Traffico di stupefacenti in Val Venosta

I Carabinieri denunciano due giovani di 21 e 25 anni beccati con hashish, marijuana, cocaina, extasy e ketamina

Nell’ambito di specifici servizi organizzati dalla Compagnia Carabinieri di Silandro e volti a contrastare la produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nei giorni scorsi, sono stati denunciati in stato di libertà due giovani venostani, rispettivamente di 25 e 21 anni, per eventi distinti ma riguardanti il traffico di stupefacenti in val Venosta.
 
Nel primo caso, che ha visto coinvolto il venticinquenne, i Carabinieri della Stazione di Malles Venosta, a seguito di specifiche indagini, sono riusciti a individuare l’abitazione del ragazzo quale centro di una regolare attività spaccio nell’alta val Venosta.
La successiva perquisizione personale e domiciliare posta in essere dai Carabinieri presso l’abitazione in questione, ha infatti consentito di rinvenire diverse dosi di sostanza stupefacente tipo hashish e marijuana, oltre ad un bilancino di precisione, nonché circa 100 franchi svizzeri e quasi 500 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente riconducibili all’attività di vendita portata avanti all’interno dell’appartamento.
 
Nel secondo caso, al centro dei controlli dei Carabinieri della Stazione di Silandro è invece finito il giovane ventunenne, notato dai militari, a tarda serata, girovagare nei pressi della stazione ferroviaria di Silandro.
Insospettiti dal fatto che lo stesso fosse coinvolto in attività di spaccio, dopo averlo identificato, i Carabinieri hanno quindi proceduto con una perquisizione personale sul soggetto, la quale ha consentito di rinvenire diverse pastiglie di ecstasy, nonché diversi grammi di ketamina e cocaina.
 
I due ragazzi, seppur giovanissimi, dovranno ora rispondere dinnanzi all’autorità giudiziaria delle loro azioni.
Resta tuttavia la certezza che l’importante lavoro svolto dai militari ha consentito di togliere dalla circolazione sostanze causa di dipendenza e morte, che altrimenti avrebbero potuto tranquillamente diffondersi tra altri loro coetanei, alimentando una piaga sociale da non sottovalutare.