Fine vita: in Toscana il suicidio assistito è legge
Il pensiero della consigliera provinciale Lucia Coppola
Un atto di civiltà e di compassione sta alla base del provvedimento che, a fronte di una stringente documentazione sanitaria, regolerà i requisiti, i tempi, la procedura che consentiranno di decidere del proprio tempo di vita quando questa non può più definirsi tale.
Mancanza di autonomia, sofferenze indicibili e un destino già segnato e infinitamente doloroso, che non prelude né ad una possibile guarigione né a qualche tangibile miglioramento nella qualità della vita, stanno alla base di scelte che nessun essere umano compie alla leggera senza che vi siano fondate ragioni.
Sono percorsi intimi e personali da rispettare dopo che si è provato a mettere in campo ogni tipo di soluzione medica e che si è purtroppo arrivati alla stretta finale: la ferma volontà di decidere in scienza e coscienza di porre fine dignitosamente alla propria esistenza.
L' iter completo sarà di 50 giorni dalla presentazione della domanda. In Toscana erano state raccolte 10 mila firme dall' Associazione «Liberi subito» sostenuta da Luca Coscioni.
La morte assistita potrà avvenire solo dopo accertamenti clinici e il comitato etico, a cui la commissione dovrà inoltrare la documentazione, avrà 7 giorni per esprimersi.
Altri 10 giorni serviranno per definire le modalità che saranno sottoposte nuovamente al comitato etico. Ad assistere il paziente sarà il servizio sanitario locale e il fine vita assistito avverrà a carico della Regione: farmaci, macchinari perché il paziente possa autonomamente porre fine alla propria vita, assistenza medica.
Consentire questo diritto in situazioni di estrema gravità e sofferenza conclamata è un atto di grande civiltà e un gesto d' amore e rispetto che mette al primo posto la dignità della persona. In vita e in morte.
Lucia Coppola
Consigliera provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra.