Nasce il nuovo progetto culturale «Combinazioni»

Il tema dei valori olimpici sarà declinato nelle diverse prospettive come primo esempio di sinergia tra sei realtà museali provinciali


«Ragionare in prospettiva sistemica e secondo una logica di rete: per i musei provinciali significa includere la propria identità in una prospettiva a più dimensioni, sia dal punto di vista professionale, sia per la ricchezza dei saperi. Il collante che permette di avviare relazioni collaborative tra le varie istituzioni museali da oggi ha un nome, è il progetto "Combinazioni", un progetto nel quale, attraverso il ruolo strategico della comunicazione, il sistema museale provinciale acquisisce maggiore consapevolezza della forza del "fare rete" e ciascun museo contribuisce con una propria interpretazione», queste le parole della vicepresidente e assessore alla cultura e allo sport Francesca Gerosa nel corso della presentazione del progetto, avvenuta oggi nella Sala Proclemer del Teatro sociale di Trento alla presenza dei numerosi attori coinvolti.
 
«Abbiamo lavorato per fare sistema tra le nostre realtà museali per creare un vero e proprio "ecosistema" collaborativo, in cui i diversi attori interagiscono e condividono conoscenze, mantenendo autonomia ma rafforzandosi attraverso relazioni organizzate, condividendo processi e creando un rapporto di reciproca fiducia. Sono convinta che questo approccio possa aumentare l’efficacia del sistema stesso e consentire ai nostri musei di avere maggiore forza in ambito locale e anche in ambito nazionale e internazionale», ha aggiunto Gerosa.
 
Tra gli intervenuti all'incontro il direttore del MUSE - Museo delle scienze di Trento Massimo Bernardi, la direttrice dell’Ufficio Mostre Temporanee del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Beatrice Avanzi, la direttrice del Castello del Buonconsiglio - Monumenti e collezioni provinciali Laura Dal Prà, il direttore del METS - Museo etnografico trentino San Michele Armando Tomasi, il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, il direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Marco Odorizzi, che hanno annunciato in anteprima per la prossima stagione 2025-2026 sei nuove iniziative. Prendendo spunto dall’arrivo in Trentino dei Giochi a Cinque Cerchi le esposizioni convertono in un unico focus, che affronta dal punto di vista culturale il tema dei valori olimpici e paralimpici, inserendosi con un programma multidisciplinare, plurale e diffuso nell'ambito delle Olimpiadi Culturali di Milano Cortina 2026, per promuoverli attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport.

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Sul tema è intervenuto da remoto Domenico De Maio, Education and Culture Director di Fondazione Milano Cortina 2026: «Il progetto dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 rappresenta un'opportunità unica per valorizzare il nesso tra cultura e sport come leva di crescita per il territorio. La cultura e lo sport, infatti, non solo promuovono il benessere individuale e collettivo, ma sono anche potenti strumenti di sviluppo economico e sociale. Eventi culturali e sportivi possono generare significativi flussi turistici, creare nuove opportunità di lavoro e stimolare l'innovazione e la creatività. Inoltre, la sinergia tra cultura e sport contribuisce a rafforzare l'identità e la coesione sociale delle comunità locali, rendendo i territori più attrattivi e competitivi a livello nazionale e internazionale». L’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, quale progetto diffuso e plurale, ha infatti l’ambizione di coinvolgere la comunità culturale in un progetto aperto e partecipato. «L’obiettivo del programma» – ha concluso De Maio - «è ascoltare e valorizzare le realtà culturali che lavorano nei territori, attivando un dialogo nuovo tra il mondo dello sport e quello della cultura. In questo senso, con l’iniziativa Combinazioni, il sistema museale della Provincia di Trento ha saputo interpretare al meglio l’opportunità offerta dai Giochi».
 
Il benessere della persona, lo spirito di gruppo, la sfida al rinnovamento, la partecipazione attiva e responsabile, la ricerca dell’eccellenza sono solo alcuni dei valori che cultura e sport possono scambiarsi e approfondire. Sotto la comune denominazione «Combinazioni. Caratteri sportivi» sono nate le sei proposte museali: «Palestra olimpica. Sport, scienza e salute», curata dal MUSE; «Arte e sport. Le sfide del corpo», curata dal Mart; «Vivere l'inverno. Realtà e immaginario attraverso i secoli», curata dal Castello del Buonconsiglio; «Dal lavoro al gioco: attrezzi, giocattoli e giochi invernali», curata dal METS; «Performance e Competition», curate dalla Fondazione Museo storico del Trentino; «Allenare la democrazia», curata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi.
 
Sull'importanza della condivisione del valore di ciascuna realtà museale è intervenuto il dirigente generale dell'UMST Soprintendenza per i beni e le attività culturali Franco Marzatico, mentre per la declinazione del progetto per il mondo scolastico in relazione ai valori olimpici e paralimpici hanno dato un loro contributo la dirigente generale del Dipartimento Istruzione, Cultura e Sport della PAT Francesca Mussino, il vicepresidente del Coni Trento Massimo Eccel e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Massimo Bernardoni.
 
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Si è ritenuto importante anche svolgere un’analisi dei dati di frequentazione dal 2019 al 2024 per ragionare, partendo dagli andamenti, sullo sviluppo di una programmazione mirata ed efficace che ben si sposa con la costruzione di un progetto condiviso tra i musei provinciali. Ne ha parlato la referente sviluppo e progetti dell'Assessorato alla Cultura PAT Roberta Opassi. Suddividendo l’anno in due periodi: maggio-settembre, in linea con la stagionalità presa in considerazione da Trentino Marketing, e il resto dell’anno tra il 2019 e il 2024, è stato possibile osservare l’impatto della pandemia sulla pratica culturale e il progressivo recupero della frequentazione museale, che attualmente supera i livelli prepandemici.
 
I dati, elaborati da Ispat e illustrati nel corso dell'incontro per il progetto «Combinazioni», evidenziano il ritorno e la crescita dei visitatori in entrambi i periodi analizzati. Alcuni dati: rispetto al 2019, nella stagione estiva 2024, il Mart ha registrato un incremento del 32,7%, il METS del 42,2%, e la Fondazione Museo Storico del Trentino ha quasi triplicato gli ingressi rispetto al periodo prepandemico. Inoltre, tra ottobre 2023 e aprile 2024, i musei trentini hanno superato i livelli degli anni precedenti, con oltre 645 mila ingressi, segnando un incremento del 12% rispetto al 2019 e del 3,4% rispetto all'anno precedente.
Agosto 2024 è stato il mese con il maggior numero di visite in assoluto (147,5 mila), seguito da aprile 2024 (127,6 mila) e marzo 2024 (119,3 mila), grazie anche all’effetto delle festività pasquali e del ponte del 25 aprile.

Nel suo intervento l'Amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini ha sottolineato l’importanza della cultura come traino per un turismo di qualità che incontra e scopre sul territorio non solo la bellezza del patrimonio naturale in cui vivere esperienze uniche, ma anche la ricchezza e l’unicità del patrimonio artistico. Lo strumento della Trentino Guest Card, che nell’ultimo anno ha registrato un incremento degli accessi alle proposte culturali del 10%, apre le porte all’ospite di questo grande patrimonio di arte e bellezza dimostrandosi uno strumento vincente e sempre più apprezzato.
 
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Anche la vicepresidente Gerosa ha sottolineato in questo contesto che «La cultura, con il suo patrimonio di storia, arte e tradizioni, si afferma in Trentino come motore per valorizzare il territorio stesso, capace di presentarsi come destinazione unica e attrattiva».
In apertura dell'incontro, moderato dal responsabile dell'Ufficio Stampa PAT Giampaolo Pedrotti, sono stati presentati anche due importanti progetti che vedono protagonisti i musei trentini.
 
Il primo vede l’accreditamento delle istituzioni museali della Provincia autonoma di Trento nel Sistema Museale Nazionale, la rete dei musei italiani istituita nel 2018 e coordinata dal Ministero della Cultura, con l'obiettivo di creare una governance integrata e sostenibile del patrimonio culturale, coinvolgendo musei statali, regionali, comunali, diocesani, privati, universitari e militari.
 
Dopo il riconoscimento di qualità ottenuto dai musei trentini da parte del Ministero della Cultura, nell’estate del 2024 l’Assessorato provinciale alla cultura ha lavorato per inserire i musei trentini nella piattaforma web e sull’app «Musei Italiani», inseriti per primi in Italia quali musei non statali. Ne ha parlato in un intervento da remoto Michela Cascasi, funzionario architetto del Servizio II «Sistema Museale Nazionale e valorizzazione del patrimonio culturale» del Ministero della cultura.
 
Il secondo progetto riguarda l'Anno dei Musei dell'Euregio 2025, illustrato da Elisa Bertò, rappresentante del Trentino nel Segretariato generale dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, che vedrà quest'anno coinvolte diverse realtà museali in rete con una serie di tematiche a carattere transfrontaliero ispirate ad un evento cruciale nella storia dei tre territori.