Secondo la Corte Costituzionale viola i principi di uguaglianza
Dichiarata illegittima la norma trentina sui 10 anni di residenza necessari per accedere ai benefici della pubblica edilizia
Avevamo trovato anche noi esagerato il minimo di 10 anni di residenza in Trentino per poter accedere ai benefici della edilizia pubblica.
Il principio esiste da sempre nella Provincia autonoma di Trento, proprio per evitare che qualcuno decidesse di prendere residenza in Trentino solo per poter accedere ai benefici della nostra autonomia, magari prooducendo reddito altrove.
Ma si trattava di tre anni. Ora che si è tentato di portare a 10 anni la soglia minima per potervi accedere, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma.
Secondo la Consulta il requisito viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza dettati dalla Costituzione.
Siamo d'accordo con la Consulta.
Ovviamente le opposizioni cantano vittoria perché da sempre consideravano discriminanti questi requisiti.
Il Consigliere PD Paolo Zanella, in un comunicato per la stampa, ha addirittura accusato la Giunta provinciale di aver gettato un’onta indelebile alla storia della Provincia autonoma di Trento.
A questo punto il consigliere Zanella va più in là e si augura che venga rivista un po’ tutta la legislazione sui benefici, in modo che possano beneficiarne tante persone straniere che rappresentano una risorsa per il territorio.
Il principio non fa una grinza, ma si deve stare attenti a non introdurre il concetto di «buonismo» generalizzato finché si assiste a un incremento fuori controllo di immigrati un po’ in tutta l’Italia.
La guerriglia di bande avvenuta in questi giorni a Milano è un campanello di allarme che non va sottovalutato. Tra loro c'erano immigrati sia regolari che irregolari, a dimostrazione che non hanno nessuna intenzione di integrarsi.
Per non parlare della religione e del differente concetto di tolleranza.
Purtroppo, è la moneta scadente che scaccia quella buona.
Per concludere, si invoca il buonsenso: si dovrà cercare sempre un giusto equilibro tra il niente e il tutto.