Processo «Perfido», in Appello confermate otto condanne

La sentenza conferma anche l’impianto accusatorio dell’associazione mafiosa

Infiltrazioni della 'ndrangheta in Trentino, la Corte d'assise d'appello di Trento, presieduta dal giudice Eugenio Gramola, ha confermato la condanna per otto imputati accusati di associazione a delinquere di tipo mafioso e sfruttamento del lavoro per complessivi 82 anni di reclusione.

L'indagine «Perfido», sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in provincia di Trento nel settore del porfido, è scattata nel novembre 2016 e in carcere sono finite una trentina di persone e 18 sono stati rinviati a giudizio.

Dopo la sentenza di primo grado, otto imputati hanno fatto ricorso in Appello e oggi è arrivata la sentenza della Corte d'Assise d'Appello che ha confermato l'impostazione e quasi tutte le condanne del primo grado di giudizio.

Si attendono le motivazioni che saranno depositate entro 90 giorni, poi i legali degli otto condannati in Appello valuteranno l'eventuale ricorso in Cassazione.