Concerto dell’Epifania 2025 a Rovereto con due cori
Il consenso verso i due Cori è stato unanime e il «Concerto dell’Epifania» 2025 rimarrà a lungo nei cuori della gente
>
Grazie all’ottima organizzazione dell’Associazione «Amici dell’Opera» di Rovereto, il loro Concerto dell’Epifania 2025 si è tenuto lunedì sera in una gremita Chiesa della Beata Maria Vergine di Loreto a Rovereto. Ospiti il Coro Ecumenico di Verona, diretto dal Maestro Nicola Sfredda, e lo storico Coro Bianche Zime con il Maestro Mattia Grott.
Stante la vicinanza di don Antonio Rosmini e dei rosminiani alla Chiesa del Loreto, così comunemente chiamata dai roveretani, è toccato giustamente a Padre Mario Pangallo, stimato divulgatore del pensiero di Antonio Rosmini e in passato Direttore della Biblioteca Rosminiana in Rovereto e Rettore della Casa Natale di Antonio Rosmini, portare il saluto a tutti i presenti e il ringraziamento ai due Cori.
Ha aperto la serata il Coro Ecumenico di Verona con una serie di canti e melodie che hanno colpito ed emozionato non poco i presenti. Da «Gaudete», un antico canto natalizio medievale, a «Magnificat» di Taizé, testo della lode di Maria al Signore nella versione della Comunità Ecumenica di Taizé, per continuare con «Stille Nacht», il più celebre fra tutti i canti natalizi nato nella parrocchia del piccolo villaggio austriaco di Oberndorf presso Salisburgo nel Natale del 1818, seguito da «Joy to the World», gioioso canto di lode per il Natale composto dal grande musicista barocco Georg Friedrich Haendel.
Il Coro diretto dal Maestro Nicola Sfredda ha proseguito con «Ninna nanna» di Brahms, celebre canto del più grande compositore tedesco della seconda metà dell’Ottocento Johannes Brahms, con «Les anges dans nos campagnes», canto molto famoso di tradizione francese e risale al secolo XVIII, per chiudere tra moltissimi applausi con «Down by the riverside», noto canto della tradizione afroamericana del repertorio degli spirituals.
La seconda parte dell’originale serata ha visto protagoniste le voci del Coro Bianche Zime, diretto dal nuovo giovane Maestro Mattia Grott. Qui il repertorio si è portato sui canti popolari di montagna e, comunque, vicini allo spirito del Natale. Ecco allora susseguirsi le melodie di «Oi barcarol del Brenta» di Silvio Deflorian, «Improvviso» di Bepi de Marzi, «Marì Betlemme» sempre di Bepi de Marzi, «Fiori de cristal» di Antonia Dalpiaz e Roberto Gianotti, «Porta Calavena» di bepi de Marzi, «Belle rose» di Teo Usuelli, «In cil e je une stele» di Andrea Mascagni, «Oh montagne» di Gianni Malatesta, per chiudere con «Oh mistero» di Marco Maiero.
Il consenso verso i due Cori è stato unanime, un «Concerto dell’Epifania» 2025 che certamente rimarrà a lungo nei cuori e nelle menti delle moltissime persone presenti.
Paolo Farinati