Sant’Antonio Abate del Deserto, detto anche «del Porzel»
Bendizione degli animali con «Crauti e museti» a volontà a Lizzanella, in onore dell’amato Patrono

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La storica Parrocchia di Lizzanella è tale da ben oltre tre secoli, avendo prima fatto parte di quella più antica della Pieve di Lizzana.
Questa comunità, quindi, ha una storia molto lunga, accompagnata sempre da una grande fede e da una significativa partecipazione alla vita del paese.
La Chiesa è dedicata a Sant’Antonio Abate del Deserto, detto anche «del Porzel».
Molti dipinti lo raffigurano, infatti, con accanto un maiale.
Stante la sua vita trascorsa nel deserto circondato da molti animali, da sempre è visto e venerato quale protettore di tutti gli animali.
Lizzanella anche quest’anno ha vissuto, con la consueta grande partecipazione, i tre giorni di festa dal 17 al 19 gennaio, culminati la domenica mattina con la tradizionale benedizione degli animali, stante che quest’anno la ricorrenza della Festa del Patrono Sant'Antonio Abate è caduta proprio venerdì 17 gennaio.
Fin dalle prime ore del giorno la piazza del paese si è animata domenica tra cavalli, cani, gatti, conigli, uccellini e persino un gallo, in attesa della loro benedizione da parte del nuovo parroco don Francesco Viganò, avvenuta dopo la Messa.
Il giovane parroco ha avuto parole di riconoscenza verso tutti questi fedeli custodi e accompagnatori della nostra quotidianità, verso i quali ci deve essere sempre la nostra cura e il nostro affetto.
La Festa del Patrono è poi proseguita con tanti sorrisi e brindisi, nonché, per molti, anche con l'ottimo pranzo proposto e servito con calorosa accoglienza al Circolo Operaio di Lizzanella.
Qui da molti decenni è mantenuta viva la tradizione di un gustoso piatto di «crauti e musetti».
Tutto questo grazie alla grande passione e alla apprezzata disponibilità dei volontari del suddetto Circolo del paese, presieduto da Danilo Caproni.
Nei tre giorni, a pranzo e cena, sono stati parecchie centinaia le porzioni servite alle frotte di roveretani e lagarini, che hanno affollato in allegria le sale dello storico Palazzo Galvagni.
Per la calorosa ospitalità e l'ottimo pranzo, al Circolo Operaio è andato il ringraziamento di tutti, in particolare oggi anche della Sindaca Giulia Robol, che gentilmente non ha voluto mancare alla festa.
Presso la sala superiore del Circolo, con grande emozione tutti hanno potuto ammirare il cappello creato dall'alpino Paolo Conzatti, recentemente scomparso: un'opera unica, da lui realizzata con tappi di sughero, simbolo di sincera memoria e autentica tradizione.
Preziose, come sempre, la presenza e la collaborazione del Gruppo Alpini del paese, con il suo Presidente Mario Tomasini, e della Circoscrizione Rovereto Sud presieduta da Alessandro Gerola.
La tradizionale Festa del Patrono Sant’Antonio Abate ci ha mostrato come Lizzanella sia una comunità attiva e generosa, che coltiva da lungo tempo quel forte sentimento di solidarietà che l’ha sempre contraddistinta anche nei secoli trascorsi.
Paolo Farinati