Piena solidarietà per la collega giornalista arrestata a Teheran

Si sospetta un intrigo internazionale, ma nulla giustifica le circostanze per cui è stata arrestata

Ci è difficile pensare che la collega Cecilia Sala abbia commesso qualche reato al di fuori della sua sfera professionale e, dato che le autorità non rivelano le ragioni dell’arresto, tutto appare illegale rispetto al diritto internazionale.
A quanto sembra, la giornalista potrebbe essere oggetto di trattativa per lo scambio con un iraniano arrestato alla Malpensa su richiesta dei servizi di sicurezza Statunitensi.

E questo rappresenta una ulteriore gravità della vicenda. Sono metodi dittatoriali che confermano quanto il regime degli ayatollah iraniani siano arretrati rispetto al mondo civile.
Fatto sta che da 10 giorni Cecilia Sala è in isolamento in carcere.
Per fortuna ha potuto parlare con casa e ricevere la visita della nostra ambasciatrice in Iran. Sta bene.

Le nostre autorità stanno trattando riservatamente per trovare una soluzione.
È stato chiesto di non esprimere ipotesi, realistiche o fantasiose che siano, pertanto ci limitiamo a esprimere la nostra massima solidarietà nei confronti della collega, augurandoci che venga rilasciata al più presto.