È Mario Draghi che dovrebbe guidare l’Unione Europea
In un commento lasciato al «Financial times» l’ex presidente della BCE lamenta che nessuno in Europa ha idea di quale sia la situazione
Come abbiamo scritto ieri, riportando un nostro articolo dello scorso mese di novembre, Mario Draghi sembra essere l’unico a comprendere la gravità della situazione dell’Unione Europea.
«Ci siamo imposti i dazi da soli», è il suo amaro commento.
Secondo l’ex presidente della BCE, finora l’Europa è riuscita solo a imporre condizioni di difficoltà per le imprese, non ha favorito lo scambio commerciale interno, ha ostacolato la crescita delle aziende tecnologiche europee.
In parole povere, finora la UE è stata solo un insieme di stati che mai si sono raccordati per trovare la necessaria sinergia comunitaria per far fronte alle concorrenze di Cina e Usa.
E poiché la maggior parte della redditività delle aziende è data dall’esportazione extraeuropea, i dazi che probabilmente arriveranno dagli USA faranno perdere anche ilo 2 percento dei vari PIL.
Per questo insistiamo a dire che dovrebbe essere Draghi a guidare l’Unione Europea. Altrimenti il suo declino sarà inarrestabile.
Qui non si tratta di affidare il comando alla destra o alla sinistra, ma di trovare qualcuno che sappia come riportare il Vecchio Continente all'antico primariato.
Beh, quanto a destra o sinistra, non ci sfugge che in un momento così critico per l'Unione Europea abbia pensato alla Patrimoniale Europea per distribuire meglio la ricchezza,
Chapeau!