«Stazione di Calliano: promesse da marinaio, anzi da politico»

Il consigliere Filippo Degasperi ha inoltrato al presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini una precisa interrogazione, che riportiamo per esteso

Egregio presidente Claudio Soini,
Il Trentino si sta costellando di cantieri fantasma (dallo svincolo di Trento nord alle circonvallazioni), di cantieri immaginari (dal sottopasso di Spini alla stazione di Calliano) e pure di opere terminate, pagate e inutilizzate (vedi il nuovo depuratore).
Fin dal Piano commerciale RFI del settembre 2019 si scrive infatti della «possibile» riapertura della stazione ferroviaria di Calliano.
Per i residenti nei comuni tra Rovereto e il capoluogo e per chi abita gli altipiani cimbri potrebbe rappresentare uno snodo utile per preferire il treno all’auto privata decongestionando la SS12.
 
Con un approccio intermodale agevolerebbe anche lo spostamento dei turisti verso gli altipiani tanto che la stessa RFI aveva inizialmente stimato un transito di 650mila passeggeri l’anno.
Purtroppo, sei anni dopo, la «possibile» riapertura rimane tale nonostante le tante promesse come sempre sbandierate dal presidente Fugatti.
Il Piano commerciale datato settembre 2019 infatti era stato subito seguito dalla firma del protocollo tra RFI e il presidente Fugatti per la «riattivazione della fermata di Calliano, prevista per il 2021».
Tutto scritto e strombazzato (dicembre 2019): 2,8 milioni solo per la riapertura della stazione per poi passare a «riqualificazione del fabbricato viaggiatori, miglioramento dell’accessibilità, riorganizzazione delle aree di sosta, revisione dei percorsi pedonali, riconnessione della città alla stazione.»
 
Nel luglio 2021 si riprogramma tutto per l’estate 2022 con l’aggiunta pure della costruzione del sottopasso pedonale con tanto di «progetto presentato nel corso della conferenza stampa settimanale della giunta provinciale».
Passano l’estate, l’autunno e pure l’inverno.
Bisogna attendere la primavera 2023 per assistere al nuovo proclama (marzo 2023):
«Calliano, al via i lavori per la stazione ferroviaria, a fare l’annuncio il presidente Fugatti» e poi via con l’immaginazione: 200 metri di marciapiedi con altezza adeguata allo standard europeo, nuovo sottopasso dotato di rampe, scale, ascensori oltre a pensiline di copertura delle uscite e alla sistemazione delle aree esterne per una stazione che «riapre a fine 2023».
 
Ma anche il 2023 si chiude inutilmente.
Mai mollare però, infatti ad aprile 2024 ecco il colpo di scena: «nuova scadenza al 15 ottobre prossimo».
E così anche il 2024 conferma la propensione alla propaganda visto che oggi (gennaio 2025) il cantiere appare desolatamente vuoto e abbandonato.
 
Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere:
1) le ulteriori ragioni per cui, dopo il mancato rispetto delle promesse per gli anni 2021, 2022, 2023 anche il termine dell’ottobre 2024 è spirato inutilmente;
2) come mai il cantiere risulta oggi abbandonato;
3) per quanto possa valere visti i precedenti, l’aggiornamento delle tempistiche previste per la consegna della stazione di Calliano ai trentini;
4) le risorse messe a disposizione dalla Provincia a RFI per i lavori di riapertura della stazione di Calliano.

Filippo Degasperi