Ancora grandi numeri per il Natale di Ossana
Oltre 30mila persone hanno ammirato i suoi 1.600 presepi
Entusiasmo è la parola che fa da manifesto alla 25ª edizione de «Il borgo dei 1000 presepi»: un traguardo speciale, celebrato al meglio con l’ennesimo, invidiabile successo di pubblico. L’entusiasmo delle oltre 30mila persone che hanno potuto ammirare i circa 1600 caratteristici presepi collocati per 40 giorni, dal 29 novembre al 6 gennaio, tra strade, cortili e piazze di Ossana, dal centro storico fino al castello di San Michele.
L’entusiasmo degli artisti – di professione o per passione – che hanno realizzato, curandole nei minimi dettagli, meravigliose creazioni di ogni forma, dimensione, materiale e tema. E l’entusiasmo dei volontari, che si sono prodigati con la consueta dedizione per il pieno funzionamento della manifestazione e che ovviamente pensano già all’edizione che verrà.
«La magia de Il borgo dei 1000 presepi è proprio questa: generare non solo stupore, ma anche coinvolgimento», spiega Luciano Rizzi, presidente di Azienda per il Turismo Val di Sole. «Da una parte, i turisti arrivano e si trovano di fronte uno spettacolo magnifico; dall’altra, la comunità è lieta di accoglierli e di mostrare loro con fierezza delle vere opere d’arte. E così Ossana per ben 40 giorni si trasforma in un luogo di incontro, una festa collettiva che fa conoscere storia e usanze del nostro territorio, mettendone in risalto i valori fondanti».
«I numeri, in termini di affluenza, sono indubbiamente importanti perché assicurano ricadute significative sul territorio, ma ciò che conta davvero è preservare i tratti distintivi della rassegna: solo così le si può garantire continuità nel lungo periodo», aggiunge Laura Marinelli, sindaca di Ossana. «Questo evento attira differenti target, dalle famiglie con bambini alle giovani coppie. Vederli tornare, magari a distanza di qualche anno, è un’enorme soddisfazione: significa che hanno trovato qualcosa di speciale nell’atmosfera che si respira in tutti gli angoli del borgo. Tutto ciò non sarebbe possibile senza la costante collaborazione tra Comune e volontari».
Il pubblico ha potuto osservare e scoprire presepi che hanno richiamato aspetti di vita della comunità locale (grazie alla serie di manufatti «Come eravamo»), eventi storici (come la Prima Guerra Mondiale e la tragedia del Monte Giner), ma anche quelli dedicati a San Francesco e ai diritti delle donne (in ricordo delle vittime di femminicidio), oltre al «Presepe in movimento», il più antico del percorso, costruito tra gli anni ’50 e ’60 da Domenico Bezzi utilizzando materiali di riciclo, oggi seguito e preservato da suo figlio Carlo.
Oltre alle natività, anche le molte iniziative collaterali organizzate durante tutto il periodo della rassegna hanno contribuito a richiamare nel piccolo borgo dell’Alta Val di Sole persone di ogni età: tra queste, «Oblio|Luce», un’esposizione della Galleria Kronos di Trento all’interno del castello di San Michele, il Mercatino, la Casa di Babbo di Natale e «Il Concilio delle 5 befane», che il 2 gennaio si sono calate dal campanile della chiesa di San Vigilio sotto gli sguardi incantati dei bambini (e pure degli adulti).
«Sapevamo che questa attrazione avrebbe emozionato molto i visitatori e così è stato. L’arrivo anticipato delle befane è una particolarità che il pubblico ha dimostrato di gradire. Vedremo di potenziarla ancora», commenta Luciano Dell’Eva, presidente della nuova Proloco Il Borgo Antico che ha organizzato la manifestazione assieme al Comune di Ossana, in collaborazione con l’ApT Val di Sole.
«Il bilancio dell’edizione appena conclusa non può che essere confortante. C’è stata una significativa partecipazione a tutti i livelli: tante persone in più si sono messe a disposizione, fornendo un apporto prezioso alla macchina organizzativa che richiede ingenti sforzi sotto molti aspetti. Non solo nel periodo dell’evento bensì tutto l’anno», analizza Dell’Eva, che guarda con ottimismo alla prossima edizione.
«Siamo già al lavoro per costruire un nuovo presepe che possa dare ulteriore lustro a Ossana e al suo evento principale».