Lettere al Giornale – Carmelo Coniglione
Le telecamere servono solo per incastrare la gente perbene, mentre i furboni la fanno franca
Un amico è venuto a Pergine e gli è capitato un fatto increscioso.
Ha rallentato per far passare i pedoni sulle strisce pedonali, quando è stato tamponato violentemente da un automobilista che gli stava dietro.
Va avanti e accosta sulla destra per cercare di sistemare la cosa, ma quello dietro scappa.
Allora lo insegue, ma quello scappa in una via contromano e riesce a fuggire.
Allora il mio amico fa denuncia dell’accaduto. La polizia guarda un po’ tutte le telecamere, ma non riescono a leggere la targa.
Tuttavia la Polizia locale riesce a ricostruire chi è.
Risulta che è uno zingaro di Borgo, che girava in macchina senza patente, senza bollo e senza assicurazione.
Adesso, il mio amico non riceverà nessun rimborso per i danni che ha subito.
Ma mi domando se al giorno d’oggi, con macchine della polizia che hanno scanner per leggere le auto (tanto vero che se non hai fatto la revisione ti mandano una multa a casa), è possibile che ci siano ancora in circolazione autovetture non assicurate senza che nessuno se ne accorga?
In Cina ci sono controlli da remoto ogni due chilometri, negli USA chi fa un incidente senza assicurazione e non è in grado di pagare i danni va in carcere…
L’Amministrazione comunale ha messo telecamere dappertutto, che però non riescono a leggere le targhe…
Siamo controllati in tutto e per tutto, ma i furboni riescono sempre a cavarsela?
Mi domando: «Siamo diventati noi il terzo mondo?»
Carmelo Coniglione