Arco, individuato e denunciato il ladro di motoseghe
I Carabinieri hanno anche recuperato il maltolto del valore di 750 euro e lo hanno restituito al legittimo proprietario
La Stazione Carabinieri di Arco, nei giorni scorsi, a conclusione di una immediata attività di indagine, ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto una persona per il furto di una motosega professionale, marca Stihl, del valore di 750 euro.
Tutto è nato alla fine del mese di febbraio, a seguito di una denuncia sporta presso la Stazione Carabinieri arcense da parte di un uomo che riferiva di essersi recato la sera prima presso un centro raccolta ramaglie, temporaneamente aperto per le operazioni di potatura primaverili e, in quel frangente, di aver appoggiato per terra la propria motosega Stihl professionale del valore di € 750 per procedere alle operazioni di scarico dei rami e del fogliame.
A operazioni concluse, aveva scoperto suo malgrado che ignoti si erano impossessati del macchinario e anche le ricerche da lui avviate in tutta l’area aveva dato esito negativo; da qui la decisione di andare dai Carabinieri per sporgere denuncia.
I militari arcensi avviavano subito le indagini, effettuando un sopralluogo sul posto, analizzando tutti gli accessi che vi erano stati quel giorno al centro di raccolta e escutendo a sommarie informazioni alcuni testimoni.
Tale immediata attività di indagine ha consentito ai militari di individuare fin da subito una persona sospetta e di informare di quanto accaduto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, che disponeva l’esecuzione di un decreto di perquisizione locale.
Ebbene, la scorsa settimana, all’esito delle operazioni, i Carabinieri della Stazione di Arco rinvenivano in una abitazione di uno dei comuni della «Busa» la motosega Stihl oggetto di furto.
L’attrezzo forestale veniva quindi posto in sequestro per essere restituito all’avente diritto, mentre la persona nei cui confronti era stato eseguito il decreto di perquisizione, per il quale vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza penale di condanna definitiva, veniva denunciata in stato di libertà alla Procura di Rovereto.