I Vignaioli cantano «Romagna mia» – Di Giuseppe Casagrande
Cambio della guardia ai vertici dell'associazione: lascia Lorenzo Cesconi e gli subentra una battagliera vignaiola romagnola: Rita Babini. Le richieste della categoria
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Rita Babini, la nuova presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - Foto Mauro Monti.
«Romagma mia» cantava Casadei nel 1954. Settant'anni dopo è sempre la Romagna a salire agli onori delle cronache grazie ad una romagnola verace e battagliera, Rita Babini, eletta alla presidenza della Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. E le sue prime parole non lasciano dubbi sulla sua grinta, una dote che con passione intende mettere al servizio dell'Associazione.
«Chiediamo - queste le sue prime parole dopo l'insediamento - il riconoscimento della figura giuridica del vignaiolo, la rappresentatività nei Consorzi di tutela, la semplificazione ed unificazione dei controlli.»
La vignaiola romagnola Rita Babini nel vigneto dell’azienda Ancarani a Oriolo dei Fichi, sulle colline di Faenza.
La rinuncia, dopo due mandati, del trentino Lorenzo Cesconi che rientra in azienda
Rita Babini, classe 1971, è stata eletta all'unanimità dal Consiglio direttivo della Federazione al termine dell'Assemblea dei soci riunitisi ad Imola nei locali dell'Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari.
Donna del Vino, Rita Babini, segretaria della Fivi negli ultimi due mandati, gestisce con il marito Claudio Ancarani l’azienda Ancarani a Oriolo dei Fichi, sulle colline di Faenza.
Spetta a lei il compito di guidare l'associazione dopo la rinuncia del vignaiolo trentino Lorenzo Cesconi che dopo due legislature al timone della Fivi rientra in azienda per dedicarsi a tempo pieno alla famiglua e alle tenute vitivinicole di Pressano e Valle dei Laghi.
Congratulazioni alle neo eletta Rita Zabini sono giunte dalla presidente europea dei Vignaioli della Cevi (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants), la veronese Matilde Poggi, titolare dell'azienda agricola «Le Fraghe» di Affi.
Clementina Balter, responsabile Fivi del Trentino, con Lorenzo Cesconi che lascia dopo due mandati.
Le nuove sfide europee per tuelare il mestiere e la dignità dei vignaioli
Oltre alle richieste di carattere nazionale la nuova presidente Rita Babini nel suo intervento ha focalizzato l'attenzione sulle sfide talvolta ancora maggiori che attendono i Vignaioli a livello europeo. «Sono sfide - ha dichiarato - che ci vedono coinvolti già oggi e che cresceranno ulteriormente nei prossimi anni. Vogliamo poter vivere dignitosamente del nostro lavoro e garantire che il nostro mestiere esista ancora domani. Per arrivare a ciò occorre una grande perseveranza nell’operato di Fivi. E sono certa che le vignaiole e i vignaioli eletti in Consiglio sapranno garantirla con l’impegno e la passione che ha sempre contraddistinto la nostra associazione».
Matilde Poggi, presidente della Confédération Européenne des Vignerons Indépendants.
Ecco i componenti del Consiglio direttivo: confermata Clementina Balter
Al termine dei lavori assembleari, durante i quali hanno votato oltre 800 Vignaioli e Vignaiole da tutta Italia, sono risultati eletti nel Consiglio direttivo: Rita Babini, Vignaiola in Romagna; Clementina Balter, Vignaiola in Trentino; Ludovico Maria Botti, Vignaiolo nel Lazio; Fabio de Beaumont, Vignaiolo in Campania; Camillo Favaro, Vignaiolo in Piemonte; Francesco Mazzone, Vignaiolo in Puglia; Pietro Monti, Vignaiolo in Piemonte; Ninive Pavese, Vignaiola in Valle d’Aosta; Désirée Pascon Bellese, Vignaiola in Veneto; Andrea Pieropan, Vignaiolo in Veneto; Stefano Pizzamiglio, Vignaiolo in Emilia Romagna; Carmela Pupillo, Vignaiola in Sicilia; Valeria Radici, Vignaiola in Lombardia; Alessandro Starrabba, Vignaiolo nelle Marche; Stefan Vaja, Vignaiolo in Alto Adige/Südtirol.
Matilde Poggi, presidente dei Vignaioli europei, con Lorenzo Cesconi.
Il prossimo appuntamento della Fivi sarà Vinitaly (dal 6 al 9 aprile)
Con sette consiglieri confermati e otto consiglieri al primo mandato, la Fivi rappresenta un’associazione capace di trovare il giusto equilibrio tra rinnovamento e continuità.
I prossimi appuntamenti della Fivi saranno Vinitaly, dal 6 al 9 aprile, nel padiglione collettivo, il 10 maggio gli eventi territoriali organizzati nella cornice de «Il Sabato del Vignaiolo» e il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti dal 15 al 17 novembre a BolognaFiere.
La Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti: 1.700 gli associati
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008. Si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione del prodotto finale. Attualmente sono più di 1.700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di oltre 17.000 ettari di vigneto.
Il Marchio Fivi raffigura «Ampelio», immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la Fivi significa essere Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue l’intera filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.
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Giuseppe Casagrande - [email protected]