Elisa Oricchio è la vincitrice del Premio Pezcoller-Eacr 2024
Ricerca contro i tumori: il dialogo con il medico apre la strada a terapie personalizzate
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La
prof.ssa Elisa Oricchio, biologa, direttrice dell’Istituto Svizzero per
la Ricerca Sperimentale sul Cancro (ISREC), eccellenza italiana
all’estero nella ricerca contro il cancro, è la vincitrice del Premio
istituito dalla Fondazione Pezcoller in collaborazione con
l’Associazione europea di ricerca sul cancro (Eacr) dedicato ai giovani
ricercatori UE che svolgono ricerche in campo traslazionale, vale a dire
studi di laboratorio che hanno già avuto riscontro in clinica, su
pazienti con tumore.
La prof.ssa Oricchio ieri ha tenuto a Trento una
conferenza scientifica presso il Dipartimento CIBIO dell’Università di
Trento (sala Stringa- Fbk) in cui ha spiegato i risultati delle sue
ricerche per le quali ha ricevuto il premio.
«Questo Premio
della Fondazione, realizzato insieme ad Eacr, intende incoraggiare i
giovani ricercatori a livello europeo, e scegliere particolarmente
quelli le cui ricerche hanno una ricaduta clinica molto possibile, molto
probabile o già avviata. Dal laboratorio al letto del paziente»,
afferma il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni.
La
motivazione del premio ad Elisa Oricchio è l’aver saputo identificare
oncogeni o geni soppressori del tumore come nuovi bersagli terapeutici o
biomarcatori del cancro, che possono aiutare a classificare meglio i
pazienti affetti da questa malattia.
Oltre a questo, Elisa Oricchio
ha saputo integrare due tipi di analisi (lineari e 3D del genoma) che
aiutano a comprendere meglio lo sviluppo e l’evoluzione dei tumori.
«Attraverso
la ricerca traslazionale – afferma la prof.ssa Oricchio - portiamo la
ricerca di base il più vicino possibile all'applicazione clinica. Quello
che noi cerchiamo di fare in laboratorio è di migliorare la pratica
clinica, collaborando insieme ai medici per sviluppare nuove terapie e
trattamenti personalizzati».
La collaborazione con la clinica
permette di avvicinare la ricerca di base alla sua applicazione pratica.
Riusciamo ad analizzare direttamente i dati dei pazienti e cerchiamo di
capire quali sono le terapie più efficaci per i pazienti che sono
affetti da tumori.
Verso la personalizzazione delle cure. Per
ogni paziente che è affetto da tumore cerchiamo di capire qual è la
terapia migliore. Poiché i tumori sono tutti diversi, ogni paziente è un
caso unico e bisogna capire non soltanto il tipo di tumore di cui è
affetto, ma anche le sue caratteristiche specifiche. In questo modo
possiamo disegnare delle terapie che siano le più efficaci possibili e
le meno tossiche.
Il premio Pezcoller per la ricerca traslazionale
rappresenta un enorme riconoscimento all'attività di ricerca che è stata
fatta non soltanto da me, ma da un team di ricercatori che lavorano con
me e anche ricercatori internazionali che continuano ogni giorno a
migliorare a migliorare i trattamenti antitumorali.
Chi è Elisa Oricchio
Oggi
direttrice dell’Istituto Svizzero per la Ricerca Sperimentale sul
Cancro (ISREC) e professoressa all’École polytechnique fédérale de
Lausanne (EPFL) a Losanna, la prof. Elisa Oricchio, origini lucane, si è
laureata alla Sapienza di Roma e poi ha approfondito gli studi negli
Stati Uniti con il dottorato di ricerca nel 2008 al Memorial Sloan
Kettering Cancer Center di New York, dove ha acquisito esperienza nella
genomica del cancro e negli studi di trattamento pre-clinico prima di
approdare in Svizzera.
Attualmente, la ricerca nel suo
laboratorio mira a integrare tipi differenti di analisi genomiche, in
modo da identificare gli eventi che possono portare allo sviluppo del
cancro nell’organismo. Il passo successivo è sfruttare queste
informazioni per la progettazione di nuove terapie.
Il suo lavoro è
stato premiato con il Blavatnik Award for Young Scientist della New York
Academy of Science, il Lorini Award for Italian Scientist in Cancer
Research e nel 2021 ha ricevuto il Prix Leenaards for Translation
Research.