Arco, nuovo documentario su «I divisionisti»

Renderà luminosità alla stagione del divisionismo, del quale Giovanni Segantini è stato uno dei più illustri esponenti

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Ci sarà anche la notizia dell’acquisizione da parte del Comune di Arco del «Sole d’autunno» di Segantini e dell'allestimento della relativa mostra (alla galleria civica fino al 31 marzo) nel nuovo documentario «I divisionisti», in onda su Rai 5 mercoledì 12 marzo a partire dalle 21.15 all'interno del format Art Night, presentato da Neri Marcorè.
 
Il documentario, prodotto da 3D Produzioni in collaborazione con Rai Cultura, racconta la stagione del divisionismo, una rivoluzione pittorica a partire dalla tecnica della divisione dei toni cromatici che ha portato sulla tela le scoperte dell'ottica moderna, uno dei cui protagonisti è stato senza dubbio Giovanni Segantini: l'atto che sancisce la nascita del nuovo corso pittorico, d’altronde, è ritenuto l'esposizione del suo quadro «Le due madri», all'Esposizione triennale di belle arti di Milano nel 1891 alla Pinacoteca di Brera.
 
Il «Sole d’autunno», recente acquisizione del Comune di Arco, è un grande olio su tela (alto 90 e largo 192 centimetri) che il pittore di origine arcense ha realizzato nel 1887; un’opera iconica della sua produzione che propone il tipico tema del mondo contadino, della relazione uomo-animale e della vita semplice a contatto con la natura.
 
È anche una delle più importanti che si trovano in Italia: al momento le grandi tele di Segantini presenti nel nostro Paese sono «Alla stanga», alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, «Le due madri», «L’angelo della vita» e «L’amore alle fonti della vita», della collezione della Galleria d’arte moderna di Milano.
Questo indica che quella di Arco è la terza collezione segantiniana a livello nazionale per importanza delle opere possedute.
 
Si ricorda che la mostra «Giovanni Segantini. Sole d’autunno», a cura di Nicolò d'Agati, è aperta fino alla fine di marco alle visite guidate su prenotazione di gruppi, scolaresche e progetti speciali ([email protected], 0464 583619) con guide anche in inglese o tedesco.