Magna, «el xé bon» il museto del Mion – Di Giuseppe Casagrande

Davide Mion, patron della Locanda «Alla Speranza» di Castelfranco Veneto, si è riconfermato campione del mondo nella singolar tenzone olimpica di Riese Pio X

Il museto protagonista del campionato mondiale suin generis di Riese Pio X.

Davide Mion superstar. Il patron della storica Locanda «Alla Speranza» di Castelfranco Veneto si è riconfermato Campione del Mondo del Museto al termine della singolar tenzone olimpica che a Riese Pio X ha visto sfidarsi i 21 norcini finalisti del concorso 2025. Quest'anno la supersfida, che è inserita nel quadro delle manifestazioni «Porcomondo suin generis», ha visto la partecipazione record di ben 72 concorrenti ed ha coinvolto quattro regioni: il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la Lombardia.
Nella sfida a colpi di coltello il patron della storica locanda «castellana» si è imposto su Mario Vanzo di Riese Pio X e Livio Gentilini di Fanzolo di Vedelago (Treviso) saliti sul podio acclamati dai sostenitori che hanno riservato loro un tifo da stadio.

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L'intronizzazione di Davide Mion, vincitore del Campionato Mondiale del Museto 2025.

 
 Un successo la serata-evento a Casa Riese con 350 commensali gaudenti ed impenitenti 

L'atto conclusivo della supersfida ha avuto come palcoscenico «Casa Riese», il centro culturale sede della Pro Loco di Riese PioX che con la sua capienza ha potuto ospitare i 350 commensali, gaudenti ed impenitenti, impegnati nell'assaggio dei 21 «museti» finalisti. Unanime il giudizio della giuria presieduta dal prof. Mariano Alberton che si è congratulato con tutti partecipanti meritevoli di un elogio particolare poiché portano avanti un'antica tradizione contadina: l'arte della norcineria.
Un doveroso ringraziamento ha riservato altresì agli amici buongustai giunti da fuori regione, ai giurati, alla Caneva dei Biasio, alla Pro Loco di Riese PioX, all'Ingorda Confraternita del Museto presieduta da Matteo Guidolin e al Comune di Riese che hanno collaborato all'organizzazione dell'evento.

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Davide Mion, patron della Locanda Alla Speranza, si conferma il re della cotica.

 
 Mion è vissuto con maiali nell'osteria di famiglia dove ha imparato i segreti del museto 

Ma torniamo al vincitore, al «re del museto» per il secondo anno consecutivo.
La storia di Davide Mion è strettamente legata alla famiglia. Egli infatti è cresciuto con i maiali nell'osteria di casa aperta 70 anni fa a ridosso delle mura di Castelfranco Veneto.
Per oltre trent'anni ha imparato i segreti del museto, istruito prima dal nonno e poi dal padre. Lui rispetta rigorosamente l'ortodossia: una selezione di cotenna e spolpo di testa che non prevede altri tagli: solo sale e pepe e nessun'altra spezia. Se a questo aggiungete la passione (e qualche segreto nella lavorazione che non rivelerà mai) capirete perché anche quest'anno ha convinto la giuria a proclamarlo vincitore.

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Il podio dei vincitori, al centro Davide Mion, a sinistra Mario Vanzo (2°), a destra Livio Gentilini  (3°)
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 L'albo d'oro: con la duplice vittoria Mion ha raggiunto al 1° posto Pierluigi De Meneghi 

Con la vittoria-bis conquistata nell'edizione 2025, Davide Mion ha raggiunto nell'albo d'oro della manifestazione il «Re della Cotica», Pierluigi De Meneghi che ha trionfato nelle edizioni del 20220 e del 2022. Con una vittoria a testa troviamo poi i vincitori delle altre edizioni: Luciano Ceccato di Riese Pio X che si è aggiudicato il trofeo nella prima edizione del concorso (2018), i The Kings of Matcha di Montebelluna (nel 2019) e Luigi Fabian di Castelfranco Veneto (nel 2023), personaggio mitico che ha dedicato la propria vita all’allevamento di suini, animali da cortile e bovini.
Barba bianca da Babbo Natale, mani nodose, Luigi Fabian, ora in pensione, negli anni ha lavorato anche con i bachi da seta, ha coltivato tabacco, ha allestito un vivaio, ha prodotto carne e latte e adesso gestisce una piccola produzione locale, aiutato per la macellazione dal norcino Giorgio Squizzato.

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Il Presidente della Ingorda Confraternita del Museto Matteo Guidolin, in rosa per l'occasione.

 
 I prossimi appuntamenti di «Porcomondo» a Castelfranco Veneto e a Riese Pio X 

Dopo questa serata clou, il festival «Porcomondo suin generis», come l’hanno ribattezzato i membri della Confraternita, non finisce certo qui. Tanti gli appuntamenti all’insegna del maiale in programma a febbraio a febbraio.
Giovedì 6 febbraio, nelle sale della Locanda «Alla Speranza» di Castelfranco Veneto protagonisti saranno gli ossi e le martondee, con una cena-evento dal titolo «Ossi? Oh sì! Martondea? Oh Yeah». Sabato 8 febbraio, alle ore 17.30, un evento molto particolare, l’Aperilibro «Imparati e mangiati» con Slow Food, presso Casa Riese.
Venerdì 14 febbraio, giorno di San Valentino, alle 19.30 presso Ferrowine (Castelfranco Veneto), «Muset & Champagne» in una speciale notte battezzata «Pork in love» edition, ospite d'onore lo chef Massimiliano Alajmo delle «Calandre» (3 stelle Micchlin).
Chiude la rassegna domenica 23 febbraio alle ore 17 «Pork’n’Jazz» presso l’osteria Berto di Vallà di Riese Pio X.
Ultima chicca: gli organizzatori stanno già lavorando ad un evento «spin off» dedicato alla pasta: il «Carbonara Day». Prendete nota della data: domenica 6 aprile, nella storica sede di Casa Riese.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]

La madrina della serata con Matteo Guidolin, Gran Maestro della Ingorda Confraternita del Museto
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