Oggi lo scambio degli auguri natalizi all’ospedale Santa Chiara
Un’occasione per ringraziare il personale sanitario di Trento e delineare le prospettive future della sanità trentina
Oggi il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore alla salute Mario Tonina hanno incontrato il personale dell’ospedale Santa Chiara di Trento, in un appuntamento che ha coniugato lo scambio degli auguri natalizi con un momento confronto sui temi della sanità provinciale.
Ad accompagnarli, il dirigente generale della Provincia autonoma di Trento Raffaele De Col e il dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali Antonio D’Urso.
A fare gli onori di casa il direttore medico dell’ospedale Santa Chiara Michele Sommavilla insieme al direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro.
Presenti anche il direttore sanitario Giuliano Mariotti, la direttrice amministrativa Sara Girardi, la direttrice del Servizio ospedaliero provinciale Emanuela Zandonà insieme al direttore delle professioni sanitarie Paolo Barelli e la direttrice del Dipartimento infrastrutture Debora Furlani.
Per il Comune di Trento è intervenuto l’assessore al welfare Alberto Pedrotti che ha portato il suo saluto e quello della giunta comunale.
Il direttore generale Antonio Ferro ha evidenziato come il Santa Chiara rappresenti un punto di riferimento per l’intero sistema provinciale, una funzione centrale sia per le emergenze sia per le specialità ad alta complessità:
«Questo ospedale rappresenta un tassello fondamentale del nostro modello, basato su un'integrazione concreta tra strutture ospedaliere e territorio, con l'obiettivo di mantenere elevata la qualità delle prestazioni sanitarie offerte.
«La professionalità e la dedizione del personale sono il valore più grande della nostra Azienda sanitaria ed è prioritario salvaguardare e valorizzare le loro competenze. Garantire condizioni di lavoro ottimali è per noi una priorità.
«Per affrontare la carenza di personale, stiamo lavorando su due fronti: trattenere i professionisti interni e rendere il nostro sistema più attrattivo per i professionisti esterni, soprattutto nei settori più in difficoltà come l’emergenza-urgenza.
«Crediamo infatti che la stabilità del personale, unita a interventi strutturali e tecnologici mirati, come quelli in corso al Santa Chiara, siano fondamentali per garantire la tenuta e la crescita del sistema sanitario trentino».
«Un ruolo strategico in questa direzione – ha aggiunto Ferro – sarà giocato dalla Scuola di medicina e dalla trasformazione, prevista per il 2026, in Azienda sanitaria universitaria integrata territoriale. Questo passaggio rappresenta un’opportunità senza precedenti per tutto il sistema sanitario provinciale.
«L’investimento nella formazione, nella ricerca e nella crescita professionale è una delle chiavi per rafforzare l’attrattività del sistema e garantire un’assistenza sanitaria di alta qualità per i cittadini del Trentino.»
Il dirigente generale del Dipartimento salute Antonio D’Urso, alla sua prima visita ufficiale all’ospedale Santa Chiara, ha ringraziato per l'accoglienza ricevuta e ha ribadito la volontà di lavorare a stretto contatto con il territorio e con i professionisti della sanità:
«In questi primi giorni, ho avuto l'impressione di una realtà molto attaccata al territorio, composta da professionisti, pronti a fare la propria parte e che credono nei valori etici della sanità pubblica.
«Le sfide che ci attendono sono ambiziose, ma possiamo affrontarle insieme. Le priorità principali sono il passaggio all'Azienda sanitaria universitaria integrata territoriale e la realizzazione del nuovo ospedale. Si tratta di obiettivi strategici che richiederanno la partecipazione attiva di tutti i professionisti, perché ognuno deve sentirsi protagonista di questo percorso.
«Ho avuto modo di vedere le potenzialità dell'organizzazione e sono convinto che, lavorando insieme, supereremo brillantemente queste sfide.
«Con questo spirito, auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un sereno Natale e un anno nuovo ricco di scommesse, sfide e valori positivi per il cambiamento.»
«Sono particolarmente felice di essere qui – ha affermato l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina – e che sia qui anche il presidente Maurizio Fugatti, perché si tratta di un'occasione per riflettere sul percorso intrapreso fin dall'inizio del mio mandato.
«Mi sono impegnato fin da subito, infatti, ad affrontare le urgenze, considerando che i due anni di pandemia hanno imposto altre priorità. I primi temi su cui ci siamo concentrati sono stati le file al pronto soccorso e le liste d’attesa.
«Se sul primo aspetto siamo al lavoro per migliorare, sul secondo possiamo dire che la situazione è sensibilmente migliorata. Quest'anno poi, all'interno della strategia provinciale, abbiamo tracciato le linee guida per il futuro, partendo da due grandi sfide, l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite, e da una parola chiave che è la prevenzione.
«Infine, nel corso dell'operazione ascolto dei territori, fra i tanti temi è emersa con forza l’importanza del personale sanitario. Siete voi tutti a fare la differenza, attraverso la vostra professionalità, dedizione, competenza e umanità, e il nostro obiettivo è mettervi nelle migliori condizioni per lavorare al meglio.
«È essenziale valorizzare chi, con contratti a tempo indeterminato, ha scelto di dedicarsi a questa professione. Oggi siamo qui anche per dirvi grazie.»
Queste le parole del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
«Mi unisco ai ringraziamenti già espressi, consapevole delle difficoltà che affrontate ogni giorno. Quando parlo con cittadini trentini che si sono curati qui, il messaggio è sempre lo stesso: gratitudine per la qualità delle cure, le competenze e la dedizione trovate. Questo riconoscimento è merito vostro. Il senso di appartenenza e il dialogo con il mondo sanitario sono fondamentali: stiamo già lavorando in questa direzione e dobbiamo continuare, perché sono pilastri per costruire la sanità del futuro.
«In questo senso un tassello importante è il nuovo dirigente, dottor D’Urso, una figura competente, capace e con una profonda conoscenza del sistema sanitario, in continuità con chi lo ha preceduto alla guida del dipartimento. È essenziale che le competenze in ambito sanitario siano presenti sia nell’Assessorato sia nell’Azienda sanitaria.
«Oggi è una giornata particolare anche per il percorso del nuovo ospedale. La scorsa legislatura si decise di abbandonare il vecchio progetto del Not e di intraprendere un nuovo percorso, con la nomina del commissario Tita. Siamo nella fase progettuale e il calendario degli atti amministrativi procede.
«L’obiettivo resta quello di realizzare un ospedale universitario integrato, affiancato dalla Facoltà di medicina, per rendere il nostro territorio ancora più attrattivo. La Facoltà di medicina, giunta al quarto anno, conta oggi 70 iscritti, metà dei quali provenienti dalla regione, e gli studenti hanno già iniziato a formarsi nei nostri ospedali.
«Ringrazio gli assessori Segnana e Bisesti per aver creduto in questo progetto, che rappresenta una visione lungimirante per il nostro sistema sanitario.»