In Comune di Riva del Garda la street art del rione Due Giugno

«L’idea progettuale di street di quartiere è utilizzare lo sguardo di osservatori della comunità a sostegno dei distretti dell’economia civile»

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Barbara Tamburrino per Up & Mind (progetto multidisciplinare che nell’Alto Garda propone esperienze per gli adolescenti e le loro famiglie) e Rosita Carbone per l'associazione Vivirione (che da anni crea incontro e socializzazione in un quartiere dal tessuto sociale composito) sono state venerdì 14 febbraio in municipio a consegnare alla vicesindaco Silvia Betta uno dei quadri realizzati dai giovani che hanno preso parte il 24 gennaio in piazzale della Mimosa a un contest di street art.
 
Partendo dall’osservazione di foto degli scorci del rione Due Giugno, Up & Mind e Vivirione (supportati in questo progetto dai responsabili del Piedibus e dalla Coop Alto Garda) hanno chiesto ai partecipanti (un gruppo di ragazze e ragazzi di età compresa fra 13 e 18 anni) cosa avrebbero scelto per essere riprodotto in un'opera di street art e come l'avrebbero fatto.
Quindi ragazze e ragazzi hanno ricevuto dei pannelli di legno sui quali hanno dipinto, con la supervisione di Raffa (artista e coprogettista per Up & Mind), le vedute preferite del loro quartiere. Mentre l'artista Libra all’entrata della piazza ha realizzato, a bomboletta spray assieme ai partecipanti, un’installazione mobile, un murales dipinto su pellicola trasparente da donare a Vivirione.
 
«È stato un momento di vera arte di strada di comunità – dice Rosita Carbone – un bel progetto che ci è piaciuto e abbiamo adottato con gioia, perfettamente in linea con la nostra attività di cucitura di rapporti e di creazione di comunità.»
I quadri realizzati, oltre che al comune sono stati consegnati alla scuola Scipio Sighele, alla coop e al panificio Corraini; altri arriveranno nei prossimi giorni all'ufficio Itea, alla scuola del rione, alla piscina comunale, allo skatepark al centro Malossini e al tabacchino del rione; infine, due resteranno nella sala pubblica Giacomo Sartori, sede dell'associazione Vivirione.
Quello scelto dagli organizzatori per il Comune è stato realizzato da Emilia, figlia della vicesindaco.
 
«L’idea progettuale di street di quartiere è utilizzare lo sguardo di osservatori della comunità a sostegno dei distretti dell’economia civile – dice Barbara Tamburrino – con la consapevolezza dell’importanza di creare rete di comunità con il primo, il secondo e il terzo settore, all'insegna delle parole chiave ragazzi, radici, natura e cultura. Una bella esperienza che porteremo anche in altri comuni dell’Alto Garda.»