«Lo sguardo oltre», Carlo Adolfo Fia – Di Daniela Larentis

Inaugurata nella Cattedrale di San Vigilio la 55ª esposizione d’arte dedicata all’artista trentino scomparso nel 2020 – Visitabile fino al 2 marzo 2025

Carlo Adolfo Fia, Matrimonio, 2008.

A Trento, presso la Cattedrale di San Vigilio, nella suggestiva cornice dell’antica Aula San Giovanni, è da poco stata inaugurata la 55ª esposizione d’arte dal titolo «Lo sguardo oltre», omaggio a Carlo Adolfo Fia, scomparso nel 2020.
Curata da Nicoletta Tamanini, ripercorre l’intenso itinerario creativo dell’artista trentino, esplorando il suo linguaggio espressivo, in cui pittura, scultura e arte sacra si intrecciano in un dialogo profondo con la spiritualità e la speranza.
Sarà visitabile fino al 2 marzo 2025. All’inaugurazione erano presenti la moglie dell’artista e la nuora, che ha curato l’allestimento della mostra.
 
Monsignor Lodovico Maule, Decano del Capitolo della Cattedrale, offre una lettura densa di significato dell’opera di Fia.
Partendo dalla celebre immagine di Charles Péguy, che paragona in una sua opera la Speranza a una fanciulla che guida le sorelle maggiori, Fede e Carità, sottolinea come l’arte di Fia si collochi esattamente in questa prospettiva: una ricerca continua verso la luce, una tensione che non si esaurisce nel presente ma si protende verso l’oltre.
«La speranza cristiana – spiega poi - “poggia” sulla certezza, la certezza di Colui che essendo speranza nostra si è reso visibile a noi e ha dato certezza alla nostra esistenza; quest’anno celebriamo un anno particolare ed è bello che proprio all’inizio dell’anno giubilare si possa avere l’opportunità di avere una mostra così bella.»
 
L’esposizione raccoglie alcuni dei lavori più rappresentativi di Fia, tra cui spiccano opere emblematiche come «Prova certa dell’esistenza di Dio», in cui la metafora della nave diventa simbolo del viaggio dell’uomo e della Chiesa stessa, sospesa tra quiete e tempesta, ma sempre condotta da una forza superiore.
Particolarmente evocativa è l’opera “È risorto”, che richiama il trionfo della vita sulla morte.
 
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Carlo Adolfo Fia, Prova certa dell'esistenza di Dio, 2016.

 
Nelle opere di Fia, la speranza diventa forma e colore, un ponte tra il tangibile e l’eterno, un richiamo alla possibilità di un nuovo inizio.
Carlo Adolfo Fia è stato una figura importante nel panorama artistico trentino.
Docente di disegno e storia dell’arte, architetto e incisore, nel corso del suo lungo e apprezzato percorso creativo ha esplorato molteplici tecniche, dalle vetrate istoriate alle formelle in ceramica, fino alla scultura in bronzo.
Alcune brevi note biografiche, tratte dalla brochure che accompagna la mostra.
 
Nato a Ceniga di Dro il 17 giugno 1931, Carlo Adolfo Fia si diploma all’Istituto d’Arte «Beato Angelico» di Milano, conseguendo successivamente a Firenze l’abilitazione all’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte nelle Scuole superiori di secondo grado.
Si laurea poi in architettura a Venezia, abilitandosi al Politecnico di Milano. Per molti anni è titolare della cattedra di Disegno e Storia dell’arte al Liceo Scientifico “A. Rosmini” di Rovereto. Nel corso del suo lungo e apprezzato percorso creativo si dedica a varie tecniche pittoriche, ai graffiti, alla realizzazione di murales, alla progettazione e realizzazione di vetrate istoriate e alle arti plastiche, tra cui la creazione di opere in bronzo e in ceramica (fra queste le sue celebri formelle).
 
Di questa articolata e feconda attività artistica sono testimonianza le sue innumerevoli mostre personali e la partecipazione a molte esposizioni collettive in numerose località e città italiane.
Le opere di Carlo A. Fia impreziosiscono inoltre molti edifici sacri del territorio trentino, tra i quali si ricorda in particolare la Chiesa di Santa Croce di Rovereto.
Come architetto segue inoltre i lavori di ristrutturazione e abbellimento in numerose chiese (es. Sacra Famiglia di Rovereto, Sant’Alessandro di Riva del Garda), cimiteri (es. Pomarolo) e centri sociali della regione Trentino – Alto Adige.
Dal 1995 fino alla sua scomparsa, avvenuta nell’ottobre del 2020, partecipa attivamente alle attività culturali ed espositive dell’UCAI, l’Unione Artisti Cattolici Italiani, sezione di Trento. Dal 1994 è inoltre socio ordinario della classe di Lettere ed Arti della prestigiosa Accademia degli Agiati di Rovereto e nel 1999 è tra i soci fondatori del Centro Culturale Rebora di Rovereto.

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Carlo Adolfo Fia, Madre con bambino, 2006.

 
Come osserva Nicoletta Tamanini, Fia può essere definito un artista completo o, meglio, «un vero uomo rinascimentale nel contemporaneo». Il suo stile si caratterizza per una fusione tra pittura e scultura; lo definisce un artista che «dipinge scolpendo la tela e scolpisce dipingendo la materia».
Questa cifra stilistica inconfondibile emerge nell’uso sapiente del colore e nella forza del segno, che danno vita a opere vibranti, capaci di trasmettere un’emozione autentica e coinvolgente; Tamanini mette in luce, inoltre, come l’artista sia «ispirato dalla suprema bellezza del Creato», capace di tradurre nelle sue opere «una grande tensione emotiva e spirituale verso l’Infinito».
 
L’esposizione di Fia non è solo un omaggio alla sua arte, ma anche un invito alla riflessione.
Le sue opere parlano al cuore dello spettatore, trasmettendo un messaggio di speranza e di rinascita. In un’epoca segnata da incertezze e smarrimenti, la visione dell’artista rappresenta un faro, una testimonianza visiva di come la bellezza possa essere veicolo di fede e di consolazione.
La speranza, come suggerisce la sua arte, non è un’attesa passiva, ma un atto di fiducia che si nutre della luce, anche quando il buio sembra prevalere.
È il coraggio di intravedere un orizzonte oltre la tempesta, di credere che ogni frammento di bellezza sia un segno di un ordine più grande.
 
Questa bella mostra offre ai visitatori la possibilità di immergersi nell’universo creativo di un artista che, con la sua sensibilità e il suo talento, ha saputo trasformare la materia in poesia visiva e l’arte in un inno alla Speranza.
 
Daniela Larentis – [email protected]