Polizia di Stato, soccorso piste: riepilogo stagione 2024-25

Effettuati 6.217 interventi, in linea con lo scorso anno, mentre le 306 sanzioni comminate sono in netto aumento

Con la chiusura della pressoché totalità delle stazioni impegnate nei servizi di sicurezza e soccorso in montagna, volge al termine la stagione invernale 2024-2025 della Polizia di Stato, impegnata in 17 comprensori sciistici della Provincia di Trento – sui 59 in cui la Polizia di Stato è presente nel territorio nazionale - con oltre 60 operatori.
 
Si registrano, alla data odierna, 6.217 interventi, in linea con quelli dello scorso anno, mentre le sanzioni comminate (306) sono in netto aumento rispetto a quelle registrate nel corso della scorsa stagione: la maggior parte delle sanzioni - 208 - è da ricondursi all’assenza dell’assicurazione obbligatoria, mentre 83 sono state comminate per violazioni delle norme inserite nel c.d. «nuovo codice sulle piste da sci».
Un numero residuale è stato invece quello che ha visto sanzionate persone per esser state fermate in pista in condizione di ebrezza alcolica (15).
 
All’attività di controllo sulle piste è strettamente correlata anche l’attività di polizia giudiziaria posta in essere sui vari distaccamenti, che ha portato a tre denunce in stato di libertà per furto di attrezzatura sciistica ed altrettante per l’aver causato valanghe, mentre una per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, due per omissione di soccorso, una per danneggiamento ed una per lesioni personali.
 
Degni di nota, in particolare, sono stati gli interventi eseguiti dal personale del distaccamento di Alba di Canazei e di Pozza di Fassa. Nel primo, gli operatori presenti hanno prestato immediato soccorso ad uno sciatore rimasto sepolto da una valanga, riuscendo così ad estrarre incolume l’uomo. Nel secondo, il personale in servizio ha soccorso un bambino di 9 anni caduto in un torrente e privo di sensi. La prontezza operativa e l’esecuzione a regola d’arte delle manovre di corda hanno consentito il recupero del malcapitato che già versava in una condizione di ipotermia.
 
Accanto agli interventi e all’attività di polizia giudiziaria, però, la Questura di Trento si è adoperata anche in ottica preventiva: numerose sono state le iniziative rivolte a scolaresche – ed a cittadini e turisti in generale - per illustrare i corretti comportamenti da tenere sulle piste. Da segnalare, inoltre, la presenza – nei mesi di febbraio e marzo – di operatori della Polizia polacca presso i distaccamenti di Madonna di Campiglio e della Val di Fiemme, che hanno fornito un prezioso ausilio agli operatori della Polizia di Stato presenti.