Mostra personale di Isabella Moser – Di Daniela Larentis

Inaugurata al Grand Hotel Trento «Pensieri a colori forti», un viaggio visivo che attraverso le opere dell’artista trentina esplora i temi della contemporaneità

Isabella Moser.
 
Al Grand Hotel Trento, è da poco stata inaugurata davanti a un folto pubblico la mostra personale «Pensieri a colori forti» di Isabella Moser, aperta dal 14 febbraio 2025.
Curata e allestita da Nicola Cicchelli, l'esposizione è stata presentata in modo originale da Patrizia Pati, che, partendo dal quadro astrale dell'artista, ne ha tracciato il carattere riflesso nei suoi lavori.
Le circa venti opere esposte, quasi tutte di recente produzione, sono quadri di grande formato che raccontano il profondo legame dell’artista trentina con la natura e affrontano temi sociali della contemporaneità.
Fiori e paesaggi, ricorrenti nella sua produzione, danno vita a una pittura evocativa e vibrante che non lascia mai indifferenti.
La pittura figurativa di Isabella Moser si caratterizza per un cromatismo acceso che diventa veicolo di emozioni autentiche: ogni tela sprigiona energia, accompagnando lo spettatore in un viaggio visivo ricco di suggestioni.
 
Le opere si distinguono per la presenza di figure femminili morbide, immerse in ambientazioni che richiamano la bellezza della sua terra, ma anche per il messaggio che veicolano: la società contemporanea, pur immersa nella tecnologia, è sempre più segnata dalla solitudine degli individui.
Un esempio emblematico è il quadro che ritrae una madre distratta dal suo cellulare mentre dovrebbe prestare attenzione al proprio bambino, un’immagine che invita a riflettere sulla condizione della società odierna, in cui la connessione digitale ha generato nuove forme di disconnessione umana.
In un’epoca di comunicazione immediata, assistiamo a un progressivo sgretolamento delle relazioni autentiche, dove lo sguardo rivolto allo schermo finisce per sostituire quello diretto agli affetti più cari.
Isabella Moser coglie con sensibilità artistica questa frattura, restituendo un’immagine che interroga il nostro tempo: il bisogno di presenza, il valore dell’attenzione e la fragilità delle relazioni interpersonali nell'era del consumismo esasperato.
 
Un’altra opera di grande impatto emotivo ritrae un Arlecchino che si strappa le vesti colorate, simbolo della sua essenza giocosa, perdendo la gioia di vivere in un momento storico segnato da profondi cambiamenti.
Questo dipinto diventa metafora della crisi identitaria e del senso di smarrimento collettivo che attraversa la società odierna.
L’artista invita così a riflettere sul disagio contemporaneo, sulla perdita di certezze e sul continuo mutamento sociale che genera alienazione e disillusione.
Il dipinto sollecita interrogativi anche sul concetto di libertà, su come mantenere intatta la propria identità e la capacità di sperare, in un’epoca di trasformazioni profonde.
 
isabella-moser-donna-distratta-2024.jpg
Isabella Moser, Donna distratta, 2024.

 
 Note biografiche  

Isabella Moser, pittrice nata a Palù di Giovo, vive e lavora a Trento. Fin dall’infanzia ha coltivato una forte passione per l'arte pittorica, sviluppando uno stile espressivo distintivo che le ha valso riconoscimenti nel panorama artistico locale e internazionale.
Nel corso della sua carriera ha allestito numerose mostre personali in Italia, tra cui a Borgo Valsugana, alla Sala Maier di Pergine con l'esposizione «In Vita» e a Roverè della Luna per le festività «Volti alla Luna».
Ha partecipato a innumerevoli collettive in Italia e all’estero, consolidando la sua presenza artistica oltre i confini nazionali.

Una sua opera è stata scelta come copertura per una raccolta di poesie del «Gruppo Poesia 83», a testimonianza del suo legame con il mondo letterario.
Ha inoltre partecipato a eventi culturali e artistici, dove le sue opere sono state fulcri tematici di esperienze immersive e collettive.
Moser ha affinato la sua formazione artistica presso il «Gruppo Arti Visuali» di Trento, fondato dal professor Mariano Fracalossi.
È Presidente del gruppo «La Fontana», con il quale promuove e sostiene l’arte locale. Il suo linguaggio pittorico si distingue per la forza espressiva e l'originalità con cui affronta tematiche universali.
 
La sua arte pone lo spettatore al centro di un’esperienza visiva e sensoriale sempre aperta a nuove letture.
La mostra in corso al Grand Hotel Trento va oltre l'esposizione di opere, invitando il pubblico a una riflessione profonda sul nostro tempo. Un’occasione per riscoprire l’arte come strumento di introspezione e connessione, capace di offrirci nuove prospettive sul mondo che ci circonda.

Daniela Larentis – [email protected]

Isabella Moser, Composizione di fiori, 2024.

isabella-moser-composizione-di-fiori-2024.jpg