Siria, è caduta in 12 giorni la lunga dittatura di Assad
L’ex dittatore è in fuga, non si sa dove. Pare non sia più gradito a Russia e a Iran. Piccole interferenze all'Ambasciata Italiana
Il regime di Bashar al Assad è caduto dopo che i ribelli jihadisti hanno dichiarato di essere entrati a Damasco. In tutto hanno impiegato 12 giorni ad abbattere una dittatura che durava dal 1971 con Hafiz al-Asad e dal 2000, alla sua morte, passata al figlio Bashar.
L'esercito siriano ha abbandonato la città chiave con poca resistenza. Non intende battersi e preferisce integrarsi con i nuovi padroni.
Anche il primo ministro siriano Mohammed Ghazi Jalali ha dichiarato che il governo è pronto a «tendere la mano» all'opposizione e a cedere le sue funzioni a un governo di transizione.
Il leader dei ribelli, Al-Jolani, ha dichiarato di non volere vendette nonostante le repressioni sanguinarie di Assad. Speriamo che sia così.
Il Ministro degli Esteri Tajani si è annunciato da giorni di essere pronto a evacuare gli italiani presenti in Siria, ma non lo ha ancora fatto. Probabilmente non ci sono problemi e comunque per farlo ha bisogno dell’intervento del collega Crosetto della Difesa per fare eventuali operazioni di esfiltrazione.
Una squadra di ribelli si è presentata in casa dell’ambasciatore italiano per vedere se venivano ospitati agenti fedeli al regime di Assad. Non hanno trovato nessunoi ma, già che c’erano, hanno portato vie le tre automobili dell’Ambasciatore.
Secondo Taiani, comunque, si è trattato di un’azione incruenta che lascia ben sperare.
A Parigi, Trump ha suggerito ai colleghi presenti all’inaugurazione della Basilica Notre Dame di «tenersi lontani dalla crisi siriana».