L’11 aprile è la giornata nazionale per la donazione di organi

In Trentino nel 2024 sono state 20 le donazioni di organi, 47 le persone trapiantate

Ogni anno il dono di organi e tessuti ridà speranza a migliaia di vite. Ma questo è possibile solo grazie alla scelta coraggiosa di chi, meglio se in vita, decide di diventare donatore.
Proprio per sensibilizzare sull’importanza di diventare donatori è stata istituita la Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che si celebra quest’anno l’11 aprile.
In Trentino nel 2024 sono state 20 le donazioni di organi e 47 le persone trapiantate.
La provincia di Trento si conferma ai vertici nazionali per quanto riguarda i consensi alla donazione rilasciati in vita.
 
I dati nazionali descrivono il 2024 come un anno di grandi traguardi: sono aumentati i donatori (2.110, +2,7%) e sono aumentati i trapianti (3.192, +3,2%).
Questo significa che si è riusciti a dare speranza di vita a più persone. La donazione di organi significa proprio questo: aiutare persone malate a non morire.
Chi ha bisogno del cuore, del fegato, dei polmoni senza l’opportunità del trapianto non ha alcuna speranza.
Qualcuno dice che chi ha perso la funzione dei reni riesce comunque a vivere con la dialisi: in parte è vero, ma il tempo che una persona passa in dialisi è difficile, gravato da molte possibili complicanze e pericoloso. Il trapianto è la strada migliore.
 
In Trentino lo scorso anno si sono potute fare 20 donazioni di organi: sono numeri molto piccoli, perché può capitare che dalle valutazioni cliniche emergano malattie incompatibili con la donazione stessa e quindi quattro persone che avevano detto sì alla donazione non sono risultate idonee.
I trentini trapiantati nel corso del 2024 sono stati 47: 28 hanno ricevuto il rene, 13 il fegato, quattro il cuore e due il polmone. La donazione non è soltanto di organi, ma anche di tessuti (cornee, vasi, cute, osso, membrana amniotica etc.): in totale i donatori sono stati 173, per un totale di 294 tessuti donati.
In particolare sono stati 115 i donatori di cornee (226 tessuti) e 68 le persone che hanno riacquistato la vista grazie al trapianto.
Tante sono state anche le donne che hanno donato il sangue cordonale al momento della nascita del loro bambino nei vari ospedali della provincia.
 
La lista d’attesa di chi nella nostra provincia aspetta un trapianto è però ancora lunga: 28 persone aspettano il trapianto di rene per liberarsi dalla dialisi, quattro hanno bisogno del trapianto di fegato, altri cinque aspettano il cuore, tre sono in attesa dei polmoni e due aspettano il pancreas.
In generale, è evidente come siano più alti i numeri di chi riceve rispetto a quelli dei donatori, e come sia decisamente più probabile aver bisogno di un organo rispetto a trovarsi nelle condizioni di donarlo.
Ecco perché ogni volta che un cittadino o una famiglia dice “no” alla donazione, calano le possibilità di dare risposta ai malati.
Nel 2023 nelle terapie intensive dei nostri ospedali ci sono state otto opposizioni, mentre nel 2024 non c'è stata alcuna opposizione, ma questo è solo casuale.
 
La provincia di Trento continua ad essere ai vertici nazionali per quanto riguarda i consensi alla donazione rilasciati in vita nei comuni, ma le opposizioni sono aumentate dello 0,3% rispetto allo scorso anno, con un dato generale che si attesta al 20,5% (rispetto comunque ad una media nazionale del 30%).
La Provincia di Trento rimane ancora la migliore tra le Regioni italiane e Trento la prima grande città nella classifica dell’«Indice del dono», a dimostrazione della disponibilità e generosità dei trentini. Nella classifica generale dei Comuni ne troviamo otto trentini nei primi 25 posti: Cinte Tesino, Castel Condino, Castello-Molina di Fiemme, Amblar Don, Primiero San Martino di Castrozza, Panchià, Ziano e Dambel.
 
Chi esprime la volontà a donare gli organi dopo la propria morte potrà salvare persone affette da malattie che non hanno nessuna cura se non il trapianto. Potrà inoltre permettere il recupero della vista a persone affette da alcune lesioni oculari o risolvere altri problemi di salute che non hanno nessun’altra opzione terapeutica.
Dare una speranza ai tanti pazienti in attesa di trapianto significa dichiarare esplicitamente la propria volontà alla donazione di organi e tessuti, attraverso queste modalità:
 
•    dichiarandolo al momento del rinnovo della Carta d’identità in Comune;
•    compilando la dichiarazione di volontà ad uno degli sportelli distrettuali dell’Azienda sanitaria;
•    tramite il sito/app dell’AIDO compilando il modulo o tramite lo spid o la firma digitale;
•    stampando e compilando la tessera donazione sul sito www.sceglididonare.it.
 
La Giornata nazionale dedicata alla donazione e al trapianto di organi e tessuti serve quindi a promuovere una scelta consapevole e informata sulla donazione.
Ci sono persone, donne, uomini, bambini che aspettano.
Aspettano un organo; aspettano un Sì. Il sì alla donazione non costa nulla, non ci toglie nulla e apre la vita a molte vite.