Da oggi l’Inno di Mameli è ufficialmente l’inno nazionale

Il merito ufficiale va al presidente Ciampi che per primo lo ha sdoganato, ma se è entrato nel cuore degli Italiani è grazie ai nostri campioni dello sport

Il Canto degli Italiani, conosciuto anche come Fratelli d'Italia, Inno di Mameli, Canto nazionale o Inno d'Italia, è un canto risorgimentale scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847.
In breve, divenne il canto più amato nel Risorgimento italiano e degli anni successivi all'unificazione.
Il Consiglio dei ministri del 12 ottobre 1946, presieduto da Alcide De Gasperi, acconsentì all'uso dell'inno di Mameli come inno nazionale della Repubblica Italiana.
La scelta di un nuovo inno d’Italia era stata necessaria quando il referendum abolì la Monarchia. Prima infatti c’era la Marcia Reale.

Il Canto degli Italiani fu scelto come inno nazionale provvisorio, ruolo che ha conservato anche in seguito rimanendo inno de facto ma non ufficiale della Repubblica Italiana.
Nei decenni si sono susseguite varie iniziative parlamentari per renderlo inno nazionale ufficiale, fino a giungere alla legge del 4 dicembre 2017, che ha dato al Canto degli Italiani lo status di inno nazionale de iure.

Oggi il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha approvato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica previsto dalla legge del 2017, recante norme per il riconoscimento del testo del «Canto degli Italiani» di Goffredo Mameli e lo spartito musicale originale di Michele Novaro quale Inno nazionale della Repubblica.
Lo schema di decreto stabilisce anche le modalità di esecuzione dell'Inno nazionale nelle occasioni istituzionali e pubbliche.
 
Dapprincipio l’Italia repubblicana non aveva gradito molto la scelta l’Inno di Mameli. D’altronde la scelta era stata definita appunto «provvisoria» perché c’era fretta.
Qualcuno avrebbe preferito la Leggenda del Piave, ma ce ne erano tanti altri di molto belli.
E comunque per decenni l’Inno Nazionale è stato diffuso con parsimonia perché, insieme all’uso della bandiera, poteva dare l’immagine di un paese nazionalista.

Poi, il presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi ha voluto sdoganare bandiera e Inno. Sicché pian piano l’Inno di Mameli ha preso corpo ed è entrato nella sensibilità degli Italiani.
Ma in realtà la spinta maggiore alla scelta dell’Inno è venuta dal mondo dello sport.
Quando è emersa l’Italia sportiva, l’inno nazionale è entrato nelle case degli italiani ad ogni medaglia d’oro, ad ogni vittoria, ai campionati europei e mondiali, in testa quelli del calcio.

Dobbiamo ammettere che la bellissima «Leggenda del Piave» non avrebbe espresso l’irruenza di una vittoria sportiva.
Oggi il Canto degli Italiani è ufficialmente diventato l’inno nazionale dell’Italia e questo lo dobbiamo certamente ai nostri atleti che hanno vinto e vincono sempre di più.

GdM