Sicurezza e legalità: il J’accuse! di Mauro Paissan

Il Presidente di Confesercenti del Trentino: «A chi delinque deve arrivare un segnale chiaro: non si rimane impuniti e non si rimane sul nostro territorio!»

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Confesercenti del Trentino chiede più rigore e azioni concrete per garantire protezione sul territorio, rafforzando la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e comunità.
«Non è accettabile non sentirsi al sicuro nelle proprie case e nelle proprie aziende, né tantomeno camminando nelle proprie città e nei propri paesi.
«La rassegnazione all’impunità per chi delinque non è la strada giusta e non è altresì accettabile.»
 
Cosa possiamo fare noi?
«Cosa devono fare e continuare a fare cittadini e imprese: impegnarsi nel segnalare e denunciare ogni episodio.
«Questa è una parte di collaborazione che non possiamo far mancare alle forze dell’ordine e alle istituzioni preposte all’ordine e alla sicurezza pubblica.
«È un impegno che dobbiamo mantenere in modo proattivo, senza lasciarci tentare dal “lasciar perdere perché tanto non cambia nulla.»
 
«Ritengo che su questo aspetto le associazioni di categoria debbano mantenere alta l’attenzione e aumentare l’opera di sensibilizzazione verso i propri associati: denunciare ogni singolo episodio e informare le forze dell’ordine rimane fondamentale.
«Le istituzioni possono lavorare e incidere sulla base di fatti noti e numeri ufficiali, e noi abbiamo la co-responsabilità di far emergere il più possibile i problemi reali.»
 
Cosa ci aspettiamo?
«Il maggior numero di forze operative sul campo, perché siano un deterrente e possano intervenire tempestivamente quando necessario.
«Maggiore utilizzo di videosorveglianza può aiutare? Le forze dell’ordine ci ricordano l’importanza di disporre di questi strumenti nelle indagini.
«Bene, se è così, mettiamo le imprese nelle condizioni di accedere all’implementazione di questi strumenti in modo tecnicamente sicuro, burocraticamente celere ed economicamente conveniente.
«Non possiamo sempre scaricare totalmente su cittadini e imprese il peso delle soluzioni.»
 
«Rispetto al passato sembra esserci un segnale più forte e tempestivo di presenza e di risposta a chi commette atti illeciti o delinque.
«Mi sembra di vedere qualche segnale incoraggiante: allontanamenti ed espulsioni avvengono con velocità e maggior frequenza rispetto al passato.
«Questo lo dobbiamo prima di tutto all’impegno del Prefetto Giuseppe Petronzi, un uomo con grande esperienza in territori ancora più complessi e problematici del nostro, e alle forze dell’ordine che, consapevoli di una preoccupazione marcata e diffusa fra la gente trentina, hanno impresso un’accelerazione strutturale in termini di risposta a questi problemi ed episodi sempre più frequenti e ricorrenti nella nostra comunità.»
 
«Questo a me risulta abbastanza evidente. Certo è che dobbiamo lasciare il tempo necessario per fare “il giro di boa”.
«Come è noto, la maggior parte dei problemi (quelli più eclatanti per intenderci) sono riconducibili ad alcuni gruppi di persone (tanti, ma non certamente un esercito), sufficienti però a creare questo clima di tensione, preoccupazione, instabilità e allarme.
«Se continueremo come in questi ultimi mesi con l’individuazione, il fermo e l’allontanamento dei soggetti maggiormente problematici, sono convinto che la situazione possa migliorare in modo significativo.
«Manteniamo alta l’attenzione e chiediamo alle forze dell’ordine di continuare con massimo rigore e fermezza un lavoro sistematico e quotidiano in questa direzione.
«A chi delinque deve arrivare un segnale chiaro: non si rimane impuniti e non si rimane sul nostro territorio!»
 
«Una soluzione al 100% non esiste; non credo esista nessuna città o territorio immune totalmente da fenomeni di microcriminalità e questo è un dato oggettivo che dobbiamo considerare e purtroppo ricordare.
«Penso, in conclusione, che serva «serrare i ranghi» e convergere tutti in modo coordinato (ognuno per la propria parte, possibilità e competenza); dobbiamo da una parte mantenere la fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, dall’altra però richiedere a loro sempre maggior rigore, attenzione e fermezza nella «risposta a chi delinque».
«Serve, come in tutte le cose più complesse, sicuramente ancora un po’ di tempo; il tempo necessario per invertire questa rotta e dare il tempo alle azioni messe in campo da istituzioni e forze dell’ordine di portare i risultati che noi tutti auspichiamo e chiediamo con forza.»
 
«I prossimi mesi potranno confermarci se questo segnale di discontinuità rispetto al passato che ho visto e percepito da alcuni, seppur recenti, segnali sia in effetti concretamente la direzione più giusta e sufficiente per restituire quella tranquillità, quell’equilibrio e serenità che su questa tematica, e questo è comprensibile e condivisibile perché in molti sono davvero esausti, si sono persi fra molti cittadini e certamente molti imprenditori ed imprenditrici, piccoli e grandi.»
 
Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino