Prosegue il percorso verso il Centro studi sulle Autonomie

Si è riunito a Trento il Comitato di esperti nominati dalla Giunta provinciale

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Nell'iconica sala Trentino, nel palazzo della Provincia in piazza Dante, è tornato a riunirsi il comitato di esperti per elaborare il progetto scientifico e la proposta di forma giuridica del nuovo Centro studi sulle autonomie, gli stakeholder che dovrà coinvolgere e i temi di cui dovrà occuparsi, a partire dalla conoscenza delle peculiarità delle autonomie.
Alla riunione hanno partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l'assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone Marchiori.
 
«Un percorso sul quale puntiamo fortemente – ha spiegato il presidente Fugatti – che vuole riflettere sull'autonomia e sull'innovazione dell'autonomia. Ne uscirà un Centro che non vuole e non deve essere solamente una struttura di consulenza per la Provincia autonoma di Trento, ma piuttosto un luogo di confronto, di studio ed elaborazione che metta a fattor comune l’apporto che università, istituzioni di ricerca, fondazioni possono portare a tematiche centrali per promuovere e rafforzare la cultura dell’autonomia anche in futuro.»
 
«In questa serata – ha affermato l'assessore Marchiori – si è iniziato a delineare quali saranno i temi su cui dovrà lavorare il Centro e come dovrà agire: dovrà infatti suscitare interesse a tutti i livelli e un primo passo può essere una serie di incontri, seminari, convegni dedicati non solo agli addetti ai lavori ma anche alla popolazione.
«Alcuni dei temi emersi sono quelli che caratterizzano oggi le sfide del Trentino e delle autonomie. Facendo un esempio, già mettere a confronto le caratteristiche e le differenze tra diversi territori diversi aventi o meno autonomie è già un primo modo evidente far capire alla popolazione le differenze nella gestione della cosa pubblica.»
 
Al meeting hanno partecipato il direttore del Museo storico del Trentino nonché coordinatore Giuseppe Ferrandi, la dirigente generale del Dipartimento Affari istituzionali, anticorruzione e trasparenza Valeria Placidi, il dirigente del Servizio per gli affari legali e il supporto alla direzione generale Leonardo Caronna, la docente dell’Università di Innsbruck, Esther Happacher, la responsabile del gruppo di ricerca dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research Elisabeth Alber, la docente dell'Università degli studi di Napoli L’Orientale Floriana Galluccio, il docente dell'Università statale di Milano Stefano Bruno Galli e i docenti dell’Università degli studi di Trento Luigi Blanco e Fulvio Cortese (quest'ultimo in videocollegamento).
 
Tante le idee e le necessità emerse dal confronto. Dalla comparazione tra realtà diverse di autonomia e di governance dei territori, le speciali e il loro funzionamento, dall'importanza di ribadire il concetto di autonomia all'evoluzione degli statuti speciali nel tempo, dal rapporto tra regione ed enti locali fino alla ricognizione degli archivi delle regioni, l'importanza della cultura amministrativa.
Comune la volontà di organizzare una serie di incontri pubblici propedeutici alla costituzione del Centro che possano costituire un primo momento di approfondimento e di promozione delle autonomie con l'obiettivo di coinvolgere da un lato ricercatori ed esperti, dall'altro anche la popolazione.

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