Giornata Nazionale della Memoria e del Sacrificio degli Alpini

Il 26 gennaio 2025 ricorre il terzo anniversario della Giornata della Memoria e del Sacrificio degli Alpini

«Il Testamento del Capitano» del Ten.Col. Paolo Caccia DOMINIONI, dipinto che sovrasta l’ingresso del Sacrario del nostro Museo che ritrae un simbolico episodio e vede come protagonista il Capitano Giuseppe Grandi del Battaglione Tirano durante il ripiegamento dalle posizioni del Don in punto di morte.

Il 26 gennaio 2025 ricorre il terzo anniversario della Giornata della Memoria e del Sacrificio degli Alpini.
Essa è sancita con la legge nr. 44 del 05 maggio 2022 per «conservare la memoria dell’eroismo dimostrato dal Corpo d’Armata alpino nella battaglia di Nikolajewka durante la Seconda guerra Mondiale e intende rimarcare i tipici Valori alpini quali, la difesa della sovranità e dell’interesse nazionale, l’Etica della partecipazione civile, la Solidarietà ed il Volontariato».
 
Durante gli oltre 152 anni di vita del Corpo, gli Alpini hanno sempre creduto fermamente in questi Valori e li hanno seguiti fino all’estremo Sacrificio; ieri, come oggi, gli Alpini sono stati e continuano ad essere di Esempio, per molte generazioni di Italiani.
La scelta del 26 gennaio evoca una delle pagine più tristi ed epiche della nostra storia. In questa data, gli Alpini facendo appello alle ultime forze rimaste, dopo un eroico ripiegamento in terra nemica e nel gelo dell’inverno russo, giunsero a Nikolajewka.
Lì, le nostre Valorose unità alpine hanno compiuto quell’ultimo disperato attacco per rompere l’accerchiamento nemico.
 
È stato il Sacrificio di pochi che ha permesso a molti di poter tornare alla propria vita.
Mario Rigoni Stern racconta nel suo libro «Il sergente nella neve» quegli avvenimenti, in maniera, così nitida ed unica, che sembra quasi, di procedere arrancando nella neve, al fianco dei nostri Alpini, condividendo quasi le loro sofferenze e i loro pensieri.
Erano ragazzi che avevano compiuto il proprio dovere al servizio della Patria e che ora, dovevano combattere per sopravvivere e per tornare ad una vita che si auguravano finalmente di pace nelle loro amate valli. «…nessuno pensava se muoio; ma tutti sentivano un’angoscia che opprimeva e tutti pensavamo: quanti chilometri ci saranno per arrivare a casa?...»
 
Viva l’Italia, Viva gli Alpini.