Ora inizia il «Tour Mediterraneo», il trionfale ritorno a casa

Nave Vespucci simbolo del saper fare italiano e di un’Italia che guarda al futuro

«L’Amerigo Vespucci non è solo la nave più bella del mondo, ma è parte della nostra identità nazionale, un simbolo della tradizione marinara, della competenza tecnica, del saper fare italiano», – così il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Matteo Perego di Cremnago nel corso del suo intervento alla cerimonia di rientro di nave Vespucci in Italia e inizio del Tour Mediterraneo.
«Durante il giro del mondo, – sottolinea Perego – abbiamo dimostrato che l’Italia non è solo sinonimo di moda o di design, ma anche di accoglienza, rispetto, amicizia tra i popoli e soprattutto di pace.
«Dietro Nave Vespucci, infatti, non c’è stato solo un viaggio, ma un messaggio ben preciso: l’Italia è anche affidabilità, cooperazione e progresso, – afferma Perego – valori incarnati ogni giorno dal personale della Difesa.»
 
La cerimonia, iniziata a bordo di Nave Triest”, la più grande unità mai costruita per la Marina Militare dalla cantieristica nazionale, insieme al passaggio delle Frecce Tricolori che oggi festeggiano il 64° Anniversario della fondazione, ha avuto un profondo significato simbolico.
«Quello tra Nave Vespucci e Nave Trieste, insieme alle Frecce Tricolori, rappresenta un incontro simbolico tra tradizione e innovazione: da un lato la storica nave Scuola, custode delle antiche tradizioni marinare, dall’altro Nave Trieste e le Frecce Tricolori, simboli dell’eccellenza tecnologica e operativa italiana, – sottolinea Perego. – Un connubio che simboleggia al meglio la capacità della Difesa di coniugare passato, presente e futuro, per affrontare con efficacia le attuali e prossime sfide alla difesa e sicurezza.»
 
«Durante questi due anni, con nave Vespucci e il Villaggio Italia abbiamo piantato semi che daranno frutti nei prossimi anni: relazioni commerciali, collaborazioni culturali, alleanze strategiche.
«Ora desideriamo portare agli italiani questa esperienza, e fare in modo che ogni tappa del Tour Mediterraneo sia un momento di confronto, di crescita e di consapevolezza. Oggi inauguriamo anche il Villaggio In Italia, simbolo di valorizzazione delle nostre radici.»
 
Conclude il Sottosegretario «Perché essere italiani è un’identità culturale forte, che il mondo riconosce e apprezza.
«E, come italiani, abbiamo il dovere di guardare oltre l’orizzonte, di costruire un domani in cui l’Italia sia sempre più protagonista sulla scena internazionale. E lo faremo come abbiamo sempre fatto: con competenza e con passione.»

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