Liste di attesa: 15.000 prestazioni recuperate in 5 mesi

Oggi la presentazione dei primi risultati raggiunti con l'assessore Mario Tonina

Sono oltre 15.000 le prestazioni recuperate negli ultimi cinque mesi, da luglio a novembre 2024: è il dato principale emerso oggi, durante la conferenza stampa convocata nel Palazzo provinciale di piazza Dante con l'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina.
Al fianco dell’assessore provinciale vi erano il dirigente ad interim del Dipartimento salute e politiche sociali Luca Comper, la dirigente del Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza Monica Zambotti e, per Apss, il direttore generale Antonio Ferro con la direttrice del Servizio specialistica ambulatoriale, nonché responsabile unico provinciale dell’assistenza sanitaria (RUAS) Elisabetta Mon e la Cup manager Francesca Springhetti.
 
«Il contenimento dei tempi d'attesa per esami, visite e ricoveri è per noi prioritario: per affrontare questa sfida abbiamo lavorato, Provincia e Azienda sanitaria, in sinergia al fine di garantire una gestione efficiente.
«E oggi sono qui per dirvi che abbiamo raggiunto già i primi risultati concreti – ha commentato l'assessore Tonina. – Da un lato infatti possiamo dire che negli ultimi 5 mesi sono state recuperate 15.000 prestazioni, dall'altro vanno evidenziate l'approvazione delle nuove Linee guida e la costituzione dell'Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa.
«Organismo che, nella sua prima seduta, ha nominato Elisabetta Mon, che ringrazio, quale responsabile unico.
Si tratta di un ruolo importante e di garanzia, poiché rappresenta il soggetto di riferimento per il rispetto dei criteri di efficienza nell'erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e sul corretto funzionamento del sistema di governo della domanda e dell’offerta di prestazioni sanitarie», – ha concluso l'assessore provinciale che ha ringraziato il dirigente Comper, la struttura provinciale, il direttore Ferro e l’Azienda sanitaria per l’impegno di questi mesi.
 
Come messo in luce dal dirigente Comper, le recenti Linee di indirizzo per il governo dei tempi di attesa rendono esplicito un cambio di paradigma una «piccola rivoluzione» messa in atto negli ultimi mesi che guarda in modo integrato al governo della domanda e dell'offerta offerta nel loro complesso, un monitoraggio che passa anche dall'attenzione ai dati, affinché sia più facile individuare le aree in difficoltà e quindi adottare le misure necessarie.
Questo è reso possibile grazie all’implementazione di appositi cruscotti di monitoraggio, nonché ricorrendo all'intelligenza artificiale.
Diverse le novità previste fra cui una maggiore attenzione ai pazienti cronici tramite una programmazione delle visite di follow up previste dai rispettivi piani terapeutici, senza passare dal CUP; la compartecipazione agli oneri per i cittadini nei casi in cui non sia possibile garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa; misure per la semplificazione dell'iter diagnostico nonché la disponibilità delle agende di prenotazione.
Infine si è deciso di dare attenzione alla comunicazione verso gli utenti, sia da parte del CUP che attraverso i nostri siti istituzionali.
 
Il direttore generale di Apss Ferro ha spiegato come si siano intraprese «diverse azioni per il governo della domanda, oltre che per la prevenzione e il contrasto dei fattori di rischio. Tra le priorità, ci siamo concentrati sull’appropriatezza prescrittiva e sul lavoro di collaborazione con gli specialisti.
«Una novità rilevante riguarda il CUP: abbiamo recentemente firmato una gara importantissima per i prossimi anni, con l'obiettivo di favorire la digitalizzazione e rendere i servizi più accessibili ai cittadini.
«Inoltre, stiamo lavorando per recuperare le disdette, che spesso rappresentano posti persi inutilmente. Infine volevo evidenziare – ha concluso Ferro – che nel mese di aprile è stato avviato un cambiamento organizzativo significativo, con la costruzione di una squadra dedicata.
«Nei prossimi mesi continueremo a collaborare strettamente con la medicina di famiglia per consolidare i risultati raggiunti ed in particolare il fatto che la maggior parte dei medici di famiglia sia riuscita a ridurre del 10% le prescrizioni specialistiche.»
 
Infine la RUAS Elisabetta Mon, nell’illustrare la nuova organizzazione dell’equipe dedicata ai tempi di attesa, ha illustrato i numeri:
«In 5 mesi sono state recuperate oltre 15.000 prestazioni, di queste circa 10.000 prestazioni sono quelle legate alla visite, compresa l’ecografia, e quasi 5.000 prestazioni sono quelle di Tac e Risonanza magnetica.
«Il trend è in forte calo e quindi ci aspettiamo di azzerare queste liste nell’arco dei prossimi mesi.»
Fra i risultati maggiori vi sono quelli legati ai tempi di attesa per l’ecografia, dove un Rao C aspetta, in base alla simulazione, pochi giorni, come pure la significativa diminuzione del numero complessivo dei reclami legati alle richieste di prestazione.