Bolzano, il Questore chiude per il bar «Salinas Lounge Cafè»

Disturbo della quiete pubblica, ritrovo di pregiudicati, aggressioni e minacce ai poliziotti

Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori ha disposto la sospensione della Licenza e la contestuale, immediata chiusura del bar «Salinas lounge cafeè , che si trova a Bolzano, in Via Goethe.
Il Provvedimento del Questore, che avrà una durata di 30 giorni, è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si sono venute a creare negli ultimi tempi, peraltro segnalate dagli abitanti nella zona, esasperati per il contesto di insicurezza diffusa e di qualità della vita compromessa a causa del comportamento tutt’altro che civile tenuto dagli avventori e della musica riprodotta costantemente a un volume che aveva reso impossibile il riposo e la tranquillità delle persone, richiedendo nel contempo azioni tempestive ed efficaci a garantire la salvaguardia del benessere comune.
 
Numerosi ed assai problematici, infatti, sono stati gli interventi anche in emergenza che le Forze dell’Ordine sono state costrette ad effettuare negli ultimi tempi per evitare che contesti di criticità potessero evolversi con epiloghi ben più gravi.
La situazione complessiva, tuttavia, è degenerata due sere orsono, allorquando una pattuglia della Squadra Volanti della Polizia di Stato veniva inviata presso il Bar Salinas, su richiesta dei residenti della zona, per problematiche di ordine e di sicurezza pubblica dovute al continuo via vai di persone ed alla riproduzione di musica ad altissimo volume.
Giunti sul posto, i Poliziotti accertavano la presenza di numerosissimi avventori stipati nel Locale, e di musica ad altissimo volume, tanto da impedire di comunicare con la gestione dello stesso.
 
Ripetutamente gli Agenti hanno intimato al Disk Jockey – sprovvisto di regolare autorizzazione a diffondere musica – e ad una dipendente con le mansioni di barista, di abbassare il volume della musica e di esibire la Licenza; di tutta risposta il D.J., incurante dell’invito dell’Autorità di Polizia, persisteva con menefreghismo nel suo atteggiamento, mentre la barista continuava in maniera ostentata e provocatoria a servire bevande di ogni genere ai clienti, ridendo in segno di scherno all’indirizzo della Polizia e manifestando un palese disinteresse ed un totale rifiuto ad adempiere alle intimazioni delle Forze dell’Ordine, in quanto «il loro compito era quello di “accontentare i clienti» e che, pertanto, ritenevano inopportuno aderire alle richieste della Polizia.
 
Durante le fasi dell’intervento numerosi clienti, palesemente alterati dall’abuso di sostanze alcoliche e di ben altro genere, in una escalation di toni e di modi aggressivi e provocatori, assumevano un comportamento sempre più ostile verso i Poliziotti, urlando a squarciagola frasi oltraggiose, violente e minacciose nei confronti degli stessi, quali: «Rompicoglioni!», «Cazzo vogliono qua!», «Non hanno un cazzo da fare in giro!», «Ecco che credono di essere grandi!» e altre simili, nella totale indifferenza – se non palese affinità di intenti e di compiaciuto sostegno – dei dipendenti del Bar Salinas.
 
Lo stesso titolare dell’Esercizio pubblico in questione – un pakistano di anni 39 con a proprio carico svariati precedenti penali e di Polizia per reati quali furto in abitazione, lesioni personali, minaccia, atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata, percosse ed oltraggio a Pubblico Ufficiale – giunto successivamente presso il Bar «Salinas», solo dopo numerosi, insistenti inviti da parte dei Poliziotti interveniva per far abbassare lievemente il volume.

L’iniziale, ostentato rifiuto del gestore ad aderire agli inviti della Polizia non otteneva altro effetto se non quello di far peggiorare ulteriormente il clima di ostilità verso gli Agenti da parte dei numerosissimi avventori che – in palese, evidente spregio alle disposizioni relative alla capienza numerica massima consentita in quel Locale – seguitavano a profferire ulteriori frasi ingiuriose e minacciose nei confronti degli stessi. In tale contesto i Poliziotti, pertanto, sono stati di fatto impediti dallo svolgere i propri doveri istituzionali, non potendo identificare e sanzionare in condizioni di sicurezza per la propria ed altrui incolumità, tali da evitare danni a cose o persone, quanti stavano violando la legge, e ciò in quanto all’interno del Bar Salinas si era creato un pericolosissimo clima di ostilità nei confronti della Polizia, in grado di causare conseguenze tragiche per gli Agenti.
 
Lo scorso 17 Gennaio il Questore Paolo Sartori aveva emesso nei confronti del gestore del Bar Salinas un Provvedimento formale di diffida, con il quale gli veniva prescritto di adottare tutte le misure ed accorgimenti necessari atti ad evitare situazioni suscettibili di turbare l’ordine e la sicurezza pubblica e a mettere in pericolo la salute e l’integrità fisica delle persone.
Diffida che, di fatto, non ha sortito alcun effetto positivo, visto quanto accaduto in seguito ad essa e, soprattutto, nella serata di giovedì 13 scorso, allorquando la stessa gestione del Bar, dipendenti inclusi, non solo non ha saputo farvi fronte ma che, addirittura, come si è visto, in taluni casi si è resa complice o istigatrice.
 
Nelle scorse settimane il Bar Salinas era stato fatto oggetto di numerosi altri interventi, sempre per problematiche di ordine e di sicurezza pubblica, effettuati dalle pattuglie della Squadra Volanti, dall’Arma dei Carabinieri nonché da parte della Polizia Locale di Bolzano, necessariamente distolte, di conseguenza, dalla loro normale attività istituzionale di prevenzione generale e di controllo del territorio; i susseguenti controlli degli avventori avevano consentito di riscontrare come il predetto Pubblico Esercizio fosse divenuto un ritrovo abituale di pregiudicati anche per reati gravi, in particolare spaccio di stupefacenti. Inoltre, nei mesi scorsi lo stesso Bar era stato teatro di aggressioni, risse e tumulti, e, lo scorso anno, un Agente della Polizia Locale aveva riportato una ferita al labbro a seguito di un colpo ricevuto mediante un posacenere lanciatogli contro da un pregiudicato straniero, che, nell’occasione, era stato arrestato.
 
Da qui l’odierna decisione del Questore, il quale ha disposto la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura del Bar Salinas Lounge Cafè» per un periodo di 30 giorni in base all’Articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: si tratta, anche in questo caso, di un Provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione di fatto gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’incolumità e la tranquillità dei cittadini, e ciò a prescindere da ruolo assunto dal gestore – il quale, peraltro, l’ha sostanzialmente tollerata, in quanto risulta che mai, in passato, abbia provveduto a sollecitare personalmente l’intervento della Forza Pubblica – in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare nello specifico il suo comportamento.
 
Sono ora al vaglio della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura i singoli comportamenti tenuti dal gestore e dai due dipendenti del Locale, ai fini della conseguente denuncia degli stessi, laddove ritenuti di rilevanza penale, alla Procura della Repubblica di Bolzano.