Il Campo Trincerato del Nagià-Grom

Stamattina la visita della vicepresidente Francesca Gerosa: un focus sulla memoria storica

ana-whatsapp-image-2025-02-15-at-18-24_imagefullwide.jpg

La vicepresidente e assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento ha effettuato una visita significativa al Campo Trincerato del Nagià-Grom, accompagnata dal Gruppo ANA «Remo Rizzardi» di Mori.
Questo luogo, testimonianza delle fortificazioni della Prima guerra mondiale, riveste un'importanza cruciale nella conservazione della memoria storica del nostro territorio.
«Il Nagià-Grom è un sito di grande valore storico e culturale. Le trincee e le fortificazioni ci ricordano il sacrificio di chi ha combattuto durante la Grande Guerra e ci invitano a riflettere sull'importanza della pace.
«È nostro dovere preservare questi luoghi per le future generazioni, affinché non dimentichino mai gli errori del passato.»
 
Su impulso della vicepresidente, sono già intercorsi i necessari contatti fra l'Umst Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia, la Sezione degli Alpini di Mori, che da sempre promuove la valorizzazione del Campo trincerato del Nagià-Grom, e il Museo storico italiano della Guerra di Rovereto perché il percorso venga potenziato con apparati informativi in più lingue, affinché i numerosi visitatori di questi luoghi della memoria possano accrescere la conoscenza di questo «paesaggio culturale» di grande importanza, e approfondire la conoscenza del Primo conflitto mondiale che ha sconvolto il territorio trentino, mutandone in profondità la stessa fisionomia con forti, tagliate, postazioni, trincee e percorsi militari.
La conoscenza di questi tragici eventi è un monito permanente sul valore della pace. I lavori di potenziamento del percorso dal punto di vista informativo, anche con l'eventuale applicazione di nuove tecnologie, saranno coordinati dall'istituzione museale roveretana.
 
La visita ha offerto l'opportunità di sottolineare l'impegno della Provincia nel valorizzare i siti storici e nel promuovere la conoscenza della storia locale.
Il Nagià-Grom, con il suo paesaggio suggestivo e le testimonianze della guerra, rappresenta un punto di riferimento per studiosi, appassionati di storia e per chiunque voglia approfondire la conoscenza del nostro passato.
 
Il Caposaldo del Nagià Grom domina Mori, la valle di Loppio e la strada che sale a San Felice e Ronzo ed è per questo motivo che venne scelta dall’esercito Austro-ungarico, ancora nella primavera 1915, prima come caposaldo avanzato ma ancora isolato.
Nella seconda metà dello stesso anno, e con la guerra italo-austriaca già in atto, si decise di costruire una linea difensiva avanzate tra Nago e Isera.
Le opere sulla collina furono integrate con la prima linea di difesa austriaca. Qui gli austro-ungarici predisposero una serie di postazioni di artiglieria e osservatori.
 
Il Gruppo ANA (Associazione Nazionale Alpini) «Remo Rizzardi» di Mori nell’ultimo decennio si è fatto carico di restituire alla memoria le fortificazioni e le trincee realizzate dagli austriaci sul Nagià Grom.

ana-whatsapp-image-2025-02-15-at-18-25_imagefullwide.jpg