Bonporti, conservatorio d’eccellenza per musica e talenti

La visita del ministro dell’Università e della Ricerca al Conservatorio Bonporti, accompagnata dalla vicepresidente della Provincia e dai vertici dell’istituto

Istituto d’eccellenza del Trentino nell’alta formazione musicale di livello universitario, con 600 studenti, due sedi (Trento e Riva del Garda), un’offerta che comprende tutti gli indirizzi della musica classica, jazz, pop, elettronica, tecnologie musicali, accanto ai dottorati e alle partecipazioni internazionali. È il Conservatorio «Francesco Antonio Bonporti» di Trento, nato nel 1980, ma con origini che risalgono agli inizi dell’Ottocento: questa la realtà visitata nella sede del capoluogo dal ministro dell’università e della ricerca accompagnata dalla vicepresidente della Provincia e assessore all’istruzione e alla cultura, insieme ai componenti del cda dell’istituto e al direttore.
 
Il ministro è stato accolto nella sede del capoluogo durante uno dei giorni di lezione regolare dell’istituto (senza però esibizioni nel rispetto delle giornate di lutto nazionale indette per la morte del papa).
Ha visitato gli spazi, la biblioteca recentemente intitolata a «Vincenzo Gianferrari» (a supporto dell’attività didattica, di ricerca e di produzione del Conservatorio e di assistenza a studenti, ricercatori e docenti universitari e a studiosi esterni).
 
Nell’auditorium ha salutato studenti e personale docente, assieme alla vicepresidente della Provincia e ai vertici dell’istituto. La vicepresidente ha manifestato soddisfazione per l’interesse mostrato dal ministro per le tante attività del Conservatorio, fiore all’occhiello della formazione trentina, riconosciuto a livello internazionale.
Nel corso della visita il ministro assieme alla vicepresidente ha anche assistito alla lezione dell’orchestra del Bonporti sulle note dell'ouverture del Nabucco.
 
Il «Bonporti» fa parte degli istituti AFAM, ovvero i Conservatori di musica pubblici dotati di un ordinamento analogo a quello delle università, con la possibilità di rilasciare titoli di studio equivalenti. I suoi 600 studenti si dividono tra Trento e Riva del Garda. Nel capoluogo è attiva la sede di via Giovanni Bosco e lo spazio in via Veneto dedicato a jazz e pop.
Da quest’anno sono stati istituiti due percorsi di dottorato, che per la prima volta toccano il mondo alta formazione musicale, «Sound Studies» and «Sonic art», in collaborazione con l’università di Trento e l’università La Sapienza di Roma che mette a disposizione un docente.
 
Attivo anche il dottorato di ricerca di interesse nazionale (DIN) in «Artistic Research on Musical Heritage», a cui Trento partecipa assieme ad altri 15 istituti e che vede capofila il conservatorio di Castelfranco Veneto.
C’è poi la collaborazione nel progetto PRIN AFAM 2024, dove la prima sigla sta per Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale, finanziato dal bando del ministero dell’università e della ricerca. L’iniziativa con i conservatori di Como, Pavia e Alessandria si focalizza su musica e benessere psicologico, in particolare per la comunità degli studenti e per i giovani talenti, coloro cioè che hanno potenzialità fuori dal comune.
 
Sempre il Bonporti è vincitore di un bando PNRR con il Conservatorio «T. Schipa» di Lecce, la IULM – Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano e lo IED – Istituto Europeo di Design di Milano, per il progetto Sounding images – Screening sounds (SISS), focalizzato sul rapporto tra musica e immagine.
Fondamentali per l’istituto anche le relazioni internazionali, ad esempio nell’ambito del progetto Erasmus Plus: nell’autunno 2026 il raduno mondiale dei referenti Erasmus sarà proprio a Trento, dopo Budapest e Parigi.