Domenica 9 marzo, alle ore 16, al Teatro San Marco di Trento
Va in scena «La sbalanzadora» la Compagnia Filodrammatica Caldonazzo, testo di teatro e poesia di Rosanna Gasperi
>
Proseguirà domenica 9 marzo al Teatro San Marco di Trento l'edizione 2025 de «La Vetrina del Teatro Co.F.As.», rassegna promossa dalla Federazione Trentina delle Filodrammatiche.
L’ottavo spettacolo in cartellone vedrà in scena la Compagnia Filodrammatica Caldonazzo con «La sbalanzadora (se nasse, se vive e po'…)», un testo di teatro e poesia di Rosanna Gasperi.
Il sipario si alzerà alle ore 16.
La Compagnia Filodrammatica Caldonazzo sarà protagonista domenica 9 marzo al Teatro San Marco” di Trento dell’ottavo spettacolo dell’edizione 2025 de «La Vetrina del Teatro Co.F.As.», primo atto della 28ª edizione dell’annuale rassegna amatoriale «Palcoscenico Trentino».
La compagnia teatrale valsuganotta porterà sulla scena «La sbalanzadora (se nasse, se vive e po'…) un testo di teatro e poesia di Rosanna Gasperi allestito per la regia di Roberto Curzel.
La Sbalanzadora (l’altalena) nasce dalla vena creativa della poetessa di Caldonazzo Rosanna Gasperi che ha fatto riaffiorare ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza e li ha trascritti e ordinati arricchendoli con le proprie riflessioni.
Il racconto si dipana attraverso tre monologhi affidati alle voci di Roberto Curzel, Mario Leonardi e Marco Vigolani, accompagnati da alcuni divertenti momenti teatrali esplicativi di quanto accadeva in paese negli anni ’50 e ’60 che vedono impegnato un nutrito gruppo di attori: Cornelio Agostini, Sofia Bortolini, Jenny Conci, Miriam Costa, Renato Curzel, Mariapaola Gasperi, Miriam Gasperi, Ezio Marchesoni, Maurizia Marchesoni, Maurizio Nicolussi, Maria Vigolani e Silvio Vigolani.
È prevista anche la recita da parte di Rosanna Gasperi di alcune sue poesie e di altre composizioni poetiche dialettali che hanno per autrici Rosa Maria Campregher e Livia Marchesoni.
Non mancano alcuni intermezzi musicali con alcuni dei maggiori successi di quegli anni affidati alla voce e alla chitarra di Roberto Murari.
Ne esce un quadro vivido e veritiero dell’evolversi della vita quotidiana di un paese, Caldonazzo, prevalentemente rurale che poi ha scoperto d’un tratto il turismo.
Un affresco, ricco e intenso, di uno stile di vita semplice e modesto, dove le relazioni sociali erano improntate alla condivisione e alla solidarietà.
Con poco ci si divertiva e si godeva appieno di tutte le occasioni di festa.
Le trasformazioni progressive originate dal boom economico emergono via via e sono narrate, rigorosamente in dialetto, utilizzando tutta la gamma della terminologia specifica legata alla vita agricola e artigiana dell’epoca.
A tutti gli spettatori sarà offerto un vocabolarietto con la spiegazione delle parole e delle espressioni idiomatiche più desuete utilizzate dal testo teatrale. Oltre un centinaio di termini dialettali a partire da “albiòto” e “asse dele perséche” per arrivare a “zéreghe” e “zósta”.
Domenica 9 marzo il sipario del Teatro San Marco di Trento si alzerà su «La sbalanzadora (se nasse, se vive e po'…) alle ore 16.