Impianti funiviari: Trentino Sviluppo illustra i numeri
La società di sistema è proprietaria di 27 impianti e detiene quote in 14 società
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Stamattina,
presso la sede della Provincia autonoma di Trento, l’assessore
provinciale al turismo Roberto Failoni e il vicepresidente di Trentino
Sviluppo Albert Ballardini hanno incontrato la stampa per fare il punto
sugli impianti funiviari in vista dell’imminente avvio della stagione
turistica invernale. Tra i compiti della società di sistema provinciale
c’è infatti quello di creare le condizioni per il mantenimento e il
potenziamento dell’indotto economico generato dalle attività turistiche,
attraverso la gestione di impianti a fune, sistemi di innevamento
programmato e bacini di accumulo.
Trentino Sviluppo è
proprietaria di 27 impianti, detiene partecipazioni in 14 società
funiviarie nei principali comprensori sciistici del Trentino, per una
rete di distribuzione e opere accessorie di circa 120 chilometri e una
riserva totale di acqua stoccata nei bacini di innevamento pari, per
volume, a quella del lago di Lavarone. La società di sistema provinciale
è inoltre coinvolta nei principali progetti strategici in corso di
realizzazione: dal collegamento funiviario San Martino di Castrozza –
Passo Rolle a quello tra la città di Trento e il Monte Bondone.
«Oggi
– ha detto Roberto Failoni, assessore all’Artigianato, commercio,
turismo, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento -
siamo qui per fare il punto su una stagione turistica che si prospetta
buona, ma anche per ribadire l’importanza strategica delle stazioni di
interesse locale, dove famiglie e ragazzi possono avviarsi allo sci. Un
altro impegno significativo è quello per la realizzazione del
collegamento Trento-Bondone. Se ne parla da decenni ed ora ci siamo. In
cinque anni, grazie alla collaborazione dell’intero territorio, dal
Comune alle aziende, ci aspettiamo che questi nuovi impianti possano
entrare in funzione aprendo nuove prospettive per il turismo e la
mobilità tra il capoluogo e la sua montagna».
«Il
futuro degli asset turistico funiviari – ha sottolineato Albert
Ballardini, vicepresidente di Trentino Sviluppo – sarà sempre più inteso
in un ambito di sostenibilità e di redditività grazie alla loro
valorizzazione durante l’intero anno, non solo nella stagione invernale.
Il Trentino sta già lavorando molto sull’offerta di un prodotto
turistico legato alla vacanza attiva e all’outdoor, ma per farlo abbiamo
bisogno di una condivisione di visione e di strategia con i territori,
chiamati a programmare gli investimenti sempre più in un’ottica di
mobilità sostenibile e di destagionalizzazione».
In Trentino si
contano 225 impianti di risalita e 10 impianti in fase di realizzazione.
Di questi, 27 impianti esistenti e 3 in fase di realizzazione sono di
proprietà di Trentino Sviluppo.
Gli impianti gestiti dalla società di sistema provinciale hanno una portata massima totale di 42 mila persone all’ora.
Un
altro modello d’intervento è quello delle partecipazioni nelle società
funiviarie: Trentino Sviluppo ne detiene 14 nei principali comprensori
sciistici del Trentino.
La strategia di gestione comprende la
manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di risalita e dei
sistemi di innevamento programmato e la realizzazione e mantenimento dei
bacini di accumulo.
Nello specifico, afferiscono a Trentino
Sviluppo cinque bacini di innevamento: a Folgaria, in Panarotta, a Pejo,
Pinzolo e San Martino di Castrozza. Il totale di acqua stoccata è pari,
per volume, a quella contenuta nel lago di Lavarone. Sono circa 120 i
chilometri di rete di distribuzione ed opere accessorie per
l’innevamento.
Le manutenzioni programmate, invece, seguono la
calendarizzazione prevista dalla normativa vigente. Nel triennio
2022-2024 sono stati effettuati 13 interventi per un totale di 5,5
milioni di euro investiti nell’ammodernamento e sicurezza degli
impianti. Di qui al 2027 saranno 7 le strutture che verranno sottoposte a
manutenzione per un investimento stimato di 6 milioni di euro.
Significativo
anche il numero degli addetti impiegati nelle società partecipate da
Trentino Sviluppo, che sono oltre 600. Tra loro rientra tutto il
personale assunto dalle società a tempo pieno, part time, stagionale o
fisso, impiegati, operai e tecnici occupati nelle diverse mansioni
necessarie per la gestione degli impianti e delle relative piste, come
per esempio gattisti, bigliettai e addetti alla pedana.
Trentino
Sviluppo contribuisce inoltre alla gestione di 8 stazioni di interesse
locale, che svolgono la funzione di vere e proprie «palestre di
avviamento», vicine a casa, e sostengono in tal modo ovunque, sul
territorio, l’economia turistica legata alla pratica dello sci e degli
altri sport invernali.
Nello specifico, Trentino Sviluppo si sta
occupando dell’ampliamento e rinnovamento tecnologico dell’area
sciabile di Borgo Lares, con l’installazione di una nuova seggiovia
quadriposto, di una nuova pista da sci e relative opere accessorie;
della realizzazione di una nuova linea di innevamento lungo la pista
panoramica e della variante campeggio nella skiarea di Brentonico e
della sistemazione della skiarea in località Piazze nel comune di
Bedollo con realizzazione di una nuova sciovia monoposto a fune alta.
Tra
i progetti strategici figura invece il collegamento funiviario San
Martino di Castrozza – Passo Rolle, che entrerà in funzione a partire
dalla stagione invernale 2027-2028.
Le opere accessorie prevedono lo
spostamento del ponte sul rio Fosse, lo spostamento della piazzola
dell’elicottero, la sistemazione del versante Nasse e la finalizzazione
della pista panoramica per un investimento complessivo di circa 60
milioni di euro più Iva.
Per quanto riguarda l’impianto di trasporto
collettivo tra la città di Trento e il Monte Bondone è confermato il
finanziamento ministeriale sul primo lotto dei lavori pari a 37,5
milioni di euro, tempo di realizzazione previsto circa 5 anni.