Il Mercatino di Natale di Trento piace sempre di più
I risultati parlano chiaro: La città e gli hotel hanno fatto il pieno di presenze
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La trentesima edizione della rassegna va in archivio con risultati estremamente positivi, a partire dall’effetto trainante per il territorio: l’occupazione media negli alberghi è stata del 79% (+4% rispetto a un anno fa) con punte del 98% nel week-end dell’Immacolata.
Oltre 700mila visitatori complessivi, con turisti provenienti da ogni parte d’Italia ma anche da Germania, Francia e Spagna.
Agnolin: «I numeri sono importanti, più di tutto però conta la qualità. Il gioco di squadra tra istituzioni, enti, operatori e associazioni ha fatto la differenzaˆ.
Un successo nella continuità. Non poteva esserci modo migliore per celebrare la trentesima edizione del Mercatino di Natale di Trento, che si è confermato un appuntamento di straordinario richiamo, nonché vetrina di pregio per l’enogastronomia e l’artigianato locale grazie alle 74 tipiche casette di legno dislocate tra piazza Fiera e piazza Mostra.
Le valutazioni più che positive sono suffragate dai numeri ricavati dalle prime stime degli organizzatori: dall’apertura del Mercatino, si è registrata un’occupazione alberghiera media del 79% (+4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), toccando l’apice in occasione del lungo week-end dell’Immacolata, quando si è raggiunto il 98%.
Ma le presenze nelle strutture ricettive cittadine sono state elevatissime in tutti i fine settimana pre-natalizi, con un dato costantemente superiore al 95%, sfiorando dunque a più riprese il tutto esaurito.
Dal 26 dicembre, invece, il livello occupazionale si è stabilizzato attorno all’87%, a riprova dell’attrattività della manifestazione in ogni fase della sua durata.
Per la terza edizione consecutiva è stato abbattuto il muro delle 700mila presenze - 710mila è la cifra stimata - con un pubblico, nel periodo pre-natalizio, composto per il 65% da italiani, proveniente in particolare da Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Toscana e, più diffusamente, dalle regioni del Sud.
Di tutto rispetto la quota dei visitatori di altri Paesi, in prevalenza da Germania, Francia e Spagna.
Il pubblico ha dimostrato di apprezzare trasversalmente l’intera proposta – che ha spaziato tra gusto, storia, cultura, scienza e musica, intrattenimento per adulti e bambini – racchiusa in un unico contenitore, Trento Città del Natale: un format sempre più consolidato, merito (anche) di una comunicazione mirata, finalizzata a ottimizzare l’esperienza dei visitatori. In tal senso, il nuovo sito – lanciato proprio a ridosso della manifestazione – si è rivelato uno strumento utile per reperire tutte le informazioni necessarie, come il programma degli appuntamenti, i luoghi clou della rassegna e le specifiche su dove poter mangiare, alloggiare e parcheggiare.
«Trento si conferma meta ideale per vivere la magia di questo particolare momento dell’anno. I turisti hanno trovato una città colma di luce, con moltissime attrazioni ed esperienze culturali, tra le vie e le piazze», – sottolinea Elisabetta Bozzarelli, vice-sindaca e assessora alla cultura e al turismo del Comune di Trento. – Se i numeri testimoniano il successo della manifestazione, al contempo mostrano le scelte di equilibrio tra il necessario sostegno all’economia turistica e al relativo indotto con la volontà di garantire la piena vivibilità cittadina.
«Sarà fondamentale continuare a percorrere questa strada facendo affidamento sulla costante sinergia tra le realtà locali che operano per rendere Trento una città sempre più attrattiva e godibile.»
«Osservando questi risultati non possiamo che essere soddisfatti: alla base c’è l’impegno capillare di tanti soggetti che insieme concorrono alla riuscita della manifestazione, mettendo ciascuno a frutto risorse e competenze in un clima di concreta cooperazione, – commenta Matteo Agnolin, direttore di ApT Trento. – Questo prezioso gioco di squadra coinvolge istituzioni, enti, operatori e associazioni. Solo così i grandi eventi possono funzionare e continuare ad attrarre visitatori, a maggior ragione se inseriti in una proposta, quella natalizia, che assume un ruolo sempre più centrale per il tessuto economico, culturale e sociale della città.
«Ogni scelta è compiuta nell’ottica di aumentare la qualità di tutto ciò che la compone e siamo felici che i numeri ne riflettano la bontà.
«L’importante però è rimanere coerenti con la nostra visione, senza mai subordinarla a una caccia al record puramente fine a se stessa.
«Perché non sono i numeri di visitatori, ma è la qualità dell’esperienza che vivono che deve spingere le persone a scoprire Trento, non solo a Natale ma tutto l’anno.
«Solo così riusciamo a massimizzare il ritorno del Mercatino per fare crescere il turismo in città: è una leva fondamentale per lo sviluppo di Trento e delle sue attività economiche nel futuro.»
I messaggi di pace, speranza e solidarietà che caratterizzano la manifestazione hanno assunto un valore ancor più simbolico nell’anno in cui Trento è stata Capitale europea del volontariato: un’atmosfera che ha permeato di calore e magia il centro storico, ma anche le Rsa, il reparto di pediatria dell’ospedale e il carcere, con un pensiero per le persone più sole e fragili.
In questo modo, il Natale è stato davvero una festa per tutti.