Il futuro della cooperativa sociale Abilnova – Di Nadia Clementi
La nuova sede di AbilNova che guarda già al 2026 – Ne parliamo con il Presidente Giuseppe Fratea

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AbilNova Cooperativa Sociale, nata nel 2008 in Trentino, rappresenta un punto di riferimento essenziale per le persone con disabilità sensoriali, sia visive che uditive.
La sua missione va oltre la semplice erogazione di servizi: AbilNova si impegna a garantire prestazioni di prevenzione, assistenza e riabilitazione, mirando a incrementare la capacità di controllo dell’individuo sulla propria salute e sulla gestione della disabilità.
L’obiettivo è migliorare la qualità della vita non solo della persona coinvolta, ma anche della sua famiglia.
Grazie a un approccio globale e interdisciplinare, fondato sul lavoro di équipe e di rete, AbilNova pone al centro l’utente e il suo contesto familiare, scolastico, lavorativo e socio-sanitario.
Questo modello integrato permette di offrire risposte personalizzate e di alta qualità, che spaziano dalla riabilitazione alla prevenzione, dall’assistenza scolastica al sostegno psicologico, includendo servizi di formazione, trasporto, consulenza e interpretariato in lingua dei segni.
La Cooperativa si distingue anche per il suo impegno nella sensibilizzazione e nell’informazione della comunità, promuovendo una cultura dell’inclusione che contribuisca a costruire una società più accogliente e consapevole.
Attraverso attività mirate e progetti individualizzati, AbilNova non solo supporta le persone con disabilità sensoriali, ma lavora per abbattere le barriere culturali e sociali che ancora oggi limitano la piena partecipazione di tutti.
Tutto questo è reso possibile grazie a un team di professionisti con competenze specifiche, diversificate e complementari, che operano con dedizione per garantire una presa in carico globale della persona cieca, ipovedente o sorda.
AbilNova non è solo una cooperativa: è un faro di innovazione e abilità, un esempio concreto di come impegno e visione possano trasformarsi in azioni concrete per il benessere della comunità.
In un territorio come il Trentino, dove l’attenzione al sociale e alla qualità della vita è da sempre una priorità, AbilNova si conferma come un’eccellenza, un modello da seguire e un partner indispensabile per costruire un futuro sempre più inclusivo e orientato al benessere di tutti.
Giuseppe Fratea.
Dal 2023, Giuseppe Fratea è Presidente di AbilNova.
La sua storia personale e professionale rappresenta un esempio di dedizione e impegno verso la comunità, in particolare verso le persone con disabilità sensoriali.
Con una formazione da massaggiatore e un percorso decennale come consigliere volontario, oggi guida una realtà che, negli anni, ha saputo innovare e crescere, diventando un punto di riferimento nazionale per i servizi legati alla disabilità visiva e uditiva.
Con l’obiettivo di ampliare ulteriormente il raggio d’azione della Cooperativa, entro il 2026 AbilNova avrà una nuova sede a Spini di Gardolo.
Questo traguardo rappresenta un’opportunità significativa per rafforzare i servizi offerti e per continuare a promuovere attività per costruire una società inclusiva.
Alla luce di questi sviluppi, abbiamo rivolto al Presidente alcune domande per approfondire la visione e le prospettive future di AbilNova.
Presidente Fratea, la nuova sede a Spini di Gardolo rappresenta un passo importante per AbilNova. Quali sono gli obiettivi principali che la Cooperativa si pone con questo ampliamento?
«Grazie all'ampliamento degli spazi aumenteranno i servizi offerti, verrà realizzato un giardino sensoriale esterno e ci saranno parcheggi oltre che sale da mettere a disposizione anche delle realtà limitrofe per meeting, conferenze e riunioni.
«Troveranno inoltre la perfetta collocazione gli eventi al buio e di sensibilizzazione su cui la cooperativa da sempre punta molte energie per contribuire a costruire una società che, con una consapevolezza migliore, possa essere maggiormente accogliente ed inclusiva.
«Si amplierà l’attività del settore sanitario anche oltre al servizio offerto in convenzione con APSS e le sale riunioni che verranno realizzate saranno a disposizione anche delle aziende e imprese dei dintorni in un’ottica di rete sul territorio.
«Il giardino attrezzato che verrà realizzato all’esterno della sede potrà infine ospitare attività specifiche con gli utenti della cooperativa ma anche attività diurne estive in collaborazione con altre realtà per lavorare concretamente sull’inclusione a più ampio raggio possibile.»
Come immagina che questa struttura possa migliorare i servizi offerti alle persone con disabilità sensoriali e alle loro famiglie?
«Il progetto della nuova sede punta ad incrementare ulteriormente la proposta all’utenza e alla comunità e ad essere, il più possibile accessibile nei confronti di qualunque tipo di disabilità o esigenza specifica.
«Ragionare in termini di accessibilità generale e universale e di accoglienza il più possibile inclusiva, grazie anche al confronto con professionisti e altre realtà che si occupano di disabilità di altro tipo rispetto a quella sensoriale, ha permesso di arrivare ad un progetto di costruzione che tiene in considerazione numerosi elementi e punta a diventare un esempio eccellente di accessibilità, con uno sguardo naturalmente molto ampio anche sul tema della sostenibilità ambientale e sociale.
Ha ricevuto pubblici riconoscimenti, vero?
«Il progetto dello scorso 23 ottobre a Roma ha ricevuto un prezioso riconoscimento nazionale, il Premio Impresa Sostenibile per la Categoria Sostenibilità Inclusiva Design for all, indetto da Il Sole 24 ore in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita. Le azioni intraprese a livello progettuale che verranno poi realizzate concretamente nell’edificio di nuova costruzione contribuiscono tutte ad una migliore accessibilità, un maggiore comfort per utenti, caregiver, visitatori e non da ultimo i dipendenti.
«Tali azioni consentono una razionalizzazione di spazi e tempi e una miglior accoglienza per chiunque acceda alla struttura di AbilNova, secondo un’ampia applicazione dei princìpi dello universal design e nel rispetto di una fruizione degli spazi facile, comoda e immediata.»
Il nome AbilNova unisce i concetti di «abilità» e «innovazione». In che modo la Cooperativa intende concretizzare questa visione nei prossimi anni?
«Siamo nati nel 2008 come Cooperativa IRIFOR del Trentino per poi diventare nel 2018 AbC IRIFOR del Trentino con l’assorbimento dell’associazione AbC Onlus che si occupava da sempre di sordità.
«Abbiamo cambiato ulteriormente il nostro nome ma la visione e la missione della nostra realtà non sono mai cambiate. La presenza nel nostro nome dei concetti di abilità e innovazione ci fa proseguire su una strada che permette di lavorare sulle abilità e sulle autonomie, guardando a ciò che c’è e non a ciò che manca, per puntare al massimo livello possibile in termini di qualità della vita, e sull’innovazione come elemento fondamentale per guardare sempre avanti, affrontare nuove sfide, cercare nuove soluzioni e raggiungere nuovi traguardi.
«Lavoreremo senza dubbio su nuove progettualità, alcune delle quali sono già nel cassetto, anche cercando di fare rete con altre realtà a livello locale ma anche oltre considerando che dal 2024 siamo membri di Enviter, una rete europea che collega tutte le realtà che operano nel campo della disabilità visiva in un’ottica di apprendimento permanente, ricerca e condivisione di buone prassi.»
Quali sono le priorità per garantire che l’innovazione sia al servizio delle persone con disabilità?
«L’innovazione e la tecnologia devono essere al servizio delle persone, con o senza disabilità. È fondamentale, per poter portare reale innovazione con altrettanto reali benefici alle persone con disabilità, lavorare insieme alle categorie e insieme agli esperti per conoscere le diverse situazioni, tra limiti e potenzialità, criticità e strumenti.
«Solo così si potranno proporre tecnologie e soluzioni concrete, efficaci e realizzabili. Da sempre sosteniamo quello che da oltre un secolo tutte le realtà che lavorano e rappresentano le persone con disabilità ricordano: niente su di noi senza di noi!; ed è proprio la necessità di coinvolgere ciechi, ipovedenti e sordi, nel nostro caso, in ogni fase dello sviluppo di strumenti e tecnologie, non solo come tester finali ma in ogni fase del processo, dall’ideazione alla realizzazione finale.»
Con l’acquisizione di Tiflosystem srl, AbilNova ha fatto un passo significativo verso l’integrazione tra servizi e tecnologie assistive. Quali sono le sfide e le opportunità di questo connubio?
«L’unione con Tiflosystem srl, azienda leader in Italia nel settore delle tecnologie assistive per ciechi e ipovedenti, per noi è fondamentale per fare in modo che servizi e tecnologie vadano di pari passo, nella stessa direzione dell’autonomia delle persone, che si traduce in un aumento dell’autostima, del benessere, della soddisfazione personale, dell’inclusione sociale e dunque della qualità di vita. In futuro cercheremo di puntare ancora di più sulla ricerca per sviluppare nuove soluzioni, in rete con realtà territoriali, anche sulla base dei continui ed enormi sviluppi tecnologici, tra cui l’intelligenza artificiale su tutti.»
Come pensa che questa sinergia possa contribuire al raggiungimento dell’autonomia delle persone supportate?
«La tecnologia può senza dubbio essere un prezioso aiuto per lo sviluppo delle autonomie ma resta fondamentale il lavoro culturale quotidiano che AbilNova fa tramite i propri servizi per gli utenti.
«Oltre ai servizi di riabilitazione visiva o funzionale, di addestramento all’uso di ausili e tecnologie si lavora parallelamente, attraverso dei progetti individualizzati costruiti ad hoc con e per l’utente stesso, sulle competenze sociali e relazioni dell’individuo oltre che sulle sue capacità tecnologiche e tecniche.»
AbilNova non si limita a offrire servizi, ma promuove anche attività di informazione e sensibilizzazione. Quali strategie intende adottare per coinvolgere sempre più la comunità e costruire una società realmente inclusiva?
«Non smetteremo mai di proporre le attività di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolte alla società in generale.
«Lavoriamo con le categorie più eterogenee nella piena convinzione che le persone con disabilità sensoriale si muovono in ogni ambito di vita e dunque qualunque categoria professionale ha bisogno di poter avere strumenti e indicazioni utili per accogliere al meglio ogni persona e costruire responsabilmente contesti accoglienti.»
Lo slogan «Orientati al futuro» può essere interpretato sia come un aggettivo che descrive la Cooperativa, sia come un imperativo rivolto alla comunità. Come immagina il futuro di AbilNova e delle persone che supporta?
«Il futuro è l’unica direzione percorribile e per noi è fondamentale pensare che il nostro lavoro ogni giorno possa portare un piccolo beneficio alle singole persone che entrano nei nostri spazi, incontrano i nostri operatori e usufruiscono dei nostri servizi e allo stesso tempo alla società che possa avere sempre più modo di essere realmente inclusiva nei confronti di chiunque e davvero in grado di valorizzare Vedi riposte precedenti per sintetizzare.»
Quali sono i prossimi traguardi che vorrebbe raggiungere?
«La nostra idea è sempre quella di aumentare i servizi e le progettualità, di riuscire a dare riposte sempre più efficaci ai bisogni specifici dei nostri utenti e di raggiungere sempre più persone con le nostre attività di formazione, informazione e sensibilizzazione.
«Magari puntando a farci conoscere sempre di più anche fuori dai nostri confini provinciali per portare un po’ ovunque il nostro piccolo contributo per la costruzione di un mondo ogni giorno migliore per tutte e per tutti.»
Presidente, la ringrazio per la disponibilità e per il lavoro che svolge ogni giorno a favore di una società più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti.
Nadia Clementi – [email protected]
Presidente Giuseppe Fratea
Contatti: https://www.abilnova.it/chi-siamo/ - https://www.abilnova.it/