Barbara Cappello, performance a Firenze – Di Daniela Larentis
Il 26 aprile al Parco Mediceo di Pratolino, nell’ambito dell’evento «L’Eterno sposerà il Temporale?», l’artista trentina presenterà «Excusatio non petita»

Barbara Cappello, 22 ArcanoCorpo, prima serie 2025.
Sabato 26 aprile 2025, il suggestivo Parco Mediceo di Pratolino (FI) farà da scenario all’evento esperienziale e immersivo «L’Eterno sposerà il temporale? - Lasciarsi abitare dall’Amore, ancora», organizzato da Imaginalis, associazione che intreccia psicologia immaginale, arte e cultura.
Il ricco programma inizierà alle ore 14:15 con l’accoglienza nella Sala Rossa della Paggeria, seguita alle 14:30 dall'intervento di Paola Giovetti, scrittrice e direttrice della storica rivista «Luce e Ombra», dedicato ai grandi amori medicei: Bianca Cappello e Francesco I, Simonetta Vespucci e Giuliano de’ Medici.
Alle 15:10, Valerio Ivo Montanaro, studioso ed esperto di ermetismo occidentale, proporrà «Il sorriso di Persefone: l’Amore... nonostante tutto», approfondendo le sue riflessioni in ambito junghiano.
Dopo una breve pausa, alle 16:00 Lucia Bove, psicologa clinica junghiana, interverrà con «Alchimia, rinascita e individuazione ne La Primavera di Botticelli».
Alle 16:30, la poetessa e designer Patrizia Gioia presenterà il tema «Prendersi cura dell’invisibile», invitando il pubblico ad esplorare la dimensione emotiva e simbolica dell'esistenza.
Chiara Meneguzzi, illustratrice e pittrice specializzata in ritratti a olio, arricchirà ulteriormente la giornata con le sue opere.
Barbara Cappello, XIIII Temperance - ArcanoCorpo, libro oggetto 2025, ph su carta cotone, cuciture a macchina, foglia d'oro.
Alle 17:00, una pausa condurrà i presenti in una camminata suggestiva verso la Grotta di Cupido.
Qui, alle 17:45, l’artista e performer Barbara Cappello, presidente di FIDA Trento, curatrice di mostre e testi critici, darà vita a una performance dal titolo «Excusatio non petita - perché dell’amore non si deve pentirsi».
Il corpo è il tema centrale delle sue ricerche, oggetto di ogni sua declinazione artistica.
Sarà lei a coinvolgere il pubblico in una «lettura oracolare»: ogni partecipante sceglierà una delle 22 carte ArcanoCorpo, da lei appositamente realizzate per l’occasione (ArcanoCorpo è un libro-oggetto).
Ogni carta è abbinata a frasi tratte dai madrigali scritti da Francesco I de’ Medici a Bianca Cappello. Questi versi, carichi di sentimenti come la gioia e il dolore, diventeranno uno specchio attraverso cui i presenti, «accompagnati in un percorso di autolettura sull’Amore», potranno confrontarsi con le proprie emozioni più autentiche.
L’artista trentina sottolinea a tal proposito: «Sembrerà curioso che abbia scelto di usare parole scritte da un uomo, ma credo fermamente che l’Amore sia libero da ogni classificazione. Questo sentimento puro e incondizionato deve essere vissuto con sincerità e senza vergogna».
Barbara Cappello, XIIII Temperance - ArcanoCorpo, libro oggetto 2025.
I suoi «ArcanoCorpo» rappresentano corpi senza veli, simboli di sincerità e trasparenza, cuciti con fili bianchi che evocano le trame sottili dell'Amore stesso.
La performance, prevista nei suggestivi spazi della Grotta di Cupido e della Grande Voliera (o nella sala della villa in caso di maltempo), offrirà ai partecipanti un’esperienza immersiva, libera da giudizi e profondamente intima.
Quello che verrà proposto sabato è dunque un viaggio evocativo tra memoria storica e psiche contemporanea, poesia, arte visiva e performance, ispirata alla storia intensa e passionale di Francesco I de’ Medici e Bianca Cappello.
Francesco I de’ Medici, Granduca di Toscana, fu una figura affascinante del Rinascimento italiano, noto non solo per il suo ruolo politico, ma anche per la sua passione per l’arte, le scienze e… l’amore.
Uno degli episodi più romantici (e tragici) della sua vita riguarda proprio la nobile veneziana, donna dalla bellezza e dal carisma leggendari.
Una suggestiva coincidenza simbolica lega l’artista Barbara Cappello a Bianca Cappello: una connessione che, oltre la semplice omonimia, sembra evocare un dialogo silenzioso tra passato e presente, tra storia e contemporaneità, nel segno eterno dell'Amore.
Daniela Larentis – [email protected]