Caffè in tazzina o al vetro: quali sono le differenze?

Un interrogativo che c’è da sempre e che va molto in voga sul web

arpa-ladigetto-6631-personalworld.jpg

Ecco uno dei dilemmi che potrebbe far discutere gli Italiani anche più della politica: meglio il caffè in tazzina o al vetro? Un interrogativo ancora molto in voga sul Web tra gli amanti dell’espresso, con ognuno a difendere a spada tratta la propria scelta.
C’è chi preferisce la prima opzione, tanto da farsi fare le tazzine da caffè personalizzate con il logoper dare un’aria più cool alla propria colazione, e chi, invece, propende per la seconda opzione. Andiamo a scoprire le peculiarità di entrambe le due opzioni e vediamo se esiste davvero una risposta definitiva.

 
 Caffè in tazzina: una questione di tradizione e calore  

Il caffè in tazzina è un classico che resiste alle mode, come il gelato al pistacchio. Da sempre associamo l’espresso all’immagine di una tazzina bianca di porcellana o ceramica, compagna fedele nei nostri momenti di pausa.
Questa consuetudine affonda le radici nel passato e nel paziente lavoro del pittore Luigi Tazzini, che rivoluzionò il mondo della ceramica alla fine del XIX secolo, trasformando la semplice tazza in una piccola opera d’arte.
La tazzina, con la sua capacità di 70 ml, non è solo un elemento estetico: la sua capacità isolante trattiene il calore, consentendo a chiunque di gustare il caffè bollente di fronte a un piatto di tiramisùoppure mentre guarda l’ultima serie televisiva.
Insomma, la porcellana, più che un semplice contenitore, è un prezioso alleato per mantenere l’espresso caldo e aromatico il più a lungo possibile.
 
 Caffè al vetro: schiuma da sogno ed estetica  

D’altro canto, bere il caffè nei bicchierini di vetro è un’abitudine più recente, ma che ha già conquistato schiere di seguaci.
Perché preferire il vetro? Anche l’occhio vuole la sua parte, come si suol dire, e il vetro regala quel piacere visivo che una tazzina non può offrire.
Attraverso la trasparenza del vetro, si può apprezzare la corposità e le sfumature del caffè quasi come dei veri sommelier dell’espresso.
Una caratteristica visiva questa che si sposa perfettamente con l’amore degli Italiani per l’estetica e l’arte del buon vivere. Inoltre, il vetro permette di osservare quella schiuma compatta e corposa, un vero spettacolo per gli occhi.
 
 Tradizione contro modernità: una scelta personale  

Quindi, meglio il caffè al vetro o in tazzina? La risposta, come spesso accade, è soggettiva. I tradizionalisti sosterranno che nulla può eguagliare il calore della ceramica e l’aroma avvolgente che essa conserva.
I fautori del vetro, con il loro amore per la novità e per l’estetica, ribatteranno che la visione di un espresso perfetto attraverso un bicchiere trasparente è un piacere senza pari.
Dal punto di vista del gusto, se la miscela è selezionata con cura, la qualità del caffè non ne risentirà.
Tuttavia, se si va di fretta o ci si trova a combattere con il caldo estivo, il vetro avrà almeno il merito di fare evitare ustioni alla lingua.
Indipendentemente se si è fan del classico o dell’innovazione, basta ricordare questo: l’importante è la qualità del caffè.
Come recita un detto non ancora celebre: «Non esistono cattivi caffè, solo pessime miscele».
E su questo, credo, possiamo tutti essere d'accordo.