Quando il vino incontra l'arte – Di Giuseppe Casagrande

Il pittore bolzanino Robert Pan ha presentato all'interno della nuovissima cantina di San Michele Appiano l'opera dedicata al vino icona: il mitico Appius

Jakob Gasser, Robert Pan, Hans Terzer, Günther Neumair, Klaus Pardatscher.

Quando la millenaria cultura del vino incontra l’arte. Nel nostro caso l'arte sperimentale dello scultore bolzanino Robert Pan. È quanto accade alla Cantina San Michele Appiano nel contesto del progetto «Appius: Arte, Amore, Alto Adige».

Nei giorni scorsi all’interno della nuovissima cantina dedicata ad Appius, il vino icona della cooperativa di Appiano, è stata svelata l’opera dell'artista bolzanino, primo «step» di un progetto artistico più ampio che vuole celebrare la bellezza a tutto tondo.

Robert Pan, nato a Bolzano nel 1969, dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti di Urbino e le esperienze internazionali a Parigi, Londra, New York, è conosciuto per le sue opere astratte e sperimentali che esplorano la materia, il colore e la luce.

Egli ha sviluppato un linguaggio artistico unico, caratterizzato da stratificazioni di resina, pigmenti ed altri materiali, creando superfici vibranti e profonde.


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La cantina di San Michele Appiano dedicata ad Appius.

 
 Un progetto ambizioso studiato assieme al team della Cantina altoatesina 

Ad Appiano Robert Pan ha realizzato la sua opera d'arte all'interno della nuova cantina dedicata ad Appius, la cuvèe creata nel 2010 dal mitico kellermeister altoatesino Hans Terzer assemblando le migliori uve di Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon prodotte negli storici vigneti del territorio di Appiano. Un «vino da sogno» come è stato ribattezzato. La presentazione ufficiale dell'opera di Robert Pan arriva al termine di un progetto ambizioso studiato per oltre un anno nei minimi dettagli da tutto il team della Cantina di San Michele Appiano.

 Il legame potente e affascinante tra il «Vino dei Sogni» e l'arte visiva 

«Per una cuvée capace di stupire l’olfatto ed il palato volevamo creare un legame con un concetto di arte visiva altrettanto potente e affascinante» ha dichiarato il presidente della Cantina altoatesina Klaus Pardatscher.
Una cantina che è il fiore all'occhiello delle strutture cooperative dell’Alto Adige. Nata nel 1907, oggi vanta 320 soci viticoltori che operano su 390 ettari di vigneto.
«Quest’opera artistica di Robert Pan - ha aggiunto Pardatscher - ci è sembrata fin da subito il corrispettivo perfetto dell’eleganza e del carattere di Appius, il Vino dei Sogni.»

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Un particolare dell'etichetta in vetroresina applicata su altrettante Mathusalem (6 litri).

 
 L'opera è riprodotta sulle etichette di 10 bottiglie formato Mathusalem 

L’opera di Roberto Pan, dalle dimensioni di 1,5 metri x 1,2 metri, è stata scomposta in 10 elementi unici riprodotti in etichette in vetroresina applicate su altrettante bottiglie «Mathusalem» (formato da 6 litri) di Appius 2019, firmate dall’artista e da Hans Terzer, pioniere e nume tutelare dei grandi vini bianchi altoatesini.
L’opera è stata scelta per i colori, in sintonia con l’immagine di Appius, e per le quattro forme astratte, che ricordano i quattro vitigni protagonisti della Cuvèe.
Queste dieci bottiglie, esclusive, una autentica rarità, non saranno destinate alla vendita, ma verranno custodite gelosamente in Cantina e stappate solo in occasioni davvero speciali o dedicate a opere di beneficenza selezionate. A queste si aggiunge un’edizione limitata di 150 repliche formato Magnum, che saranno disponibili per l’acquisto a partire da metà aprile 2025.
 
 La nuova cantina dedicata ad Appius con i tini in acciaio color bronzo 

In una atmosfera immersiva, con spazi e geometrie appositamente concepiti per sottolineare ed evidenziare la grandezza di questo vino e la sua evoluzione nel tempo, la nuova cantina Appius concretizza la tensione all'eccellenza di una realtà da oltre 110 anni dedita ad una viticoltura di qualità, i cui vini sono riconosciuti e premiati in tutto il mondo.
Lungo il perimetro interno della cantina sono disposti speciali tini di acciaio color bronzo satinato dalla forma tronco-conica, appositamente individuati per garantire la più alta qualità di affinamento di Appius, mentre al centro trova posto una sala degustazioni illuminata da finestre zenitali, che lasciano entrare la luce naturale.

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L'enologo Jakob Gasser con lo storico kellermeister Hans Terzer
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 L'enologo Jakob Gasser: «Luogo ideale di ispirazione e contemplazione» 

«Fin dalle prime fasi di progettazione, nella nostra visione la Cantina di Appius doveva essere un luogo ideale di ispirazione e contemplazione, un luogo in cui immergersi in un’esperienza sensoriale completa dedicata unicamente ad Appius» ha spiegato l’enologo Jakob Gasser.
 
«Una volta conclusa la realizzazione dell’opera - ha aggiunto - è nata l’idea di adornarla con opere d’arte che potessero tradurre la visione artistica del nostro vino più importante, ma anche l’amore per il nostro lavoro e per la nostra terra, l’Alto Adige. Il linguaggio artistico astratto e sperimentale di Robert Pan, che si caratterizza per un’esplorazione del colore, della luce e della materia, ci è sembrato l’abbinamento perfetto per avviare questo progetto di unione tra arte e vino, dedicato al nostro Appius».

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - g.casagrande@ladigetto.it

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L'etichetta dell'artista Robert Pan.