Chapeau! ai vini dell'Alto Adige – Di Giuseppe Casagrande
L'Annuario 2025 dei Migliori Vini d'Italia di Luca Maroni consacra come star dell'Anno il Moscato Rosa di Franz Haas e il Moscato Giallo della Cantina di Nals Margreid

Luca Maroni, uno dei più autorevoli «Taster of Wine» del pianeta.
Chapeau ai vini altoatesini! È l'esclamazione di Luca Maroni, autore dell'Annuario dei Migliori Vini d'Italia, che compare più volte al termine delle entusiastiche recensioni firmate da uno dei più autorevoli «Taster of Wine» del pianeta. Insomma è la consacrazione dell'Alto Adige/Südtirol nel Gotha dei grandi vini nazionali e internazionali.
L'Annuario, una sorta di Bibbia enoica, è un compagno di viaggio, prezioso, per quanti amano il piacere di un buon calice di vino e fanno tesoro dei consigli di un esperto autorevole che valuta ogni etichetta secondo i parametri della piacevolezza, dei profumi e dei sapori.
Franz Haas junior con il nostro giornalista Giuseppe Casagrande.
Un'opera monumentale: 895 pagine, 1.169 aziende, 31.516 valutazioni
Da alcuni giorni è nelle librerie l'edizione 2025 (Casa editrice Sens, 49 euro), anche in edizione Pocket (19 euro). Un'opera monumentale (895 pagine) suddivisa per regioni.
La guida contiene 31.516 valutazioni degustative con i punteggi in centesimi assegnati alle diverse etichette seguendo il criterio della piacevolezza del vino.
Inoltre sono evidenziate le graduatorie relative a 7.879 vini e a 1.169 cantine con relative schede organolettiche, informazioni e cenni storici sulle aziende produttrici. Sono segnalate altresì le cantine che svolgono attività di agriturismo.
Analista sensoriale, responsabile per l'Enciclopedia Treccani della voce vino, ogni anno Luca Maroni assaggia migliaia di vini. Nella sua vita ha degustato oltre 410 mila vini. E pensare che in gioventù era addirittura... astemio.
Andi Punter, direttore commerciale della cantina Franz Haas, con Sofia Haas.
Il parametro di giudizio è la piacevolezza e il sapore di un vino
Luca Maroni nelle sue analisi sensoriali segue da sempre un solo parametro di giudizio: la piacevolezza di un vino. Le valutazioni sono il risultato di un metodo scientifico da lui stesso creato.
Metodo che privilegia come criterio fondamentale per l'esame qualitativo di un vino il sapore del frutto sulla base di tre parametri organolettici: la consistenza (colore, profumo, sapore), l'equilibrio e l'integrità.
Un criterio, nel valutare i vini, che il guru della critica enoica italiana segue, con coerenza, da anni.
Daniele Simoni, amministratore delegato di Schenk Italia, con Luca Maroni.
L'Alto Adige si conferma superstar con i vini bianchi aromatici e i rossi
Ampio spazio l'Annuario dedica ai vini del Trentino Alto Adige con il Südtirol che si conferma protagonista assoluto e che Luca Maroni consacra definitivamente tra i territori del pianeta a più alta vocazione enoica grazie ad una gamma di vini di altissimo lignaggio: dal Pinot Bianco al Kerner, dal Pinot Grigio al Sauvignon, dal Riesling al Gewürztraminer, dallo Chardonnay ai Moscati, dal Blauburgunder (Pinot Nero) al Lagrein.
Tra le 50 etichette del Belpaese premiate con il punteggio massimo (99 centesimi, Maroni non ha ancora trovato il vino perfetto da 100 punti) la Provincia autonoma di Bolzano fa l'en plein con due straordinari vini dolci: due Moscati che salgono sul podio dei migliori d'italia assieme al Passito di Pantelleria Ben Ryé 2022 Moscato d'Alessandria di Donnafugata.
Alessandro Mutinelli, amministratore delegato del colosso Provinco Italia di Rovereto.
Premiato (99 punti) il Moscato Rosa di Franz Haas, carezzevole e suadente
Anche quest'anno Luca Maroni ha premiato con l'iperbolico punteggio di 99 centesimi il Moscato Rosa di Franz Haas, l'azienda guidata da Maria Luisa Manna con i figli e la consulenza dell'enologo trentino Stefano Tiefenthaler.
«Spettacolare l'annata 2022 - citiamo la recensione - di questo vino dolce, avvolgente, fragrante e suadente. Un vino che ha raggiunto i vertici assoluti. Vertici non tanto e non solo di concentrazione, quanto di rara souplesse.
«Campione eccezionale per l'equilibrio, la dolcezza della ciliegia, della fragola, dei piccoli frutti di bosco, delle spezie. Un vino carezzevole che l'eccellente polposità del frutto s'impone ai nostri sbigottiti ed ammirati sensi. Uno dei migliori vini dolci in assoluto. Chapeau!»
Elena Walch con le figlie Julia e Karoline brindano con la Cuvèe Beyond The Clouds.
Il Moscato Giallo Passito Baronesse (99 punti) della Cantina Nals Margreid
Il Passito Baronesse Moscato Giallo della Cantina Nals Margreid.
Premiato dall'Annuario di Luca Maroni un altro gioiello altoatesino: il Moscato Giallo Passito Baronesse della Cantina Nals Margreid, cooperativa di 138 famiglie di viticoltori della Val d'Adige.
«L'annata 2022 è un portento della natura - scrive Luca Maroni - con una polpa densissima, drappeggi di glicerina e una trama che ricorda il tramonto del sole. Un vino speziato dalle note balsamiche, l'aroma floreale, una dolcezza sontuosa, ma mai stucchevole o ridondante.
«Tra i migliori vini dolci in assoluto d'Italia, frutto di una maestria enologica (l'enologo è Harald Schraffl, ndr). Un vino che, una volta stappato, sprigiona tutta la sua freschezza alpina in simbiosi con il terroir. Chapeau.»
Hans Terzer, kellermeister della Cantina San Michele Appiano, con l'Appius 2019.
Punteggi superstar (99 centesimi) anche per i colossi Schenk e Provinco
Tra i premiati nella categoria macro produzioni Luca Maroni ha assegnato l'Oscar di Cantina dell'Anno con il massimo dei punteggi (99 centesimi) all'azienda Schenk Italia, il colosso con sede ad Ora, realtà da 140 milioni di euro di fatturato e 60 milioni di bottiglie che per il 70% finiscono all’estero: Stati Uniti, Germania, Est Europa, Nord Europa e Asia in testa. Maroni ha premiato, in particolare, il Primitivo del Salento Masso Antico 2023 da uve leggermente appassite, un vino morbido, suadente e armonico.
Premiato con 99 centesimi anche il Passito pugliese Primitivo Ronco di Sassi 2023 del colosso Provinco Italia (la sede commerciale è a Rovereto, amministratore delegato Alessandro Mutinelli).
«Un vino rotondo, suadente, fragrante, balsamico e speziato - racconta Luca Maroni - uno dei migliori vini rossi italiani in assoluto. Chapeau.»
Il Passito Quintessenz Moscato Giallo della Cantina Kaltern.
Premiati con punteggi lusinghieri molte etichette del Trentino Alto Adige
L'edizione 2025 dell'Annuario dei Miglior Vini d'Italia ha premiato con punteggi oltremodo lusinghieri molte etichette del Trentino Alto Adige.
Punteggio 98 centesimi
- Elena Walch: Alto Adige Grande Cuvèe Beyond The Clouds 2021. Luca Maroni: «Tra i miglior vini bianchi in assoluto. Chapeau!»
- Cantina Produttori San Michele Appiano: Appius 2019. Luca Maroni: «Tra i migliori vini bianchi in assoluto dell'Anno. Chapeau!»
Punteggio 97 centesimi
- Cantina Kaltern: Alto Adige Quintessenz Passito Moscato Giallo 2020. Luca Maroni: «Stupenda intensità e sontuosa dolcezza del frutto.»
Punteggio 96 centesimi
- Cantina Rotaliana (Mezzolombardo): Teroldego Rotaliano Clesurae 2020.
- Cantina Sociale di Trento: Gewürztraminer Goccia d'Oro 2023.
- Marco Donati (Mezzocorona): Gewürztraminer Tramonti 2023.
- Tenuta San Leonardo (Avio): Sauvignon Blanc Vette di San Leonardo 2023.
- Cantina Valle Isarco Eisacktal (Chiusa): Kerner linea Aristos 2023.
- Colterenzio Schreckbichl (Cornaiano): LR Riserva 2020.
- Elfenberg (San Vigilio di Marebbe): Gewürztraminer Vassal 2022.
- Erste+Neue (Caldaro): Gewürztraminer Puntay 2022.
- K. Martini & Sohn (Cornaiano): Sauvignon Palladium 2023.
Punteggio 95 centesimi
- Palazzo Lodron (Nogaredo): Rizzoi 2019 (Cabernet, Merlot, Carmenere).
- Tenuta Schloss Englar (Appiano): Cuvée Blanc De Castel 2023.
- St. Quirinus della famiglia Sinn (Caldaro): Riserva Chardonnay 2021.
- Brigl Josef (San Michele Appiano): Sauvignon Vigna Rielerhof 2023.
- Cantina Produttori Merano Burggräfler (Merano): Chardonnay Goldegg 2022.
Punteggio 94 centesimi
- Tenuta Rametz (Merano): Elsa Pinot Grigio Ruländer 2023.
Punteggio 93 centesimi
- Le Vide (Predaia): Trentodoc Maso Alesiera Brut Nature Riserva 2017.
- Cavit (Trento): Vino Santo Trentino Doc Arèle 2005.
Punteggio 92 centesimi
Tenuta Eberlehof (Santa Maddalena, Bolzano): Blaturum 2020. A proposito di quest'ultima etichetta Luca Maroni racconta che questo vino bianco secco nasce da una varietà storica della Val d'Isarco e del comprensorio bolzanino: il vitigno Blatterle. Un vitigno - precisa il proprietario Horst Zisser - che ricorda la mela cotogna e la pera con una leggera nota fumè.
In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - [email protected]