La «Cucina Doc» compie 50 anni di Giuseppe Casagrande
Lunedì l'assemblea festeggerà a Bergamo l'anniversario con l'ingresso di un nuovo locale trentino: il Ristorante di Danilo Moresco «Ai Piani» (Mezzolombardo)

Marinella Argentieri e Giuseppe Casagrande consegnano la targa dei Ristoranti Regionali Cucina Doc a Danilo Moresco.
Evviva la Cucina Doc, evviva i ristoranti che promuovono la cultura enogastronomica del BelPaese all'insegna del «bello» e del «buono». Abbiamo dedicato più volte i nostri servizi giornalistici ai «Ristoranti Regionali Cucina Doc». Lunedì prossimo 24 febbraio Bergamo ospiterà la tradizionale assemblea annuale dell'Associazione, un appuntamento che riporta l'organizzazione proprio dove tutto ebbe inizio 50 anni fa.
Oggi l'Associazione, strutturata come no profit, ha ampliato il proprio raggio d'azione: alla promozione del territorio attraverso la sua enogastronomia ha aggiunto anche iniziative benefiche, in un percorso che punta a coniugare il valore della cucina con la cultura e l'impegno sociale.
Angelo Valentini, un'autorità nel mondo dell'aceto balsamico, tra le botticelle di un'acetaia.
Il 50° anniversario coincide con l'ingresso del ristorante «Ai Piani» di Mezzolombardo
L’Associazione Ristoranti Regionali Cucina Doc celebra mezzo secolo di dedizione alla promozione della cultura enogastronomica italiana, ricordando che i veri sapori, quelli autentici, schietti e genuini, sono destinati a durare. Questo speciale anniversario coincide con l’ingresso di un nuovo membro d’eccezione: il Ristorante Pizzeria «Ai Piani» di Mezzolombardo, guidato dall'imprenditore e ristoratore trentino Danilo Moresco, cofondatore e vicepresidente dell'Associazione.
L'Associazione Ristoranti Regionali Cucina Doc nacque da un'idea di Roberto Maggiano, il marito di Marinella Argentieri, l’attuale presidente, e si affermò come progetto pionieristico nella promozione del mondo della ristorazione.
La sede iniziale fu a Bergamo dove ricevette l’appoggio e il sostegno della Regione Lombardia. «L’idea era semplice, ma ancora poco diffusa: l'enogastronomia è un elemento importantissimo per la promozione turistica e rappresenta l’espressione culturale dei luoghi» ricorda Marinella Argentieri.
Danilo Moresco all'ingresso del nuovo Ristorante Pizzeria Ai Piani di Mezzolombardo (foto Brian Vavassori).
Quell'intuizione lungimirante, 50 anni fa, per una «mission» virtuosa e solidale
Questa intuizione si è dimostrata straordinariamente lungimirante, anticipando di decenni il fenomeno del turismo enogastronomico, oggi diventato un elemento addirittura strategico per valorizzare le specificità regionali italiane.
«Noi sosteniamo che l’enogastronomia sia un fil rouge attualissimo», afferma la presidente, sottolineando come questo concetto sia ancora oggi al centro della missione dell’associazione.
L'evento, organizzato con la collaborazione della «Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca», vedrà la partecipazione di ristoratori e albergatori provenienti da diverse regioni italiane: Lombardia, Trentino, Toscana, Umbria, Molise, Puglia, Sardegna, ovvero le aree dove l'Associazione annovera il maggior numerio di affiliati.
Il programma prevede l'accoglienza all'Hotel Villa Priula di Sorisole, membro del gruppo da diversi anni, e un pranzo al ristorante «La Trota di Laxolo» di Brembilla, uno dei punti di riferimento della rete.
Questo storico locale vanta una lunga tradizione nell'associazione: nel 1976, infatti, si aggiudicò la rassegna gastronomica «La cucina delle Valli Bergamasche» con il piatto «Polenta contadina», diventando così un simbolo della ristorazione del gruppo.
Lo spettacolare tagliere di salumi e formaggi trentini con tortel di patate del Ristorante Ai Piani di Mezzolombardo.
Lo slogan dell'Associazione: promuovere il bello e il buono del nostro Paese
Uno degli slogan di Ristoranti Regionali Cucina Doc è «promuoviamo il bello e il buono del nostro Paese» e l'assemblea di quest'anno ne sarà una dimostrazione concreta.
Il «bello» sarà rappresentato da una visita al Casinò di San Pellegrino Terme, straordinario esempio di architettura Liberty e testimone dell'epoca d'oro della città termale. A questa tappa si aggiungerà l'esplorazione del Museo Casa di Arlecchino, ospitato nel Palazzo Gottardi di Oneta, che offrirà uno sguardo sulla storia della celebre maschera della Commedia dell'Arte.
Il «buono», invece, sarà garantito dalle proposte gastronomiche di due storici associati lombardi: Sabrina Casadoro del ristorante «La Piana» di Sorisole e Sonia Pesenti del ristorante «La Trota di Laxolo» di Brembilla. I loro piatti saranno accompagnati dai vini biologici dell'Azienda Vinicola Villa Domizia, che festeggia i trent'anni dalla sua prima vinificazione. Un traguardo importante per un'azienda le cui vigne si trovano nella fascia pedemontana a Est di Bergamo, nel comprensorio di Scanzorosciate, un'area famosa per i suoi vini aromatici già ai tempi dei Romani.
Casoncelli con il burro fuso, piatto tipico bergamasco.
Angelo Valentini presenterà il volume «Origine e storia del pane quotidiano»
Durante le due cene conviviali in programma, saranno proposte in degustazione alcune etichette della cantina: Incrocio Manzoni - Terre del Colleoni Doc, Roxate Incrocio Terzi - Terre del Colleoni Doc, Gaudes Bianco Valcalepio Doc e Gaudes Rosso Valcalepio Doc.
A rendere ancora più interessante l'incontro sarà anche l'aspetto culturale, con la presentazione del volume «Origine e storia del pane quotidiano» a cura dell'autore Angelo Valentini, presidente onorario dell'Associazione, accademico della cucina e brillante conferenziere, che all'attività professionale di agronomo, enologo e oxologo (il tecnico che studia l'evoluzione dell'aceto balsamico) affianca la passione per il giornalismo.
Il libro esplora il pane in tutte le sue dimensioni, dalle tipicità regionali alle rappresentazioni artistiche che lo hanno reso protagonista nel corso della storia, con riferimenti che spaziano dalle ceramiche di Cagli fino alle opere seicentesche di Carlo Bononi e agli argenti sbalzati di Brandimarte.
In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - g.c [email protected]
Variazione di canederli, con lo speck, con il formaggio e con gli spinaci (foto Brian Vavassori)