L'Hockey Piné supera di misura Aosta

E così si regala la bella: decisiva la gara 3 a Egna

Foto alberto Moser.

Davanti al proprio pubblico, in esilio forzato a Egna, l'Hockey Piné non ha deluso le aspettative.
Ieri sera alla Würth Arena ha infatti battuto per 2-1 l'HC Aosta, pareggiando i conti dopo il ko incassato una settimana fa nella gara-1 dei quarti di finale dei playoff della IHL Division I, un match quindi decisivo per tenere aperta la serie e guadagnarsi gara-3, in programma sabato prossimo sullo stesso ghiaccio.
Chi vincerà volerà in semifinale contro i valtellinesi del Chiavenna, mentre nell'altra parte del tabellone si contenderanno un posto in finale Hcp Junior Selection e Vinschgau, anch'esse già qualificaste senza dover ricorrere a gara-3.
 
Dopo 14 minuti di gioco è stata la squadra di casa a togliere le castagne dal fuoco con Biasioni, su assist preparato da Colombini e Pezzei.
Quest'ultimo, con Biasioni, ha poi mandato Pallabazzer ad ingabbiare. I trentini al 29' si sono trovati così in vantaggio di 2-0, ma gli aostani non si sono arresi e hanno risposto al 30' con Minniti, senza che ciò bastasse per riaprire la partita.
È stata una gara equilibrata, si è vista grande intensità da entrambe le parti, numerosi sono stati i tentativi da parte dei gialloneri ed infatti questa volta il risultato ha sorriso alle tigri.
 
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 I commenti a caldo  

Roberto Bortot, allenatore dei trentini.

«Siamo stati aggressivi dall’inizio alla fine e abbiamo cercato di dare poco spazio agli avversari.
«Oggi il risultato è andato a nostro vantaggio, ma guardando alla prossima partita dobbiamo diventare più cinici in zona goal.
«Ci siamo creati delle belle occasioni, che non siamo riusciti a concretizzare. In settimana lavoreremo su questo.
«Siamo consapevoli delle nostre potenzialità, e cercheremo di arrivare pronti per gara-3, lavorando su alcuni aspetti che vanno ancora migliorati.»
 
Daniele Colombini, capitano delle Tigri.

«Abbiamo concesso pochi tiri alla squadra ospite ma ci servirebbe un po' di lucidità in più sotto gabbia per realizzare qualche goal in più e poi ci siamo. Il lavoro in settimana è stato fatto al meglio.»