura della repubblica di Rovereto diretta dalla dottoressa Orietta Canova.
Nel frattempo l’ufficio di procura sta provvedendo a richiedere al Gip La convalida del fermo operato e ad avanzare richiesta di misura cautelare nei confronti della donna, per la quale vige comunque la presunzione di innocenza sino a quando la sua colpevolezza non sarà stabilita con sentenza definitiva.